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Scopriamo la clorofilla, tonico e cicatrizzante naturale

Stop al fumo, attività fisica, screening e tanto altro: i dieci consigli del Prof. Umberto Tirelli Primario Oncologo all'Istituto Nazionale Tumori di Aviano

Sono soprattutto professioniste e manager le donne che scelgono i prodotti biologici

La Clorofilla è utilizzata in molte forme di anemie, nell’ipertensione, antiastenica, come tonico cardiaco e muscolare, e come cicatrizzante nel trattamento dell’ulcera peptica

La Clorofilla, il cui nome deriva dal greco chloròs = verde e phyllon = foglia, è il pigmento responsabile della colorazione verde dei vegetali, che consente a piante verdi, alghe e alcuni batteri, di effettuare la “Fotosintesi Clorofilliana”, il processo biochimico mediante il quale, tramite la Clorofilla prodotta prevalentemente nelle stagioni calde, le piante verdi assorbono la luce solare convertendo l’energia luminosa in energia chimica, riuscendo a trasformare prodotti inorganici in prodotti organici.

Partendo dall’acqua e dall’anidride carbonica dell’aria, il carbonio inorganico viene convertito dalle piante in carbonio organico per ottenere zuccheri e carboidrati, costituenti il nutrimento basilare per le stesse piante, che si definiscono per questo organismi autotrofi, in quanto sono in grado di produrre da soli le sostanze necessarie alla propria crescita.

La fotosintesi clorofilliana emette come prodotto di scarto l’ossigeno, che invece è indispensabile alla vita di tutti gli animali che vivono sulla Terra, inclusa la specie umana.
La fotosintesi clorofilliana è dunque un processo essenziale per la sopravvivenza della vita, sia vegetale che animale, sul nostro pianeta, e da ciò si può comprendere pienamente l’importanza della Clorofilla per la vita sul nostro pianeta.
La Clorofilla è stata isolata per la prima volta nel 1817 dai chimici francesi Joseph Bienaimé Caventou e Pierre-Joseph Pelletier (che scoprirono anche il chinino per la cura della malaria).
In natura esistono diversi tipi di Clorofilla: nelle piante superiori sono presenti la Clorofilla A e la Clorofilla B, che assorbono la luce mediante differenti lunghezze d’onda, rendendo così più estesa la gamma di radiazioni luminose utilizzabili dalle piante, fenomeno vantaggioso per le piante stesse che in tal modo possono recepire l’energia dalla luce solare in tutte le regioni dello spettro luminoso. La Clorofilla A assorbe soprattutto la luce blu-violetta e rossa, la B soprattutto quella blu e arancione.

Esiste anche una Clorofilla C tipica di alcune alghe, e una Clorofilla D in certe specie batteriche (batterioclorofilla).

La Clorofilla appare ai nostri occhi con il colore verde perché assorbe la luce nella zona del blu-violetto e del rosso-arancione, mentre non assorbe (o ne assorbe pochissima) la luce verde, che viene così rinviata all’occhio di chi guarda che ne intercetta la tonalità verde caratteristica.
Quando in autunno le foglie delle piante caducifoglie stanno per cadere, la produzione di clorofilla rallenta, ciononostante la fotosintesi avviene ugualmente, aumenta la concentrazione di zuccheri, e le foglie assumono una colorazione rosso-arancio per la presenza dei pigmenti carotenoidi e antociani, che prevalgono mascherando la Clorofilla rimasta nelle foglie.
La struttura molecolare della Clorofilla è piuttosto complessa, ed è molto simile a quella dell’emoglobina, il pigmento rosso presente nel sangue umano e animale: la differenza nella sua struttura consiste nella presenza nella Clorofilla di un atomo di magnesio, al posto dell’atomo di ferro presente nel sangue. E’ questo il motivo per cui i vegetali verdi sono ricchi di magnesio. La Clorofilla contiene inoltre minerali quali ferro, potassio e calcio; è una buona fonte di vitamine A, C, E, K, e Beta-carotene.

In natura la Clorofilla è ovviamente presente nei vegetali a foglia verde, in particolare quelle color verde scuro, coltivati o selvatici, come gli spinaci, la lattuga, i broccoli, la cicoria, le cime di rapa, il crescione, il tarassaco, gli asparagi, la rucola, i fagiolini, il prezzemolo, e molti altri che sarebbe troppo lungo elencare.
Come non citare inoltre le alghe di acqua dolce, quali la Spirulina, la Clorella e la Klamath, particolarmente ricche di Clorofilla, che in questi organismi microscopici è spesso associata a ficocianine e cianoficine che arricchiscono il verde della clorofilla di sfumature blu. Queste microalghe sono considerate “super-alimenti” per la loro completezza nutrizionale ed energetica, e per gli effetti antiossidanti, purificanti da tossine e metalli pesanti che esercitano sull’organismo, anche per il loro alto contenuto in Clorofilla.

E` STATA DEFINITA SANGUE VERDE, ha una formula chimica simile a quella dell’emoglobina del nostro sangue.
• E` un potente supplemento anabolico naturale: alcuni studi hanno infatti dimostrato che l`assunzione di clorofilla da parte di sportivi permetteva di ottenere una maggiore produzione naturale di ormoni coinvolti nella produzione di massa muscolare.
• E` un tonico ricostituente sia a livello fisico che mentale.
• Aumenta l`ossigenazione delle cellule e quindi accresce il contenuto di ossigeno nel sangue permettendo una maggiore resistenza allo sforzo fisico.
• Migliora la resistenza del corpo umano nei confronti di patologie degenerative e rallenta il processo di invecchiamento.
• E` antianemica in quanto fornisce micronutrienti per la formazione del sangue.
• Normalizza la flora intestinale batterica disintossicando ed eliminando le tossine dal corpo.
• Agisce contro i radicali liberi.
• Protegge il muscolo da eccessivi danni durante la contrazione muscolare (indolenzimento muscolare) e accelera i tempi di recupero.
• Migliora l`azione del cuore riducendo in modo significativo l`alta pressione sanguigna e migliora lo stato di salute generale.
• Può essere utile dopo una influenza o dopo aver assunto antibiotici per ripristinate le difese immunitarie o come ricostituente in caso di anemia.
• La CLOROFILLA è estremamente utile nelle patologie degenerative che hanno come una delle cause la carenza di ossigeno nelle cellule; apportanto ossigeno alle cellule si combatte e si didende il corpo da queste patologie e ne rallenta l’invecchiamento.

Per fornire all’organismo Clorofilla in quantità sufficiente, è necessario un adeguato apporto nutrizionale di vegetali verdi, che sono anche in grado di sintetizzare le vitamine di cui il nostro organismo ha assoluta necessità. In caso di carenza nell’alimentazione di tali nutrienti, è possibile assumere integratori specifici di Clorofilla, liquida o in compresse, anche masticabili per rinfrescare l’alito.
La Clorofilla possiede interessanti proprietà antianemiche, purificanti del sangue, cicatrizzanti, disinfettanti; ha un potere disintossicante e deodorante sia topico per la pelle e le mucose, sia interno: come supplemento alimentare è assimilata rapidamente e viene subito attivata per ridurre gli odori fisiologici sgradevoli del corpo, particolarmente del tratto digestivo, rinfrescando l’alito e contribuendo a mantenere il benessere dell’organismo.
Alla Clorofilla sono attribuite tradizionalmente anche proprietà antiossidanti specifiche per ostacolare l’azione deleteria dei radicali liberi, che se presenti in quantità eccessiva accelerano l’invecchiamento cellulare di tutto l’organismo.
Per queste sue peculiari caratteristiche, la Clorofilla, estratta da vegetali verdi come erba di Grano e di Orzo, Erba Medica, Ortica, entra anche nella composizione di integratori, collutori, dentifrici, utili per ridurre gli odori corporei e contro l’alito cattivo, e con un valore funzionale per gli effetti antiossidanti e antianemici.
Per uso esterno è cicatrizzante e antibatterica, e coadiuva la guarigione delle lesioni della pelle.
Sembrerebbe esercitare anche una difesa per neutralizzare le sostanze cancerogene presenti in certi alimenti, come le parti bruciate della carne cotta alla brace, che contengono ammine eterocicliche, o gli idrocarburi aromatici presenti nel fumo di tabacco, sostanze con le quali la Clorofilla si complessa favorendone l’eliminazione dal corpo.

PROTEZIONE DAL CANCRO
Gli agenti cancerogeni possono danneggiare il DNA e la clorofilla potrebbe bloccare questi danni. Ad esempio, in studi preliminari la clorofillina ha dimostrato di proteggere le cellule dagli effetti mutageni di benzopirene, ciclofosfamide, ammine eterocicliche, aflatossina, metalli pesanti e radiazioni ionizzanti (1 , 2). Inoltre, la clorofilla e la clorofillina sono in grado di formare complessi molecolari stretti con alcune sostanze chimiche note o sospettate di provocare il cancro, inclusi gli idrocarburi policiclici aromatici presenti nel fumo di tabacco (3), alcune ammine eterocicliche presenti nella carne cotta (4) e l’aflatossina-B1 (5).
Il legame della clorofilla o della clorofillina a questi potenziali cancerogeni può interferire con l’assorbimento gastrointestinale di potenziali cancerogeni, riducendo la quantità che raggiunge i tessuti sensibili. In uno studio, alcuni volontari hanno bevuto una soluzione contenente una dose innocua di un cancerogeno (14C-AFB1) con o senza una dose di clorofilla uguale a quella contenuta in sei tazze di spinaci. Il trattamento ha ridotto significativamente l’assorbimento del cancerogeno e le sue concentrazioni nel sangue e nelle urine.
RIDUZIONE DEL TUMORE DEL COLON
Inizialmente il ruolo della clorofilla per la salute umana è stato associato alla sua capacità di ridurre il cancro al colon. Si è infatti notato che, relativamente alla popolazione che faceva un grosso consumo di carne rossa, la riduzione dell’insorgenza della patologia tumorale poteva essere associata alla presenza di clorofilla che esplica la sua azione afferrando l’atomo di ferro (chelazione) e sostituendolo a quello del magnesio. Da ciò si può dedurre che una buona strategia di prevenzione (oltre a quella di diminuire drasticamente il consumo di carne) può essere quella di assumere una porzione di insalata verde prima o in contemporanea a un piatto di carne rossa.

UN RIMEDIO PER LE ANEMIE
La credenza che la carne rossa faccia buon sangue è in realtà da sfatare, la sua assunzione va infatti prevista con molta moderazione e non sempre la carne rossa può risolvere le anemie che si protraggono nel tempo. Al contrario, la clorofilla è immediatamente riconosciuta e assimilata nei suoi costituenti così ben sinergizzati da madre natura; essa porta energia, vitalità, forza, calore e apporta tutti gli elementi di cui ha bisogno l’anemico sideropenico. La clorofilla è quindi benefica in caso di anemia, aiutando i globuli rossi a trasportare al meglio il ferro verso gli organi. Essa ha il pregio di aumentare del 20% il consumo di ossigeno in tutte le cellule del corpo umano ed in particolare c’è evidenza diretta, provata sui ratti, che la clorofilla impedisca gli effetti citotossici e iperproliferativi dell’emoglobina.
Le alghe per esempio sono un concentrato di minerali, contengono clorofilla e ferro e possono quindi essere un validissimo aiuto per la risoluzione dell’anemia. Anche l’ortica, pianta ingiustamente ignorata, oltre ad essere ottima in cucina, famosa per le sue virtù terapeutiche, è un eccellente antianemico.

GUARIGIONE DELLE FERITE
Negli anni ’40, studi preliminari suggerirono che la clorofillina rallentava la crescita di alcuni batteri anaerobici in vitro e accelerava la guarigione delle ferite sperimentali negli animali. Questo ha portato all’uso di soluzioni e unguenti topici di clorofillina nel trattamento di ferite aperte persistenti nell’uomo. Durante la fine degli anni ’40 e ’50, una serie di studi in gran parte non controllati su pazienti con ferite a guarigione lenta, come ulcere vascolari e ulcere da pressione (decubito), hanno riportato che l’applicazione topica di clorofillina promuoveva la guarigione in modo più efficace rispetto ad altri trattamenti comunemente usati. Alla fine degli anni ’50, la clorofillina fu aggiunta alla papaina e agli unguenti contenenti urea usati per lo sbrigliamento chimico delle ferite al fine di ridurre l’infiammazione locale, promuovere la guarigione e controllare l’odore (7). Diversi studi hanno riportato che tali unguenti sono efficaci nella guarigione delle ferite.

CURA DELLA PELLE
Grazie al suo effetto antibatterico uccide i germi, velocizza la guarigione delle infezioni e le previene. Di conseguenza, migliora la carnagione e rallenta la comparsa delle rughe. In uno studio è stato anche di mostrato che la clorofilla aiuta contro l’acne nonché a ridurre i pori più grandi e visibili del viso. In un altro studio i ricercatori hanno confrontato l’utilizzo di una soluzione di clorofilla per uso topico con l’impiego della fototerapia per il trattamento dell’acne. Nei soggetti che hanno ricevuto la soluzione si è riscontrato meno acne e pelle meno grassa. Tuttavia, le persone partecipanti erano tutte di origine asiatica e avevano tipi di pelle scura; non è quindi sicuro se questi risultati siano validi anche per altre tipologie di pelle (8).

Poiché la clorofilla ha anche proprietà antiossidanti, è stato indagato se sia in grado di rallentare il processo di invecchiamento della pelle causato dalla luce solare e uno studio lo ha confermato (9).

PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI
La clorofillina può neutralizzare diversi ossidanti fisicamente rilevanti in vitro. Inoltre, dati limitati da studi sugli animali suggeriscono che l’integrazione di clorofillina può ridurre il danno ossidativo indotto da agenti cancerogeni chimici e radiazioni. La clorofilla sembra svolgere anche un ruolo nella rigenerazione del Coenzima Q10, noto anche come ubichinolo. Il coenzima Q10 è un composto endogeno che agisce come antiossidante eliminando i radicali liberi. Tale reazione ossida l’ubichinolo in ubichinone, che deve poi essere ridotto in ubichinolo per tornare ad essere efficace. Alcuni studi preliminari suggeriscono che i metaboliti della clorofilla circolanti nel sangue catalizzano la riduzione dell’ubichinone plasmatico in ubichinolo in presenza di luce ambientale (11).

AIUTA A DIMAGRIRE
Il succo di sedano e altri succhi verdi vanno di moda tra chi si interessa di salute e nutrizione ormai da un po’ di tempo. E per una buona ragione: questi succhi sono ricchi di clorofilla, che è in grado di influire sugli ormoni della fame, riducendo la sensazione di fame e aumentando la sazietà (12). Questo farebbe sì che si assumano meno calorie e quindi si perda peso. Ovviamente, la perdita di peso non può (sempre) essere l’unico obiettivo. Questi succhi sono però anche ricchi di antiossidanti, vitamine e minerali, nutrienti essenziali per migliorare la salute generale, soprattutto quando non si mangia abbastanza frutta e verdura.

DEODORANTE INTERNO
La clorofillina può essere utilizzata per via orale nei pazienti con colostomie o ileostomie, in quanto la dose giornaliera di 100-200 mg sarebbe infatti in grado di ridurre l’odore delle feci. Può essere utile, inoltre, alla dose di 100-300 mg/die, nei soggetti incontinenti per diminuire l’odore di urina e feci. Infine, un recente studio, condotto su sette pazienti giapponesi affetti da trimetilaminuria (malattia genetica che porta all’escrezione urinaria di trimetilamina, composto con odore sgradevole simile al pesce) ha dimostrato che somministrando 60 mg di clorofillina tre volte al giorno è possibile ridurre significativamente i livelli urinari di trimetilamina.
La Clorofilla è utilizzata anche come colorante alimentare, come ad esempio per esaltare il colore verdognolo dell’olio di Oliva, e per prodotti farmaceutici come colorante di compresse. Talvolta è utilizzata purtroppo per frodi alimentari, per mascherare la presenza, nell’olio di Oliva, di oli di minore qualità.

Tra i numerosi effetti benefici della clorofilla ve ne è anche uno che riduce gli effetti delle RADIAZIONI sull’organismo.
– Scrive il Dr. Hagiwara: “La clorofilla aumenta la resistenza dell’organismo contro le radiazioni”.
– Studi condotti dall’esercito degli Stati Uniti nel 1959 hanno mostrato che la clorofilla è in grado di ridurre del 50% gli effetti delle radiazioni. I complessi della clorofilla sono una possibilità interessante nell’ambito dei trattamenti in caso di “stress radioattivo”.
– La Signora Schlabitz del circolo lavorativo ricerche Seins bio-energetici ASB (Arbeitskreis Seinsforschung Bioenergetik ASB) definisce la clorofilla come “l’antimateria alla radioattività!”

UTILE PER GLI SPORTIVI
La clorofilla si rivela utile per gli sportivi poiché ne aumenta la resistenza alla fatica. Inoltre il magnesio contenuto nella sua molecola è un metallo importante perché calma la “fame nervosa”, migliora e rinvigorisce il sistema immunitario, è un magnifico anti-age. Per questo viene usata dagli sportivi perché favorisce lo sviluppo della “massa muscolare esente da grasso” a scapito della “massa che contiene il grasso”, ne risultano quindi muscoli più asciutti.
Dimagrire con la clorofilla può risultare uno dei sistemi migliori, abbinandolo al consumo di proteine leggere come quelle derivanti dal pesce azzurro o pesce poco grasso, carni bianche tenere e facilmente masticabili. Questo libererà il fisico dal peso superfluo, con la prerogativa di mantenerlo in piena forma.

SICUREZZA D’USO
Né la clorofilla né la clorofillina hanno effetti tossici, possono, tuttavia, provocare colorazione verde di urina e feci e colorazione gialla o nera della lingua. In alcuni casi la somministrazione orale di clorofillina può provocare diarrea, mentre l’uso topico può raramente provocare bruciore o prurito. Inoltre, il consumo orale di clorofilliana può provocare un falso positivo nel test per la ricerca del sangue occulto nelle feci.
L’assunzione di integratori a base di clorofilla e clorofillina in gravidanza e allattamento è sconsigliata in quanto non si dispongono di dati relativi al profilo di sicurezza in tali condizioni.

In conclusione, si può dire che, nonostante la clorofilla sia contenuta in molte verdure, l’organismo non è sempre in grado di utilizzarla in modo ottimale e per questo è possibile ricorrere a integratori con il principio attivo clorofillina, che il corpo riesce bene a metabolizzare e che quindi permettono di ottenere ottimi risultati. Ecco perché ERBORISTERIA ARCOBALENO suggerisce l’assunzione di Clorofilla liquida Di Leo 50 ml, coadiuvante in caso di cattiva ossigenazione cellulare, anemie iposideremiche, scarso rendimento sportivo e di relazione, convalescenza dopo malattie debilitanti e lunghe degenze a letto, influenze ecc.; necessità di migliorare l’apporto di ferro e magnesio, metabolismo lento.

Fonte: Dott.ssa Marina Multineddu in https://www.lerboristeria.com/articoli/2022_04_clorofilla.php

BIBLIOGRAFIA:
1. Ottica dei tessuti (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9221510/)
2. Attenuazione del mutageno dell’acridina ICR-191 — Interazioni del DNA e danno al DNA da parte dell’intercettore mutageno della clorofillina (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2645045/)
3. Meccanismi dell’azione antimutagenica in vitro della clorofillina contro il benzo[a]pirene: studi di inibizione enzimatica, formazione di complessi molecolari e degradazione del cancerogeno definitivo (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7518046/)
4. Studio delle forze stabilizzanti dei complessi tra clorofille e ammine mutagene eterocicliche (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8625957/)
5. Meccanismi di anticarcinogenesi della clorofillina contro l’aflatossina B1: formazione di complessi con l’agente cancerogeno (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7548730/)
6. Chemioprevenzione del cancro mediante clorofille alimentari: un biomarcatore a matrice dose-dose su 12.000 animali e uno studio sul tumore (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3486520/)
7. Attività biologiche dei derivati della clorofilla (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/3050624/)
8. Terapia fotodinamica utilizzando la clorofilla-a nel trattamento dell’acne vulgaris: uno studio randomizzato, in singolo cieco, split-face (https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0190962214015357)
9. Valutazione della sicurezza e dell’efficacia della clorofillina topica di rame nelle donne con pelle del viso fotodanneggiata (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25844615/)
10. L’integrazione con tilacoidi in un pasto ricco di carboidrati diminuisce la sensazione di fame, aumenta i livelli di CCK e previene l’ipoglicemia postprandiale nelle donne in sovrappeso (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23632035/)
11. I metaboliti alimentari della clorofilla catalizzano la fotoriduzione dell’ubichinone plasmatico (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22928808/)
12. L’integrazione di tilacoidi a un pasto ricco di carboidrati riduce la sensazione di fame, aumenta i livelli di CCK e previene l’ipoglicemia postprandiale nelle donne in sovrappeso (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23632035/)
13. Bowers WF. Chlorophyll in wound healing and suppurative disease. Am J Surg. 1947;73:37-50.
14. Breinholt V, Schimerlik M, Dashwood R, Bailey G. Mechanisms of chlorophyllin anticarcinogenesis against aflatoxin B1: complex formation with the carcinogen. Chem Res Toxicol. 1995;8(4):506-514.
15. Chernomorsky SA, Segelman AB. Biological activities of chlorophyll derivatives. N J Med. 1988;85(8):669-673.
16. Egner PA, Wang JB, Zhu YR, et al. Chlorophyllin intervention reduces aflatoxin-DNA adducts in individuals at high risk for liver cancer. Proc Natl Acad Sci U S A. 2001;98(25):14601-14606.
17. Kamat JP, Boloor KK, Devasagayam TP. Chlorophyllin as an effective antioxidant against membrane damage in vitro and ex vivo. Biochim Biophys Acta. 2000;1487(2-3):113-127.
18. Kumar SS, Devasagayam TP, Bhushan B, Verma NC. Scavenging of reactive oxygen species by chlorophyllin: an ESR study. Free Radic Res. 2001;35(5):563-574.
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20. Weingarten M, Payson B. Deodorization of colostomies with chlorophyll. Rev Gastroenterol. 1951;18(8):602-604.
21. Modificato da: LPI Micronutrient Information Center e Farmacia news 6/2005

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