Site icon Corriere Nazionale

Atrofia geografica: chi ha fatto uso di metformina rischia meno

affaticamento visivo

Il rischio di sviluppare l’atrofia geografica (GA) è significativamente ridotto nei pazienti con una storia di trattamento con metformina

Uno studio caso-controllo presentato al Congresso dell’American Society of Retina Specialists ha rivelato che il rischio di sviluppare l’atrofia geografica (GA) è significativamente ridotto nei pazienti con una storia di trattamento con metformina.

In generale, la prevalenza di GA era inferiore del 12% nei pazienti trattati con metformina, indipendentemente dalla presenza di diabete. La riduzione del rischio è ancora più marcata nei pazienti non diabetici, raggiungendo quasi il 50%. Nei pazienti senza diabete, il numero necessario per il trattamento (NNT) per prevenire un caso di GA era inferiore a 100.

Questi risultati si aggiungono ad altre evidenze che suggeriscono un’associazione tra l’uso di metformina e una riduzione del rischio di degenerazione maculare legata all’età (AMD), inclusa la GA o AMD secca, ha affermato Dimitra Skondra dell’Università di Chicago durante il meeting.

Atrofia geografica: cos’è e come si manifesta
L’atrofia geografica (GA) è una forma avanzata di degenerazione maculare legata all’età (AMD). Si caratterizza per la perdita progressiva di cellule nella retina, che porta a una riduzione significativa della visione centrale. I pazienti con GA possono sperimentare difficoltà nella lettura, nel riconoscimento dei volti e nella visione in condizioni di scarsa illuminazione.

Prospettive di trattamento e uso della metformina
“Abbiamo ancora un grande bisogno di terapie efficaci per prevenire l’atrofia geografica”, ha dichiarato Skondra. “L’uso della metformina è stato associato a una riduzione del rischio di GA fino al 47%. Questo farmaco, grazie alla sua accessibilità e al suo profilo di sicurezza, potrebbe essere riproposto per la prevenzione della GA. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare queste associazioni e per giustificare una sperimentazione clinica”.

Dopo la presentazione, Raj Maturi del Midwest Eye Institute di Indianapolis ha chiesto a Skondra se attualmente raccomanda l’uso della metformina nei pazienti con AMD precoce e intermedia o con una storia familiare di AMD. Skondra ha risposto che, nonostante le forti evidenze precliniche e i dati dei big data, mancano ancora dati clinici certi. “Consiglio ai pazienti di discutere con il loro medico di famiglia per valutare potenziali effetti collaterali o interazioni con altri farmaci”, ha detto. “Dobbiamo fare ulteriori ricerche prima di proporre la metformina come trattamento standard”.

Caratteristiche della metformina e studi associati
La metformina presenta numerose caratteristiche che la rendono un’opzione promettente per il trattamento precoce della GA. È ampiamente disponibile, economica e ha un eccellente profilo di sicurezza, senza rischio di ipoglicemia. Inoltre, è già utilizzata off-label per diverse condizioni, tra cui prediabete, diabete gestazionale, sindrome dell’ovaio policistico e sindrome metabolica.

Recenti studi caso-controllo hanno mostrato che la metformina può ridurre il rischio di AMD e GA, specialmente nei pazienti non diabetici. Skondra ha citato ulteriori studi che confermano il potenziale effetto benefico della metformina sull’AMD.

Dettagli dello studio
Per esplorare ulteriormente la relazione tra metformina e AMD, Skondra e i suoi colleghi hanno condotto un altro studio caso-controllo utilizzando i database di richieste di rimborso Medicare. Lo studio ha coinvolto pazienti di età ≥60 anni con GA di nuova insorgenza. L’analisi ha incluso 10.505 pazienti con GA e un gruppo di controllo di 10.502 pazienti senza GA. In un sottogruppo di pazienti non diabetici, la riduzione del rischio di GA associata all’uso di metformina era particolarmente significativa, con un odds ratio di 0,53.

I calcoli dell’NNT hanno mostrato che per prevenire un caso di GA tra la popolazione generale dello studio erano necessari 355 pazienti trattati, mentre il numero scendeva a 90 tra i pazienti non diabetici.

In conclusione, i risultati di questi studi suggeriscono che la metformina potrebbe rappresentare una strategia promettente per la prevenzione dell’atrofia geografica, ma sono necessari ulteriori studi per confermare queste osservazioni e per valutare la sua efficacia clinica.

American Society of Retina Specialists
Skondra D, et al “Association of metformin use and new onset of ICD coding of geographic atrophy” ASRS 2024; Dry AMD Symposium 1.

Exit mobile version