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Sterminate dalla Vespa Orientalis le api degli alveari del ministero dell’Agricoltura

Apiturismo impollinazione, natura world bee day

Sterminate 50mila api degli alveari del ministero dell’Agricoltura. Lollobrigida: “Uccise dalla Vespa Orientalis. Non possiamo aspettarci che un progetto sia immune alle leggi della natura”

Ha fatto parecchio discutere la notizia della morte di 50 delle api ospitate nelle arnie tricolore posizionate sul tetto del ministero dell’Agricoltura. Adozione che, come spiega il ministro Francesco Lollobrigida sui social, fa parte del progetto “Api in città”. Il risultato è stato “l’unico miele mai prodotto da un ministero dell’Agricoltura”.

“Ho avuto l’onore di regalarlo alle alte cariche italiane e internazionali che ho incontrato- dice in video Lollobrigida- e tutti sono rimasti stupiti nello scoprire che su un tetto in pieno centro città si potesse produrre dell’ottimo miele“.

“LA MORTE DELLE API UN FENOMENO CICLICO E NATURALE”

Poi conferma: “È vero, le api purtroppo non sono sopravvissute, ma la morte delle api è un fenomeno ciclico e naturale, che può verificarsi per molte ragioni. Non possiamo aspettarci che un progetto, anche valido come questo, sia immune alle leggi della natura. Quello che conta davvero è che ‘Api in Città’ abbia funzionato. Abbiamo portato biodiversità nel cuore di Roma, e un po’ di vanto a livello internazionale. Continueremo a partecipare all’iniziativa, guardando avanti, forti dell’esperienza acquisita, spronati a fare di più e meglio”.

L’INVASIONE DI VESPE ORIENTALIS

L’apiario curato dalla Fai, come conferma Lollobrigida, è stato invaso dalle Vespe Orientalis, anche dette calabroni. La notizia era stata diffusa dai giornali dopo un articolo apparso su Il Foglio, ma nessuna nota era arrivata dal palazzo di via XX settembre. Comunicazione ufficiale è ora il video pubblicato sui social del ministro, che mostra anche alcuni calabroni ormai senza vita sul palmo della mano. “Non ci fermiamo di fronte a incidenti di questa natura”, conclude Lollobrigida. Si tratta di “una nota dolente che recupereremo” con “fondi specifici per aiutare i nostri apicoltori a proseguire la loro attività e a valorizzarla”.

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