Nell’inferno di Gaza oltre un milione di persone senza cibo


Più di un milione di persone senza cibo, per l’Onu Gaza è “oltre la catastrofe”. Nelle ultime 24 ore 17 persone uccise negli attacchi e altre 56 rimaste ferite

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La crisi umanitaria nella Striscia di Gaza “è oltre la catastrofe”, con “più di un milione di persone senza cibo”: la denuncia arriva dal portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric che, riferendosi ai dati raccolti ad agosto, riferisce che la distribuzione di pasti pronti è crollata del 35%. Questo, ha detto Dujarric nel corso di una conferenza stampa nella sede Onu a New York, è diretta conseguenza dei numerosi ordini di evacuazione da parte dell’esercito di Israele, che ha costretto al trasferimento 70 su 130 cucine da campo. Limitata inoltre la distribuzione degli aiuti umanitari, soprattutto nelle zone centrali e meridionali della Striscia, e per questo le Nazioni Unite hanno rinnovato l’appello al governo di Tel Aviv a facilitare l’ingresso dei convogli.

A Gaza, alla vigilia dell’undicesimo mese dall’inizio dell’operazione su vasta scala, gli attacchi non si fermano. Nelle ultime 24 ore le autorità locali confermano che almeno 17 persone sono state uccise negli attacchi e altre 56 sono rimaste ferite. Il bilancio delle vittime complessive raggiunge quota 40.878, mentre i feriti salgono a 94.454. In una nota, Medici senza frontiere (Msf) riferisce che nella mattinata di ieri “un attacco israeliano ha colpito un’area dove vivono persone sfollate all’interno del complesso ospedaliero di Al-Aqsa, ospedale supportato da Msf a Deir El-Balah. Quattro persone sono state uccise e 16 sono state ferite e curate nell’ospedale, secondo il Ministero della Salute. È la quinta volta da marzo- accusa l’ong- che il complesso dell’ospedale di Al-Aqsa e le aree circostanti vengono attaccate. Msf chiede a tutte le parti in conflitto di rispettare l’ospedale e le aree vicine, di permettere al personale medico di lavorare in sicurezza e di fornire uno spazio sicuro ai civili”.

L’emittente Al Jazeera riferisce di nuovi attacchi a Gaza, da nord a sud, a partire da stamani: a Rafah, al confine con l’Egitto, un attacco aereo ha causato almeno due morti. Inoltre un raid contro edifici residenziali nella periferia della città settentrionale di Zeitoun ha provocato almeno sei morti, mentre si registrano esplosioni nel campo profughi di Nuseirat, dove il bilancio delle vittime è ancora incerto e si parla per il momento di due.

Ancora Al Jazeera, rilanciando i resoconti dei cronisti sul campo, scrive che “i soldati israeliani sono probabilmente al lavoro per ampliare il corridoio di Netzarim, così da poter controllare i movimenti dei palestinesi tra il nord e il sud della Striscia, facendo saltare in aria aree residenziali”.

Il corridoio Natzarim è uno dei nodi dei negoziati tra Israele e il movimento palestinese Hamas: Tel Aviv vuole mantenere forze sul campo per poterlo controllare mentre il gruppo palestinese vuole che i militari lascino la Striscia per dare seguito al cessate il fuoco.