“A Sua Immagine” oggi su Rai 1 fa tappa a L’Aquila


L’Aquila luogo di rinascita intellettuale e scientifica protagonista di “A Sua Immagine”, sabato 14 settembre alle 16 su Rai 1

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L’Aquila luogo di rinascita intellettuale e scientifica protagonista di “A Sua Immagine”, sabato 14 settembre alle 16 su Rai 1. A partire dai giovani che non si limitano a ricostruire edifici, ma che stanno ricomponendo, mattone dopo mattone, anche lo spirito della comunità. Come quelli dell’associazione Pietre Vive, che accolgono i fedeli nelle chiese raccontando la bellezza e il significato profondo di quei luoghi. Lo spunto è la Perdonanza Celestiniana, rito antico e profondamente simbolico che parla di perdono, riconciliazione e pace. Sono valori che Celestino V, durante il suo breve pontificato, cercò di portare avanti con tenacia. Seguendo le sue tracce, si entra in un monastero di clausura dove viene ancora conservato il suo saio, immutato nel tempo, custodito dalle ultime suore celestine.
Il racconto si sposta poi su Bernardino da Siena, che con la sua capacità oratoria, ha coinvolto e ispirato intere generazioni nella lotta contro l’usura e le ingiustizie economiche. Su questa scia si colloca l’incontro con il generale Germano Caramignoli, Comandante Regionale della Guardia di Finanza in Abruzzo, per sottolineare l’impegno della Guardia di Finanza e il ruolo centrale della Scuola Ispettori e Sovrintendenti, dove tanti giovani finanzieri si formano per servire lo Stato.
L’Aquila è anche luogo di rinascita scientifica. Dopo il devastante terremoto del 2009, la città ha avviato un percorso di ricostruzione delle strutture e del patrimonio culturale e scientifico. Il Gran Sasso Science Institute è oggi un centro di eccellenza, dove scienza, ricerca e formazione si fondono in un contesto unico.
A seguire, nuovo appuntamento con “Le Ragioni della Speranza”. Prosegue il cammino di don Giordano Goccini e dei suoi giovani dentro le abbazie d’Italia. Questo sabato è la volta dell’abbazia di Fossanova, una delle testimonianze più rappresentative e meglio conservate in Italia di architettura cistercense. Non più abitata dai monaci, ma custodita da sacerdoti dell’istituto del Verbo Incarnato, che portano avanti attività per la comunità. Qui San Tommaso d’Aquino trascorse gli ultimi anni della sua vita e don Giordano ne ripercorre la vita.