La vista è un bene prezioso ed è quindi importante fare tutto il possibile per mantenere gli occhi in uno stato di salute ottimale il più a lungo possibile.
Ovviamente, vi sono patologie che purtroppo non possono essere prevenute e che possono richiedere trattamenti più o meno invasivi e/o delicati e altre che possono essere rallentate, ma non curate in modo definitivo.
Vi sono, però, anche diverse condizioni che possono essere prevenute o comunque gestite con strategie quotidiane; è per esempio il caso della sindrome dell’occhio secco, una patologia molto diffusa e particolarmente fastidiosa caratterizzata da disidratazione oculare.
Di seguito quindi alcuni consigli che possono essere facilmente messi in pratica e possono rivelarsi particolarmente utili per mantenere gli occhi in salute. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla pagina web ocuwellness.it, dove si possono ottenere informazioni dettagliate sulla salute degli occhi, sulla secchezza oculare e le sue cause, sui trattamenti disponibili ecc.
1.La sindrome dell’occhio secco in breve
Con sindrome dell’occhio secco (più popolarmente “occhio secco”) ci si riferisce a un disturbo nella quale si ha una ridotta produzione di lacrime (ipolacrimia) oppure una loro evaporazione eccessiva (dislacrimia); in alcuni casi si verificano entrambe le problematiche.
La secchezza oculare può associarsi a vari sintomi e segni, più o meno fastidiosi, come bruciore o dolore agli occhi, prurito, sensibilità eccessiva alla luce, vista annebbiata, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, arrossamento della sclera ecc. A seconda dei casi, quindi, il discomfort visivo può essere notevole.
Le cause possono essere le più svariate e tra queste possono esserci malattie anche piuttosto serie come per esempio l’artrite reumatoide, la sclerodermia e la sindrome di Sjögren.
2.Come gestire quotidianamente la sindrome dell’occhio secco?
Dato per scontato che quando la secchezza oculare è legata a specifiche malattie è necessario intraprendere un’adeguata terapia, vi sono alcune strategie che sono sempre e comunque utili per mantenere una buona idratazione oculare.
Innanzitutto è importante idratarsi quotidianamente in modo corretto; l’indicazione standard è quella di assumere 1,5-2 litri di acqua al giorno, ma tali quantitativi devono essere superati se le perdite di liquidi sono molto abbondanti, come si verifica dopo un’intensa attività fisica (lavorativa o sportiva che sia).
A chi lavora quotidianamente al videoterminale viene suggerita una regola denominata “20-20-20”; questa indicazione numerica, facile da ricordare, suggerisce nella pratica di distogliere lo sguardo dallo schermo ogni 20 minuti, alzarsi e guardare un punto distante circa 20 metri e fissarlo per circa 20 secondi.
Una buona pratica quotidiana è poi quella del ricorso ad appositi colliri per la secchezza oculare; a seconda dei casi si possono utilizzare colliri a base di acido ialuronico cross-linkato (HA 0,4%). Si tratta di preparati che imitano le lacrime naturali e alleviano i sintomi da secchezza oculare. Vi sono comunque diversi altri tipi di collirio che contengono preparati che danno un sollievo rapido e prolungato anche nei casi più difficili di occhio secco.
È buona norma anche evitare di stazionare troppo a lungo in luoghi eccessivamente secchi, polverosi o pieni di fumo così com’è consigliato proteggersi con occhiali di sole nel caso di giornate molto ventose o particolarmente assolate.
È consigliabile infine anche seguire una dieta ricca di pesce, frutta e verdura dato che favorisce un giusto apporto di liquidi, vitamine, sali minerali, acidi grassi omega-3 e omega-6, tutte sostanze che contribuiscono a favorire la produzione del film lacrimale.