I sotterranei del Tel Aviv Museum, rifugio per opere d’arte e persone, al centro della puntata di oggi di “Sorgente di vita” su Rai 3
Dopo l’eccidio del 7 ottobre, e in questi terribili mesi di guerra a Gaza, la preziosa collezione di opere contemporanee del Tel Aviv Museum, da Picasso a Modigliani, da Chagall a Klimt, è stata messa in sicurezza nei sotterranei del museo. Un bunker in cemento armato, che in caso di allarme missilistico funziona anche come rifugio per i visitatori e per le persone che abitano nei paraggi. La difficoltà di gestire in un periodo così drammatico una delle più importanti istituzioni culturali di Israele, diventata anche il luogo simbolo e punto di raduno delle manifestazioni delle famiglie degli ostaggi. Se ne parla con Tania Coen-Uzzielli, direttrice del Tel Aviv Museum a “Sorgente di vita”, il programma di vita e cultura ebraica prodotto da Rai Cultura e curato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in onda domenica 8 settembre alle 8.00 su Rai 3.
Cultura e conoscenza come antidoto a pregiudizi, luoghi comuni e antisemitismo. E’ il messaggio più che mai attuale di Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, a proposito della Giornata Europea della Cultura Ebraica, giunta quest’anno alla venticinquesima edizione. L’appuntamento è per domenica 15 settembre in oltre cento località italiane, che apriranno porte e portoni di sinagoghe, musei e antichi quartieri ebraici, e ha come tema il concetto di famiglia. La città capofila è Torino che, proprio quest’anno, celebra i 600 anni dalla nascita della comunità ebraica.
Storie del Salento ebraico, nel dialogo tra due ologrammi: si parlano a distanza di secoli Abramo De Balmes, illustre esponente dell’antica comunità ebraica di Lecce e un altro Abramo, profugo polacco in Salento, durante la Seconda Guerra Mondiale. Il teatro olografico fa parte dell’allestimento del Museo Ebraico di Lecce. Un luogo che raccoglie l’eredità del vivace mondo ebraico di cinquecento anni fa, scomparso per secoli e riaffiorato sulla costa ionica del Salento, a Santa Maria al Bagno. Qui il Museo della Memoria e dell’Accoglienza racconta una storia di convivenza e solidarietà: tra il 1944 e il 1947 migliaia di ebrei sopravvissuti allo sterminio nazista approdarono in questo borgo, in attesa di partire per la Terra d’Israele.
Tre generazioni riunite intorno a un fornello, all’insegna della cucina giudaico romanesca: saperi e sapori di famiglia raccolti nel libro di Silvia Nacamulli, una chef italiana che vive e lavora a Londra. Tra una pizza ebraica e un pollo, Ezechiele racconta storie e ingredienti, perché il suo libro “Jewish Flavours of Italy. A Family Cookbook”, scritto e pensato per un pubblico internazionale, non è solo un ricettario, ma il racconto di una tradizione gastronomica antica e molto apprezzata.