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Malattie della voce: rigenerazione delle corde vocali si fa con il tessuto adiposo

digiuno sostituzione valvolare

Per il trattamento di alcune patologie della voce che determinano rigidità delle corde vocali sono disponibili tecniche rigenerative mediante l’iniezione di tessuto adiposo

La voce è una componente essenziale di ogni persona, che le dà modo di esprimersi, di comunicare e di interagire col mondo. Le patologie della voce sono in continuo aumento e possono colpire tutti, non solo chi ‘sforza’ le corde vocali per lavoro come i venditori, gli operatori dei call center, gli addetti agli sportelli, gli insegnanti o i professionisti della voce (attori e cantanti), ma anche chi ha l’abitudine di urlare ad esempio in ambienti rumorosi o al cellulare.

La prima regola per una voce sana infatti è: non urlare! Un uso improprio della voce, mette sotto sforzo le corde vocali, facilitando la comparsa di ematomi, gonfiori, noduli e polipi (patologie da fonotrauma).

La cura delle patologie della voce, proprio per questo, ha bisogno di accortezze sempre maggiori: al Policlinico di Milano tecniche sempre più all’avanguardia grazie all’expertise del team dell’Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale diretta da Lorenzo Pignataro.


– Lipofilling, rigenerare le corde vocali con il tessuto adiposo

Per il trattamento di alcune patologie della voce che determinano rigidità delle corde vocali, come avviene nel caso di alcune malattie congenite (sulcus e vergeture) o per lesioni dovute a intervento chirurgico, sono disponibili tecniche rigenerative mediante l’iniezione di tessuto adiposo dello stesso paziente prelevato in modo mininvasivo. La stessa tecnica può essere applicata anche per il trattamento della atrofia della muscolatura cordale in seguito a paralisi della corda vocale.

“La tecnica di lipofilling nasce dalla chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica ed è nota come lipostruttura. – spiega Giovanna Cantarella, chirurgo specializzato in patologie della voce – La ricerca negli ultimi anni ha scoperto che il tessuto adiposo rappresenta la maggior fonte di cellule staminali mesenchimali pluripotenti, cioè in grado di produrre diversi tipi cellulari, come cartilagine, ossa e grasso. Le cellule staminali e i fattori di crescita presenti nel tessuto adiposo determinano un processo di rimodellamento cordale che porta all’aumento di volume della corda vocale e al miglioramento della sua elasticità, fondamentale e per la vibrazione e conseguente produzione della voce”.

– Laser CO2 ultrapulsato, per migliorare la qualità della voce

Gli interventi chirurgici sono per loro natura sempre molto delicati. Quelli alle corde vocali, in qualche modo, lo sono ancora di più. L’utilizzo di laser COultrapulsato consente di eseguire in microscopia interventi chirurgici conservativi anche in caso di patologie neoplastiche; di ridurre al minimo il danno termico e di operare con la massima precisione permettendo di salvaguardare il tessuto sano delle corde vocali e preservare al massimo la funzione vocale.

“Si tratta di una tecnica innovativa basata sull’utilizzo di un braccio robotizzato – commenta Cantarella, chirurgo specializzato in patologie della voce – che attraverso una console muove con estrema precisione un esoscopio. Questo è un dispositivo dotato di una telecamera ad altissima definizione, che consente la visione in 3D del campo operatorio, ed è addirittura in grado di sostituire il microscopio normalmente utilizzato in questo tipo di interventi, permettendoci di fare interventi ancora più precisi e mirati”.

I professori Pignataro e Cantarella hanno già eseguito al Policlinico di Milano interventi con questa tecnica su varie patologie benigne e maligne delle corde vocali: tra cui voluminosi polipicistipapillomi e paralisi della laringe“In tutti questi interventi, basati sulla tecnica cosiddetta ‘a freddo’ o con l’ausilio di laser CO2 ultrapulsato – aggiunge Cantarella – è stato possibile migliorare la qualità della voce del paziente con un’operazione ancora meno invasiva potendo contare su una maggiore precisione di intervento: l’esoscopio robotizzato infatti consente di visualizzare le strutture anatomiche con elevata profondità di campo e con una maggiore definizione di tutti i dettagli anatomici”.

Nel dettaglio, l’intervento viene eseguito dal chirurgo visualizzando direttamente sul monitor le corde vocali del paziente; tutta l’equipe della sala operatoria può seguire le fasi dell’intervento in tempo reale, sfruttando lo stesso campo di visione dell’operatore. Le corde vocali hanno normalmente una lunghezza di circa 1,5 centimetri, ma grazie a questa innovazione è possibile vederle in ultra-definizione con tecnologia 4K su schermi da 55 pollici. Inoltre, tutta l’equipe indossa occhiali specifici per la visione tridimensionale e può interagire con l’operatore sfruttando la stessa visuale del chirurgo: questa condizione facilita il supporto durante la procedura.

“Lo scopo della fonochirurgia – conclude Lorenzo Pignataro – è quello di migliorare la qualità della voce e, di conseguenza, la qualità di vita relazionale del paziente che soffre di patologie alle corde vocali; anche per questo la procedura con esoscopio 3D è una condizione ottimale per la realizzazione dell’intervento microchirurgico e per l’ottimizzazione del risultato funzionale. A tutti questi vantaggi va inoltre aggiunta la possibilità di una migliore interazione con il team della sala operatoria, la possibilità di facilitare l’insegnamento ai medici in formazione e soprattutto una migliore gestione delle problematiche inerenti a Covid-19 e altre infezioni respiratorie: non dovendo più utilizzare il microscopio e anzi indossando occhiali 3D, il chirurgo può proteggersi meglio e può ridurre drasticamente i rischi di infezione e di contaminazione, che pur estremamente rari vanno sempre e comunque tenuti in grande considerazione”.


IL DECALOGO PER UNA VOCE SANA

1. Non alzare la voce per richiamare l’attenzione, ma usare modi alternativi
2. Non parlare mai troppo in fretta e fare pause per riprendere fiato
3. Non cercare di superare il rumore ambientale, ed evitare di parlare a lungo in luoghi rumorosi
4. Sul lavoro, per farsi sentire da molte persone è meglio utilizzare un microfono, quando possibile
5. Non chiamare gli altri da lontano, ma avvicinarsi alle persone con cui si vuole comunicare
6. Evitare di parlare durante l’esercizio fisico: non si ha abbastanza fiato per sostenere la voce senza sforzo
7. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, per non disidratare le corde vocali
8. Non bere troppo caffè, tè o bevande contenenti caffeina: favoriscono la diuresi e la disidratazione
9. In casa e in ufficio tenere un tasso di umidità minimo del 40%: l’aria troppo secca è dannosa per la voce
10. Cercare di avere sane abitudini di vita: niente fumo, alcolici con moderazione, alimentazione ricca di frutta e verdura, pasti regolari e non troppo abbondanti, numero adeguato di ore di riposo

ALTRI ACCORGIMENTI PER UNA VOCE SANA

– Oltre a questo, anche  un corretto stile di vita mantiene in salute la voce. In letteratura, infatti, sono molti gli studi che evidenziano come il fumo di sigaretta e l’inquinamento sono agenti irritanti per le corde vocali. Mentre l’attività fisica che assicuri un costante allenamento, ha un effetto positivo sulla respirazione, sui muscoli e sulla postura (buon allineamento tra capo e collo), e di conseguenza sulla fonazione.

– L’affaticamento vocale non dipende dal numero di ore di utilizzo della voce, ma soprattutto dal volume con cui si parla e per prevenirlo è importante, soprattutto in ambienti rumorosi o ampi, utilizzare il microfono o avvicinarsi al proprio interlocutore per facilitare la lettura del labiale ed evitare di parlare ad un volume troppo alto. 

Per favorire la respirazione ed evitare di parlare troppo velocemente arrivando alla fine della frase senza fiato, è fondamentale fare delle pause.

Anche bisbigliare fa male alle corde vocali poiché la voce viene prodotta sforzando la muscolatura laringea, portando le corde vocali in una postura scorretta.

FONTE: POLICLINICO MILANO

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