Entro il 2050 stimato un aumento record dei casi di gotta


Una nuova analisi, pubblicata recentemente su Lancet Rheumatology, suggerisce che la prevalenza della gotta aumenterà di oltre il 70% dal 2020 al 2050

La gotta oggi può essere ben trattata ma attenzione al rischio per lo sviluppo di danni e di eventi cardiovascolari e renali

Una nuova analisi, pubblicata recentemente su Lancet Rheumatology, suggerisce che la prevalenza della gotta aumenterà di oltre il 70% dal 2020 al 2050 a causa della crescita e dell’invecchiamento della popolazione.
Sulla base di queste previsioni, gli autori di questa nuova analisi ritengono che, per ridurre il peso della gotta, siano necessari cambiamenti nella dieta e nello stile di vita, incentrati sulla riduzione del peso corporeo, oltre all’accesso ad interventi chiave progettati per ridurre al minimo le infiammazioni e aumentarne il controllo.

Razionale e obiettivi dell’analisi
La gotta può portare ad una compromissione della funzione fisica e della mobilità lavorativa, contribuendo ad alimentare il fenomeno dell’assenteismo dal posto di lavoro. Inoltre, la malattia può comportare costi economici, con un aumento dei costi dovuto all’uricemia e al numero di recidive di malattia.

“La gotta non trattata rappresenta un onere sostanziale per il sistema sanitario globale, in quanto la gotta cronica causa la formazione di tofi, dolore articolare cronico, erosione e danni alle articolazioni, con conseguente aumento della morbilità e degli anni di vita aggiustati per la disabilità (DALY)”, scrivono i ricercatori. ”Inoltre, nonostante i progressi nel trattamento della gotta, essa è ancora sottodiagnosticata e sottotrattata, ed è associata a un aumento del rischio di mortalità e di comorbilità. Pertanto, la quantificazione dell’impatto della gotta per età e sesso, così come le proiezioni per il futuro, sono necessarie per indirizzare in modo efficiente i bisogni attuali e futuri della popolazione”.

Su questi presupposti, un team di ricercatori del Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors Study (GBD) ha presentato le stime attuali della gotta a livello globale, regionale e nazionale, nonché gli anni vissuti con disabilità (YLD) a causa della gotta, suddivisi per località, età e sesso, sulla base dei dati delle richieste di rimborso per prestazioni sanitarie negli Usa e a Taiwan e dei dati internazionali basati sulla popolazione dal 1990 al 2020. Hanno quindi previsto la prevalenza della patologia fino al 2050. La prevalenza è stata stimata utilizzando un modello a effetti misti.

Risultati principali
A livello globale, nel 2020, un totale di 55,8 milioni di persone ha avuto una diagnosi di gotta, con una prevalenza standardizzata per età pari a 659,3 per 100.000 persone. Questo numero rappresenta un aumento del 22,5% dal 1990. Inoltre, la prevalenza della gotta nel 2020 era 3,26 volte superiore tra gli individui di sesso maschile rispetto a quelli di sesso femminile e aumentava con l’età.

In base alle previsioni calcolate dai ricercatori, si prevede che il numero di casi di gotta raggiungerà i 95,8 milioni entro il 2050, e la crescita demografica è considerata la causa principale. Si prevede che la prevalenza della gotta standardizzata per età nel 2050 sarà di 667 per 100.000 abitanti, mentre il tasso globale di YLD a causa della gotta, standardizzato per età, era di 20,5 per 100.000 persone nel 2020.

Tra gli altri fattori che contribuiscono a YLD vi sono l’elevato indice di massa corporea (BMI, 34,3%), dovuto in parte alla diagnosi di gotta, e la disfunzione renale (11,8%).

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso alcuni limiti metodologici dello studio, tra cui la mancanza di dati sulla prevalenza della gotta, in particolare nei Paesi a basso e medio reddito, perché, come è già stato ricordato, gran parte dei dati provenivano da richieste di rimborso provenienti dagli Stati Uniti e da Taiwan. I ricercatori hanno sottolineato la necessità di una raccolta di dati più completa in queste regioni.

Ciò detto, nel complesso “…i risultati evidenziano la necessità di concentrarsi sulla prevenzione e sulla gestione della gotta con l’invecchiamento della popolazione, soprattutto negli individui di sesso maschile”, concludono i ricercatori.

“La prevenzione della malattia – aggiungono – richiede interventi di politica sanitaria per controllare i fattori di rischio, in particolare il BMI elevato, e  per guidare l’allocazione delle risorse al fine di rendere possibile una diagnosi precoce e l’accesso e l’aderenza alle terapie esistenti”.

Bibliografia
GBD 2021 Gout Collaborators. Global, regional, and national burden of gout, 1990-2020, and projections to 2050: a systematic analysis of the Global Burden of Disease Study 2021. Lancet Rheumatol. Published online July 8, 2024. doi:10.1016/S2665-9913(24)00117-6
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