Continuano a crescere i pazienti di medicina estetica, con filler e tossina botulinica protagonisti. Se ne parla al congresso FIME – Federazione Italiana Medici Estetici
Sempre più uomini ricorrono ai trattamenti di ringiovanimento viso: è questo l’elemento alla base dell’aumento significativo – + 18% in un anno – delle procedure di medicina e chirurgia estetica al viso, secondo i dati ISAPS 2023. Non solo: cambiano le richieste dei pazienti, con alcuni dei trattamenti più in voga in passato, che ora sono finiti nel dimenticatoio. “Per un uomo, andare dal medico estetico o dal chirurgo plastico non è più percepito come una debolezza, ma come un modo di prendersi cura di se stessi, come andare in palestra o dal parrucchiere – dice il prof. Raffaele Rauso, presidente dell’XI Congresso FIME, già presidente della Federazione Italiana Medici Estetici e docente all’Università Vanvitelli di Napoli -. I giovani sono sicuramente più predisposti verso i trattamenti estetici, ma anche gli over 50 li accolgono volentieri. Da parte dei medici è necessario un approccio personalizzato, ascoltando i pazienti, le loro richieste e anche eventuali timori. In questo modo si riesce a raggiungere il risultato desiderato”.
Fondamentale è la conoscenza dei nuovi trattamenti e un aggiornamento costante sulle pubblicazioni scientifiche: “Negli ultimi 20 anni la medicina estetica ha rivoluzionato il mondo della bellezza: nel 2023 si sono registrati nel mondo 35 milioni di procedure estetiche, di cui oltre 19 milioni di medicina (8.8 milioni di botulino e 5.5 di acido ialuronico). Un settore sempre più rilevante, in cui è importante avere sempre ben chiaro quali sono le ultime novità scientifiche” aggiunge il prof. Rauso..
Durante l’XI Congresso FIME “La Medicina Estetica basata sulle Evidenze Scientifiche” in programma a Napoli dal 13 al 15 settembre 2024 con la partecipazione di professionisti italiani e internazionali, si farà il punto su come sono cambiate le richieste dei pazienti e le risposte dei medici, inclusi trattamenti popolari anni fa, che ora non sono più praticati. Ecco alcuni degli argomenti trattati:
– Medicina rigenerativa e non invasiva per risultati naturali. Anni fa, chi andava dal medico estetico desiderava una pelle liscia e senza rughe. Oggi la richiesta è cambiata: “Si cerca in primo luogo la naturalezza, senza effetti gonfi o artificiali. Oltre ai filler, si richiedono trattamenti che stimolano il collagene come la biostimolazione, il PRP o il trapianto di grasso” spiega il prof. Rauso.
– Filler e rimodellamento corporeo: le ultime frontiere della bellezza senza chirurgia. Tossina botulinica, acido ialuronico e idrossiapatite di calcio sono utilizzati non solo per il ringiovanimento del viso, ma anche in altre zone del corpo. Glutei, ringiovanimento vulvare e trattamento alle mani sono tra i trattamenti più praticati per chi non vuole ricorrere alla chirurgia
– Il ruolo dei social media. Una volta ci si presentava con le foto di attori o cantanti ritagliate dai giornali, per spiegare il modello a cui si aspirava. Oggi si mostra il cellulare con le immagini di influencer che raccontano di aver fatto un certo intervento. “E’ molto frequente che il processo decisionale passi dai social, sia per il trattamento da fare, sia per la scelta del medico. Per questo è importante conoscere il funzionamento e gestirlo, senza ignorarlo o temerlo” dice il prof. Rauso. Durante il Congresso FIME, una sessione sarà dedicata proprio all’uso dei social media in medicina estetica.
– Le 5 tossine botuliniche sempre più richieste anche in Italia. “Cresce la fiducia verso la tossina botulinica, in una delle 5 formulazioni approvate. Da anni è il trattamento più praticato al mondo, capace di garantire sicurezza, qualità e risultati per il ringiovanimento del viso, ma non solo. Quest’anno i trattamenti di tossina botulinica in Italia sorpassano quelli di acido ialuronico, risultando i più richiesti in medicina estetica, come già avviene da anni nel resto del mondo (dati Isaps 2023)” conclude il professore.