Il progetto RiViVe è una sorta di laboratorio transdisciplinare per ripensare la diversità del vivente in maniera collaborativa
“RiViVe” è un progetto del National Biodiversity Future Center (NFBC) che offre uno spazio di riflessione transdisciplinare sulla biodiversità per ispirare nuove visioni, traiettorie di ricerca e di azione a tutela della diversità del vivente. La prima edizione sarà lanciata con una call alla fine del 2024 e si svolgerà nella primavera 2025 a Collelongo – Selva Piana, sito della rete di ricerca ecologica di lungo termine LTER Italia, luogo di rilevante complessità e ricchezza, ideale per esplorare il tema attraverso prospettive differenti.
Ma i lavori per la co-creazione del programma della Residenza cominciano già il prossimo 3 settembre, perché “la transdisciplinarità è un processo che si costruisce insieme ai territori e mettendosi in ascolto dei loro saperi”, dicono gli organizzatori.
In un mondo in cui la consapevolezza delle matrici – culturale, sociale, politica, economica – della crisi ecologica si fa ogni giorno più evidente, la comunità scientifica è chiamata a ripensare il proprio ruolo accogliendo la sfida di un sapere e di un agire multidimensionale, aperto alle varie prospettive.
In questo scenario, il Laboratorio Transdisciplinare Residenziale “Ripensare la diversità del ViVente”(RiViVe) del National Biodiversity Future Center (NFBC, coordinato dal Cnr) propone una serie di attività da svolgersi in modalità residenziale, che affrontano – sul piano teorico e pratico – le più attuali questioni riguardanti la diversità del vivente, allo scopo di ispirare nuove visioni e traiettorie di ricerca e azione nelle giovani generazioni e in tutti coloro che si occupano a vario titolo di biodiversità.
La prospettiva è di creare, nel corso delle diverse edizioni, una rete di Ambassadors che mettano in pratica le riflessioni su consapevolezza ecologica e su uno stile di ricerca responsabile e consapevole attraverso azioni di comunicazione e condivisione, campagne di attivismo e di public engagement sui temi legati alla biodiversità e all’intersezione di scienza e società.
I temi affrontati dal Laboratorio esploreranno i contesti ambientali in cui si articola la ricerca promossa dagli altri spoke del NFBC: marino, terrestre e urbano, con un focus su tematiche rilevanti – come gli indicatori di biodiversità e la classificazione tassonomica dei viventi – affrontati alternando momenti di riflessione teorica ed esperienze pratiche.
Il progetto si snoda lungo una serie di attività che prevedono un sopralluogo esplorativo (in programma dal 3 settembre) nel sito Collelongo – Selva Piana, scelto come sede della prima Edizione del progetto e una fase di autoformazione su teorie e pratiche transdisciplinari sulla biodiversità.
Le due attività porranno le basi per la co-creazione, da parte del Gruppo proponente di “RiViVe”, di un percorso formativo che operi in stretta sinergia con le complesse caratteristiche ambientali, ecologiche ma anche sociali, culturali e storiche di questa vasta area forestale che si estende al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e nel quale operano molte istituzioni di ricerca, musei, comunità e associazioni attive nello studio e nella tutela della biodiversità del territorio.
Solo a valle di questo processo di consolidamento del gruppo e della proposta transdisciplinare, la Residenza sarà aperta – attraverso una call pubblica – a studenti e ad altri partecipanti nella primavera-estate 2025, in sinergia con le altre iniziative formative ed educative del NBFC.
Centrale nel progetto è la collaborazione tra ecologi, artisti, antropologi, scienziati sociali e di environmental humanities, e con il personale che opera nei musei scientifici per esplorare modalità di conoscenza non consuete per la ricerca scientifica e sviluppare strumenti e abilità necessarie per operare come “agenti del cambiamento”.
Oltre al Cnr-Irea di Milano, che ha proposto il progetto come una delle attività dello Spoke 7 del National Biodiversity Future Center, al momento collabora attivamente alla costruzione di “RiViVe” un Gruppo di lavoro Transdisciplinare (GdLT) costituito da personale proveniente da diversi Istituti dell’Ente (Cnr-Ismar, Cnr-Ibe, Cnr-Irsa, Cnr-Irbim), dalla Rete LTER Italia e da altre istituzioni, come la Fondazione Pianpicollo Selvatico ETS, centro per la ricerca nelle arti e le scienze; l’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) – Gruppo Educazione Musei Scientifici (GEMS); il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), Universita? Ca’ Foscari di Venezia – New Institute – Centre for Environmental Humanities (Centro NICHE), tutti coinvolti a vario titolo nelle ricerche del NBFC.