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Studey spiega cosa spinge gli universitari italiani a studiare all’estero

Erasmus: boom di domande per il Programma 2021/2027. Italia prima in Europa per richieste di accreditamento

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Nell’analisi Studey viene evidenziato il crescente fenomeno degli studenti italiani che scelgono l’estero per il loro percorso universitario

Nel 2021, secondo dati Eurostat, più di 17.000 studenti italiani hanno scelto di intraprendere percorsi universitari triennali o master all’estero, un numero che raggiunge i 75.000 includendo gli studenti Erasmus ed exchange.

Con un focus sul Regno Unito, nel periodo 2021-2022 erano circa 11.320 studenti italiani iscritti a istituzioni di istruzione superiore inglesi; una cifra che rappresenta un leggero calo rispetto agli anni precedenti a causa delle nuove regolamentazioni post-Brexit.

Ma cosa spinge un numero così significativo di giovani italiani a cercare opportunità di istruzione fuori dai confini nazionali? Secondo Studey, la community creata da studenti italiani all’estero fondata nel 2019 da Tina Poletto e Andrea Nicassio e che ha supportato più di 500 studenti, le ragioni principali sono molteplici e ben fondate.

Tra le motivazioni più comuni emergono il desiderio di perfezionare la lingua inglese, la ricerca di maggiori opportunità lavorative, un ambiente di studio più stimolante, l’attrattiva di conoscere persone da tutto il mondo e la voglia di viaggiare e scoprire nuove culture. Inoltre, molti scelgono di studiare all’estero per accedere a corsi di studio non disponibili in Italia o per sfruttare un approccio formativo più pratico e orientato al mondo del lavoro.

Studenti italiani all’estero? Eccellenze accademiche e leadership universitaria

Secondo Studey, gli studenti italiani, con una solida preparazione teorica alle spalle, si distinguono frequentemente per le loro performance accademiche all’estero. Studey rileva che la maggioranza di loro ottiene voti eccellenti, spesso A o A+, e non solo: sono protagonisti attivi della vita universitaria, ricoprendo ruoli di leadership in squadre sportive e club universitari.

Un aspetto rilevante è che oltre il 95% degli studenti italiani all’estero riesce a combinare efficacemente studio e lavoro. Tra le occupazioni più comuni, si trovano ruoli come Student Ambassador, cameriere, assistente in negozio, barista, receptionist, guida turistica, assistente insegnante, tutor e molti altri. Questi lavori non solo supportano gli studenti dal punto di vista economico, ma contribuiscono anche a sviluppare competenze trasversali e a migliorare la gestione del tempo, arricchendo il loro curriculum e la loro esperienza complessiva.

Studiare e lavorare contemporaneamente è una sfida che molti studenti italiani all’estero affrontano con successo grazie a un’organizzazione universitaria diversa da quella italiana. Le università all’estero spesso prevedono meno ore di lezione frontale (circa 15 ore settimanali) e più attività pratiche, come laboratori e lavori di gruppo. Questo approccio facilita la conciliazione tra studio e lavoro e prepara meglio gli studenti per il mondo professionale, attraverso un metodo di valutazione che valorizza la pratica e l’applicazione delle conoscenze” spiegano Tina Poletto e Andrea Nicassio, fondatori di Studey.

Le destinazioni preferite: Regno Unito, USA, Canada, Irlanda e Olanda

Secondo un’analisi di Studey, il Regno Unito, gli Stati Uniti e il Canada restano tra le mete più ambite dagli studenti italiani grazie all’eccellenza delle loro istituzioni accademiche e ai posizionamenti nei ranking internazionali. Tuttavia, il panorama educativo nel Regno Unito è cambiato significativamente dopo la Brexit, rendendo questa destinazione più esclusiva e costosa rispetto al passato.

In alternativa, l’Irlanda si è affermata come un’opzione valida in Europa, grazie a un’offerta formativa in lingua inglese e tasse universitarie accessibili. Anche l’Olanda è molto apprezzata, soprattutto per i corsi di business, relazioni internazionali e politica, con università che facilitano l’integrazione degli studenti internazionali.

Spagna, Germania e Danimarca, sebbene non offrano la stessa varietà di corsi in inglese, rappresentano comunque valide alternative, con istituzioni accademiche di alta qualità.

Studey: pionieri dell’orientamento e supporto per studenti italiani all’estero

Studey, fondata nel 2019 da Tina Poletto e Andrea Nicassio, è una startup innovativa che offre supporto completo agli studenti italiani che desiderano studiare all’estero. Studey si distingue per il suo impegno nell’informare, supportare ed emancipare gli studenti, aiutandoli a realizzare i propri sogni accademici e professionali.

Nata come un piccolo progetto di supporto tra amici e conoscenti, Studey è rapidamente cresciuta diventando un punto di riferimento per gli studenti italiani. Tina Poletto e Andrea Nicassio, entrambi laureati in Business alla Oxford Brookes University, hanno trasformato la loro esperienza personale e professionale in un’opportunità per migliaia di studenti.

Abbiamo voluto creare un punto di riferimento per gli studenti che desiderano fare un’esperienza all’estero partendo da quello che abbiamo vissuto noi. Non siamo un’agenzia di collocamento, né semplici tutor ma un’azienda di consulenza educativa: supportiamo i ragazzi durante tutte le fasi del percorso, dalla scelta dell’università, all’iscrizione, all’inserimento e al su, perché sappiamo quanto possa essere complicato inserirsi in un contesto del tutto nuovo.” spiega Tina Poletto

Ad oggi Studey è una community affermata che offre un’ampia gamma di servizi che coprono tutte le fasi del percorso accademico, inclusi orientamento pre-application, application e post-application, oltre a coaching individuale e mentoring di gruppo. I servizi includono:

Tra le prestigiose istituzioni accademiche e organizzazioni con cui Studey ha stabilito collaborazioni figurano Oxford Brookes University,London Middlesex University, London South Bank, Hult Business School, Central Film School e Kaplan International Languages Schools

Sappiamo che ogni studente ha una storia propria, una specifica sensibilità e una motivazione diversa e per questo con Studey desideriamo supportare i ragazzi in maniera più personalizzata possibile. C’è chi ha già le idee molto chiare e ancor prima di partire ha un piano da seguire, ma c’è anche chi è più timido o ha subito un’esperienza traumatica durante il proprio percorso scolastico e necessita di un nuovo inizio. Con Studey vogliamo rispondere a tutte le esigenze degli studenti e grazie a questo metodo possiamo dichiarare che il 97% degli studenti da noi supportati ha ottenuto la laurea con una media molto alta ma soprattutto ha vissuto un’esperienza, sia in università che nei vari campus, il più ricca e serena possibile” aggiunge Andrea Nicassio.

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