Site icon Corriere Nazionale

Il festival musicale Electropark svela le date 2025

Milano Latin Festival

Il festival di musica elettronica e arti performative Electropark torna da venerdì 11 a domenica 13 luglio 2025

Un festival che conferma il gran successo dell’edizione precedente, con una proposta dalla forte connotazione internazionale che ha portato a Genova e nel Tigullio pubblico proveniente da 11 Stati e da 12 regioni d’Italia. È un ottimo bilancio quello della tredicesima edizione di Electropark, festival di musica elettronica e di arti performative svolto a Genova e San Michele di Pagana (Rapallo) da giovedì 11 a domenica 14 luglio 2024. Sull’onda dell’eccellente riscontro sono state svelate le date dell’edizione 2025, che sarà da venerdì 11 a domenica 13 luglio 2025. È inoltre disponibile da oggi un numero limitato di abbonamenti in promozione Super Early Bird al prezzo scontato di 36€.

«L’edizione che si è appena conclusa – racconta Alessandro Mazzone di Forevergreen, direttore di Electropark – è stata probabilmente la più internazionale di sempre, sia dal punto di vista della proposta artistica, sia da quella del pubblico. Si tratta di un risultato e di un segnale importante, che conferma come Electropark sia un festival fortemente attrattivo per Genova e la Regione Liguria e che, in più, ci incoraggia a proseguire nel nostro percorso transdisciplinare e di rigenerazione urbana della Darsena di Genova attraverso la leva della cultura, della creatività contemporanea e delle risorse del territorio. Proprio per questo, abbiamo già iniziato da tempo a lavorare alla quattordicesima edizione di Electropark, che sarà da venerdì 11 a domenica 13 luglio 2025».

Tra i prologue di giugno e il festival concluso domenica, Electropark 2024 ha coinvolto quaranta artisti provenienti da paesi di tutto il mondo come Giappone, Germania, Paesi Bassi, Stati Uniti, Spagna, Tunisia, Francia, Danimarca, Polonia, Italia, Sudafrica ed Egitto. «Abbiamo scelto una line-up ricca anche di prime nazionali e gender balanced – prosegue Mazzone – proprio per attirare un pubblico ampio, internazionale ed eterogeneo. Tramite la piattaforma Dice possiamo dire di aver coinvolto pubblico da Germania, Austria, Francia, Svizzera, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito, Polonia, Portogallo e Italia. Il pubblico italiano – conclude – è poi proveniente principalmente da Lombardia, Liguria e Piemonte, con presenze registrate anche da Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia».

ELECTROPARK 2024 E IL TEMA “RESONANCES”

Electropark 2024 ha portato in diversi luoghi di Genova e nel Golfo del Tigullio musica elettronica dal vivo, spettacoli, dj set e performance artistiche multidisciplinari. Ad alternarsi sui diversi palchi di Electropark Festival oltre 40 artiste e artisti, tra cui Yousuke Yukimatsu, Lyric Dela Cruz, Juliana Huxtable, Jasss, Deena Abdelwahed, ​​McKenzie Wark, Courtesy, Francesca Heart, Lowtopic, Kapote, Gee Lane e Lydo. Il tema della tredicesima edizione di Electropark, “Resonances” ha richiamato l’ambito sonoro e musicale già dalla sua etimologia: “resonantia” in latino significa eco, rimbombo. «La sua polisemia – spiega Anna Daneri, co-direttrice artistica di Electropark – ruota intorno ad ambiti diversi, dalla fisica alla chimica, e rimanda all’effetto di risonanza, riverbero, amplificazione, oscillazione e vibrazione di suoni, ma anche di molecole, energie, campi magnetici e più in generale di azioni».

Il tema unificante non possono che essere le pratiche collettive, cioè azioni artistiche che vanno “in risonanza” nei diversi ambiti disciplinari toccati dal festival: musica elettronica, arti visive, teatro, performance e danza. «Le diverse emergenze che il pianeta sta attraversando negli ultimi anni – aggiunge Daneri – pongono l’umanità di fronte all’urgenza di prendersi cura del mondo e degli altri esseri umani e non, di entrare in relazione profonda, di immaginare futuri possibili attraverso azioni che possano entrare in risonanza. La filosofa e fisica teorica statunitense femminista Karen Barad in “Meeting the Universe Halfway” ha coniato il termine “intra-azione” per sostituire “interazione”. L’intra-azione concepisce la partecipazione non come una proprietà intrinseca che un individuo o un altro essere può esercitare, ma come un dinamismo di forze in cui tutte le “cose” designate ad agire sono in costante scambio e diffrazione, influenzandosi e lavorando inseparabilmente».

Exit mobile version