Una nuova ricerca ha rivelato che Venere, spesso considerato il gemello inospitale della Terra, potrebbe condividere una sorprendente storia geologica con il nostro pianeta
Una nuova ricerca ha rivelato che Venere, spesso considerato il gemello inospitale della Terra, potrebbe condividere una sorprendente storia geologica con il nostro pianeta. Gli scienziati hanno scoperto che i vasti altopiani di Venere, noti come tessere (perché il terreno è frammentato e ricorda le tessere di un mosaico), potrebbero essersi formati attraverso processi simili a quelli che hanno creato i primi continenti della Terra, miliardi di anni fa.
Lo studio internazionale, guidato da Fabio Capitanio della Monash University School of Earth, Atmosphere and Environment, in collaborazione con la Nasa, è stato pubblicato a inizio agosto sulla rivista Nature Geoscience. «Lo studio mette in discussione la nostra comprensione di come si evolvono i pianeti», spiega Capitanio. «Non ci aspettavamo che Venere, con la sua temperatura superficiale di 460°C e la mancanza di tettonica a placche, possedesse caratteristiche geologiche così complesse».
Utilizzando simulazioni al computer ad alte prestazioni e i dati della sonda Magellano, i ricercatori hanno modellato la formazione di Ishtar Terra, il più grande altopiano di Venere. Situato nei pressi del polo nord, la sua estensione territoriale è approssimativamente pari a quella degli Stati Uniti d’America e si eleva di circa 4 chilometri rispetto al livello medio superficiale. I risultati suggeriscono che Ishtar Terra e altre tessere potrebbero essersi sollevate attraverso un processo simile alla formazione dei cratoni terrestri, gli antichi nuclei dei nostri continenti.
«Questa scoperta fornisce un’affascinante nuova prospettiva su Venere e sui suoi potenziali legami con la Terra primordiale», dice Capitanio. «Le caratteristiche che abbiamo trovato su Venere sono sorprendentemente simili ai primi continenti terrestri, il che suggerisce che le dinamiche del passato di Venere potrebbero essere state più simili a quelle della Terra di quanto si pensasse».
Capire come si sono formati questi “continenti” su Venere potrebbe far luce sull’evoluzione dei pianeti rocciosi, compreso il nostro. I cratoni della Terra contengono indizi cruciali sull’emergere della topografia, dell’atmosfera e persino della vita. «Studiando caratteristiche simili su Venere, speriamo di svelare i segreti della storia iniziale della Terra», conclude Capitanio. «La nostra ricerca ha aperto la strada a future missioni su Venere, come DaVinci, Veritas ed EnVision. Queste missioni forniranno ulteriori approfondimenti sulla storia geologica di Venere e sul suo legame con la Terra».
Per saperne di più:
- Leggi su Nature Geoscience l’articolo “Ishtar Terra highlands on Venus raised by craton-like formation mechanisms” di Fabio A. Capitanio, Madeleine Kerr, Dave R. Stegman & Suzanne E. Smrekar