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Processo Open Arms: per Salvini la richiesta di condanna è una follia

matteo salvini moschee

Il ministro Salvini definisce “una follia” la richiesta di una condanna a sei anni per la vicenda Open Arms e diffonde sui social un video in cui ricostruisce, dal suo punto di vista, cosa accadde nel 2019

“6 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi e difeso l’Italia e gli Italiani? Follia. Difendere l’Italia non è un reato e io non mollo, né ora né mai“. Lo scrive su X il vicepremier e ministro Matteo Salvini.

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IN UN VIDEO LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA

“Matteo Salvini, nato a Milano il 9 marzo 1973. Vicepresidente del consiglio e ministro dell’interno da giugno 2018 a settembre 2019…”. Inizia così il video che il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha postato sui social, dopo che l’accusa al processo Open arms ha chiesto 6 anni di carcere nei suoi confronti. “Oggi- aggiunge- sono a processo e rischio il carcere perché in parlamento la sinistra ha deciso che difendere i confini italiani è un reato”.

Dopo aver descritto quello che avvenne in quei giorni con la nave spagnola, Salvini conclude: “Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa o processato per aver difeso i confini del proprio Paese. L’articolo 52 della Costituzione italiana recita ‘la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino’. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani. Mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data”.

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