ExxonMobil prevede di prendere una decisione finale per l’investimento sul suo progetto di gas naturale liquefatto in Mozambico nel 2026
La major statunitense ExxonMobil prevede di prendere una decisione finale per l’investimento sul suo progetto di gas naturale liquefatto in Mozambico nel 2026, ha annunciato mercoledì il presidente Filipe Nyusi.
Il capo dello Stato ha avuto un incontro a Maputo con Liam Mallon, presidente della ExxonMobil Upstream Company. Nyusi e Mallon hanno discusso dei “progressi compiuti nell’ambito del progetto GNL” nel bacino di Rovuma, Cabo Delgado.
L’amministratore delegato di ExxonMobil in Mozambico, Arne Gibbs, aveva annunciato il 3 maggio scorso che la decisione finale sull’investimento potrebbe essere presa entro la fine del 2025.
“Siamo ottimisti, stiamo andando avanti, ma riconosciamo che ci sono ancora delle criticità”, ha detto in dichiarazioni citate dall’agenzia di informazione finanziaria Bloomberg, in cui Gibbs ha segnalato che il FID sarà fatto solo alla fine del prossimo anno, soddisfacendo la previsione fatta a luglio di iniziare nel 2025.
Le dichiarazioni di Gibbs sono arrivate nella stessa settimana in cui il presidente del Mozambico aveva affermato che il finanziamento non era un motivo per ritardare l’attuazione dei megaprogetti di gas naturale, guidati dalla francese TotalEnergies e dalla statunitense ExxonMobil.
Nel suo discorso, Nyusi ha invitato i concessionari dell’Area 1, guidati da TotalEnergies, ad “accelerare lo sviluppo della ripresa dei progetti onshore” data la “graduale e promettente stabilità” nella penisola di Afungi, distretto di Palma, Cabo Delgado, e si è rivolto ai concessionari dell’Area 4, onshore, guidati da ExxonMobil, raccomandando che “il processo che porta alla decisione finale di investimento sia accelerato, con i necessari adeguamenti al Piano di Sviluppo approvato nel 2018”.
Nelle dichiarazioni citate da Bloomberg il 3 maggio, Arne Gibbs ha confermato che Exxon ha completato i lavori preliminari di ingegneria e progettazione per il progetto da 18 milioni di tonnellate all’anno nel bacino di Rovuma, aggiungendo che il gruppo di ingegneri e progettisti inizierà la fase esecutiva “nei prossimi mesi”.