I corpi di due neonati sotterrati nel giardino di una villa a Traversetolo. Indagata la madre, una studentessa 22enne di “buona famiglia”, che faceva anche la baby sitter
Studentessa di 22 anni di buona famiglia, attiva in parrocchia, che fa la baby sitter e vive con i genitori in una villetta di provincia. Ma anche assassina dei suoi figli appena partoriti, e nati all’insaputa di tutti. Non è la trama di uno psycothriller postumo di Roberth Bloch. Purtroppo è la cronaca che sta sconvolgendo la comunità di Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma.
IL GIARDINO DI CASA TRASFORMATO IN UN CIMITERO DI NEONATI
Il procuratore di Parma, Alfonso D’Avino, oggi fa chiarezza sul rinvenimento- avvenuto lo scorso 9 agosto- del corpo del primo neonato nel giardino della villetta gialla, dove vive la ragazza con i genitori, e conferma anche la scoperta successiva di un secondo corpicino trovato sepolto lì. Al centro dunque la villetta in strada Baietta, oggi sotto sequestro, il cui giardino è diventato un cimitero di neonati, e dove vive la 22enne con i genitori, un dipendente di un’azienda con un passato da imprenditore edile, e la madre, impiegata in una società che si occupa di metallurgia.
LA PROCURA: “HA PARTORITO DA SOLA E NASCOSTO A TUTTI LA GRAVIDANZA”
La studentessa universitaria è oggi accusata di omicidio volontario e occultamento di cadavere, rispetto al primo neonato ritrovato il mese scorso. Secondo la Procura avrebbe partorito da sola, in casa senza alcun sostegno medico, all’insaputa dei genitori, degli amici e dello stesso padre del bambino, che risulterebbe il fidanzato, un coetaneo residente in zona. La sua figura, snella e minuta malgrado lo stato avanzato della gravidanza, non avrebbe destato sospetti e la procura ritiene credibili le testimonianze e ricostruzioni dei diretti interessati.
IL RITROVAMENTO DEI DUE CORPICINI
A trovare i resti del primo bimbo risulta sia stata la nonna della ragazza, che era andata nella casa a dare da mangiare ai cani quando la famiglia era in vacanza a New York. A quanto pare, la ragazza avrebbe partorito il giorno prima della partenza, il giorno dopo quella dei suoi genitori. E la famiglia non è rientrata in Italia quando la nonna ottantenne ha fatto la macabra scoperta in giardino. Comunque, a stabilire che la madre dei neonato sia proprio la 22enne sono stati gli esami del Dna: una volta interrogata dagli investigatori, ha dovuto ammettere tutto. O quasi.
Infatti per avere certezze sul secondo corpicino saranno necessarie ulteriori indagini e accertamenti di natura medico-legale, in modo da delineare anche la data della morte che, secondo quanto riporta la Gazzetta di Parma, potrebbe risalire all’estate del 2023. La pm incaricata del caso, Francesca Arienti e il procuratore capo, Alfonso D’Avino, per ora non smentiscono né confermano: sugli ultimi resti ritrovati dai Ris sono stati disposti accertamenti tecnici ed esami del Dna.
La ragazza, assistita da un avvocato di Reggio Emilia, risulta essere l’unica indagata. Dopo la svolta della scoperta del secondo corpicino, sono attesi ulteriori sviluppi.