A 12 anni dall’uscita, l’album Storm Corrosion sarà ristampato il 27 settembre da Kscope su LP, CD e Blu Ray con un nuovo remix Dolby Atmos ad opera di Steven Wilson
Steven Wilson e Mikael Åkerfeldt, due delle figure di spicco del progressive contemporaneo, hanno regalato ai loro fan, nel corso degli anni, ogni sorta di suono, sempre emozionante e mai convenzionale. Ma anche per i loro standard elevati, la loro collaborazione del 2012 in Storm Corrosion si colloca in una propria corsia psichedelica di peculiarità, proiettando gli ascoltatori in un mondo di atmosfere ossessionanti e inquietanti come mai hanno fatto.
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https://youtu.be/JeynUPanqJw
A 12 anni dall’uscita, l’album sarà ristampato il 27 settembre da Kscope su LP, CD e Blu Ray con un nuovo remix Dolby Atmos ad opera di Steven Wilson. La ristampa conterrà il bonus cut di Drag Ropes – l’unico brano eseguito dal vivo fino ad oggi – registrato in occasione dell’ospitata di Mikael durante il concerto di Steven con la sua band alla Royal Albert Hall di Londra nel settembre 2015, oltre ad approfondimenti e filmati extra. Dato che l’album occupa chiaramente un posto speciale nel cuore di entrambi i suoi creatori, e naturalmente delle schiere di loro fan in tutto il mondo, questa nuova release rappresenterà la celebrazione della magia eterea racchiusa in queste sei tracce rivoluzionarie.
“Per molti versi è diventato il classico di culto
che abbiamo sempre voluto che fosse”
Steven Wilson
Una lettera d’amore per le sonorità esoteriche e astratte del passato, che incrocia il noise mistico dei gruppi tedeschi di fine anni ’60/inizio anni ’70 come Tangerine Dream e Popol Vuh, con un sound ispirato agli eroi del folk britannico come Nick Drake e Bert Jansch, ma che abbraccia anche le stravaganze eclettiche di figure di culto come Scott Walker. Questo è il tipo di album che ti porta in un viaggio trascendentale da cui non si torna più indietro. Per i due amici, questo tipo di feroce originalità è proprio quello che si sono prefissati di raggiungere…
“Storm Corrosion è stato l’album del 2012 realizzato da me e Mikael Åkerfeldt della band Opeth, che entrambi abbiamo considerato un successo artistico profondamente soddisfacente”, afferma Steven. “Rimane uno dei miei dischi preferiti in tutta la mia produzione. Quello che lo ha reso così divertente è che praticamente tutto ciò che uno di noi due suggeriva, l’altro era d’accordo nel perseguirlo, non importa quanto folle e fuori dalle righe potesse sembrare”.
Questo senso di orgoglio è condiviso dal suo complice Mikael Åkerfeldt, che ritiene che sia uno dei lavori più sperimentali, se non bizzarri, che entrambi abbiano mai registrato. Per lui, e per innumerevoli altri, queste registrazioni enigmatiche sembrano esistere in un genere a sé stante: a volte suonano più acustiche e minimaliste, altre infinitamente più cerebrali e premonitrici, ma in ogni caso sempre inebrianti.
“Tutto in questo disco è strano nel miglior modo possibile”
Mikael Åkerfeldt
“In tutti i miei anni di attività come musicista, è molto raro che io ritorni su un disco a cui ho partecipato in prima persona solo per il puro piacere dell’ascolto”, osserva Mikael. “Storm Corrosion è un’eccezione. Per me è un disco veramente bello. Con questo album posso distaccarmi dal mio lavoro e viverlo solo come un fan della sua musica. Tutto ciò che riguarda questo disco è strano nel miglior modo possibile”.
“Nel corso degli anni abbiamo parlato molte volte di fare un progetto solo noi due”, continua Steven. “Nel 2011 ci siamo riuniti per una settimana nel mio studio e abbiamo iniziato a fare musica, senza sapere dove ci avrebbe portato, ma sapendo che l’ultima cosa che volevamo fare era l’ovvio. Ci siamo ritrovati a fare un album di strana musica folk da camera psichedelica, a tratti quasi infantile, con molte dissonanze, arrangiamenti orchestrali e pezzi fuori dal comune”.