Eva di Stefano ha studiato Filosofia e Storia dell’arte a Palermo, Vienna e New York. Insegna dal 1992 Storia dell’arte contemporanea
Edvard Munch, norvegese (1863-1944), è uno dei pittori più anticonformisti, innovatori e solitari del Novecento. Parte dalla pittura impressionista e naturalista – mostrando grandi capacità tecniche – approda poi a Gauguin, fino a creare uno stile unico, soltanto suo, che può essere accostato all’espressionismo ma in una versione che potremmo definire simbolista. L’Urlo, la sua opera più famosa, è anche una sorta di manifesto della sua visione del mondo e della società: un’immagine tragica e allucinata, lontana da ogni ricerca di gradevolezza estetica ma al tempo stesso di straordinaria forza emotiva.
Eva di Stefano ha studiato Filosofia e Storia dell’arte a Palermo, Vienna e New York. Insegna dal 1992 Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Palermo. Al centro dei suoi interessi la relazione tra arte e psiche in chiave iconologica. Specialista di Klimt e della Secessione viennese, è autrice di numerosi saggi e monografie sull’arte europea tra Otto e Novecento e sulle avanguardie storiche. Il suo volume Gustav Klimt. L’oro della seduzione (Giunti, 2006, 2009) è stato tradotto in Francia e negli Stati Uniti. Attualmente si occupa di surrealismo, Art Brut ed espressioni artistiche irregolari, per promuovere le quali ha fondato e dirige l’Osservatorio Outsider Art e l’omonima rivista on line (outsiderart.unipa.it).