Omicidio Pierina Paganelli: al Riesame t-shirt e occhiali, niente scarcerazione per Dassilva, il senegalese accusato di aver ucciso a Rimini la 78enne
I giudici del Tribunale del Riesame di Bologna, al termine di un’udienza, si sono riservati la decisione sulla posizione di Louis Dassilva, il 34enne senegalese in carcere dal 16 luglio con l’accusa di aver ucciso la vicina di casa 78enne Pierina Paganelli, assassinata con 29 coltellate nel garage della sua abitazione a Rimini lo scorso 3 ottobre.
Oltre a vivere nello stesso stabile dell’indagato, Paganelli era anche la suocera di Manuela Bianchi, con cui Dassilva aveva una relazione. I giudici devono valutare se sussistano o meno i motivi alla base della decisione di disporre la custodia cautelare in carcere per Dassilva, che era presente all’udienza ed è difeso dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. La Procura di Rimini era invece rappresentata dal pm Daniele Paci, che ha coordinato le indagini della Squadra mobile.
Tra gli elementi in mano agli investigatori, portati dal Pm riminese al tribunale bolognese, ci sono un paio di occhiali da lavoro che potrebbero essere stati usati al momento dell’omicidio e una t-shirt, sequestrata a Dassilva, che potrebbe corrispondere a quella che indossa l‘uomo ripreso in un video di sorveglianza pochi minuti dopo la morte della 78enne, uomo che, secondo gli investigatori, è proprio Dassilva. Secondo i legali del 34enne, invece, quelle immagini sono troppo sgranate per poter affermare che l’uomo che vi compare sia l’indagato. I nuovi elementi saranno la base della relazione ufficiale e definitiva della polizia scientifica di Roma.