Il Museo Bodini a Gemonio omaggia Matthew Broussard


Fino al 20 ottobre, una mostra antologica al Museo Civico Floriano Bodini e l’installazione della scultura ‘La Verità’ a Villa Sacchi Forzinetti per ricordare Matthew Broussard

matthew broussard

“Quello che sto cercando di fare è vivere la mia vita con attenzione. Ho pensato all’arte, per anni, come a un dispositivo con cui farlo: una lente attraverso cui guardare il mondo”

Matthew Broussard

Artista geniale, unico, infaticabile, alla continua ricerca di nuove intuizioni, come lo ha definito un amico in occasione della sua prematura scomparsa a soli sessant’anni, Matthew Broussard dagli anni ‘90 aveva scelto di vivere in Italia, prima a Padova e poi a Gemonio, in provincia di Varese, dove vivono tuttora la moglie Bonnie e la figlia Robin Kay.

Matthew aveva la capacità di osservare il mondo da una prospettiva unica e a tradurlo in arte con una semplicità disarmante. Ogni cosa della sua vita era fatta d’arte o vissuta per l’arte. Le sue intuizioni geniali, ancor più geniali nella loro disarmante semplicità” lo ha ricordato così Giorgio Pavan del Chiosco.

Come dimostrano le opere che sono oggetto della mostra antologica Mani D’oro, un tributo all’artista statunitense naturalizzato gemoniese Matthew Broussard. Oggetto della retrospettiva, che resterà aperta fino al 20 ottobre, resa possibile grazie alla collaborazione con la galleria Davide Campi e la Biblioteca di Gemonio, alcune tra le sue opere più rappresentative che, nel silenzio del museo, offrono uno spazio di respiro e riflessione.

Dopo il liceo artistico, Broussard si laurea Cum Laude in scultura alla Maryland Institute College of Art di Baltimora. Nella sua carriera, ha collaborato con importanti artisti e partecipato a mostre nazionali e internazionali. Le sue immagini realistiche e prosaiche, espresse in dipinti, sculture e installazioni, non escludono un’interpretazione che tocchi il realismo magico di Borges o le opere della Neue Sachlichkeit di Grosz, Dix e Beckman.

L’importanza del legame con il luogo, con le origini, con la vita del territorio, sono aspetti non secondari nell’attività del Museo Civico Floriano Bodini, che, nell’ambito della manifestazione ‘Settembre gemoniese’, omaggia a un anno dalla sua scomparsa, lo scultore Matthew Broussard, attivo per molti anni a Gemonio.

La mostra dal titolo “Mani d’oro” si inserisce nella valorizzazione del fare artistico che il Museo persegue in diversi ambiti e con proposte e iniziative diversificate” afferma Lara Treppiede, direttrice del Museo Bodini, che ospita la collezione permanente del Maestro Floriano Bodini, a cui è dedicato, e opere di altri artisti e organizza esposizioni temporanee e manifestazioni artistiche.

Presentata in Comune anche la scultura intitolata ‘La verità’ che è stata recentemente installata all’ingresso di Villa Sacchi Forzinetti, sede del Municipio di Gemonio, rappresenta una figura umana realizzata in ferro, con materiali di recupero, con mani dorate all’interno con foglia d’oro 22k, che faceva parte dell’intervento di tre artisti locali per il presepe artistico realizzato nel 2017 nella Chiesa di San Pietro a Gemonio, dal titolo, ispirato alle parole di Gesù dal Vangelo di Giovanni, “Io sono la via, la verità’ e la vita” l’ultimo progetto interpretato dall’artista.

Matthew Broussard, scultore statunitense, gemoniese d’adozione, arricchisce l’elenco degli artisti legati al nostro paese. Il suo legame con la nostra comunità è dovuto alla presenza di Matthew a tante iniziative culturali e ricreative organizzate a Gemonio” racconta Samuel Lucchini, Sindaco di Gemonio. “L’annuale appuntamento, che lo vedeva coinvolto come artista, era legato al Presepe artistico realizzato all’interno della chiesa di S. Pietro, iniziativa a cura della locale Pro Loco e degli amici del Presepe di S. Pietro, un appuntamento annuale apprezzato in tutta la provincia di Varese. Per sottolineare il legame tra l’artista e Gemonio, la famiglia ha voluto donare una sua opera che è stata collocata all’ingresso della sede del Comune di Gemonio. In questo luogo centrale del paese tutti potranno apprezzare la scultura e ricordare Matthew, come voleva essere ricordato: in allegria!