In Veneto è nato l’Osservatorio regionale sugli appalti e sugli accreditamenti territoriali


Nasce in Veneto l’Osservatorio regionale sugli appalti e sugli accreditamenti territoriali, che avrà il compito di monitorare le procedure nel sistema

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Nasce in Veneto l’Osservatorio regionale sugli appalti e sugli accreditamenti territoriali, che avrà il compito di monitorare le procedure nel sistema degli appalti pubblici da parte delle stazioni appaltanti, affinché Comuni, ULSS e altre stazioni appaltanti pubbliche affidino i servizi in ambito sociale, socio sanitario o dell’inserimento lavorativo, a prezzi compatibili con il massimo rispetto della contrattazione collettiva applicabile.

Introdotto nel contratto delle cooperative sociali all’art.9-bis, l’Osservatorio regionale su appalti e accreditamenti è da costituirsi in forma paritetica dalle organizzazioni sindacali (Fp-Cgil, Cisl-Fp, Fisascat Cisl, Uil-Fpl e Uiltucs Venete) e datoriali (Confcooperative-Federsolidarietà Veneto, Legacoop Veneto e Agci-Imprese Sociali Veneto), firmatarie del contratto. L’osservatorio promuoverà attraverso organismi, istituzioni ed enti ritenuti strategici per il perseguimento degli obiettivi prefissati, la realizzazione di adeguati monitoraggi per la corretta applicazione delle norme sugli appalti e sugli affidamenti alla cooperazione sociale, nonché le segnalazioni di anomalie in fase di gara o svolgimento dell’appalto e degli accreditamenti nei confronti delle stazioni appaltanti.

L’Osservatorio è una delle novità previste dal rinnovo del contratto di lavoro nazionale delle Cooperative sociali 2023-2025, un comparto che conta più di 9.000 cooperative e consorzi sociali, 400.000 lavoratori occupati (di cui 36.000 svantaggiati e circa la metà disabili) a livello nazionale 750 cooperative sociali e più di 45.000 addetti, di cui oltre 5.000 svantaggiati, a livello Veneto. Grande soddisfazione da parte di tutte le parti sociali per la creazione dell’Osservatorio i cui lavori saranno coordinati da Alessandro Peruzzi (Coordinatore) designato Fp-Cgil, Cisl-Fp, Fisascat Cisl, Uil-Fpl e Uiltucs Venete e da Stefano Lupatin (Vice Coordinatore) designato da Confcooperative Federsolidarietà, Legacoop e Agci del Veneto. Il Comitato Misto Paritetico Regionale, avrà quindi  il compito principale di monitorare l’adeguatezza dei corrispettivi riconosciuti dalla Pubblica amministrazione (Comuni e ULSS in particolare negli appalti e Regione in particolare nell’ambito dei servizi istituzionalmente accreditati) al sistema della Cooperazione sociale per i servizi da essa garantiti ai cittadini e alle famiglie della nostra Regione. Ciò quale presupposto per il massimo rispetto dei trattamenti economici riconosciuti alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti in questi servizi. Verranno così contrastati quei fenomeni in cui l’Ente pubblico, promuovendo dei meccanismi di massimo ribasso, aggiudichi servizi e attività a prezzi oggettivamente incompatibili con il pieno rispetto del costo minimo del lavoro, assecondando quindi dei fenomeni di vero e proprio dumping contrattuale con una lesione palese dei diritti dei lavoratori e favorendo meccanismi di concorrenza sleale a danno delle Cooperative sociali rispettose dei CCNL.

A oggi le parti ritengono di dover valorizzare il CCNL delle cooperative sociali visto che il recente rinnovo contrattuale lo definisce contratto leader di settore, a cui anche gli altri dovranno riferirsi al fine di avere una maggiore uniformità normo-economica per evitare il dumping contrattuale nel terzo settore.