Le nomine del CdA Rai spaccano l’opposizione


Nel Cda della Rai Frangi, Natale, Agnes e Rossi. Opposizione spaccata: M5s e Avs votano per i due nuovi consiglieri, mentre Pd, Italia viva e Azione no

cda rai

L’Aula della Camera ha eletto Federica Frangi e Roberto Natale quali componenti del Consiglio di amministrazione della Rai. Questo l’esito della votazione: presenti 231 deputati, votanti 231. Astenuti nessuno. Hanno ottenuto voti: Federica Frangi 174, Roberto Natale 45. Voti dispersi 3, schede bianche 3, schede nulle 6. Il Pd, Azione e Iv non hanno partecipato alle votazioni.

Nel corso della mattinata, poi, il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha proposto alla Presidenza del Consiglio dei ministri la nomina di Simona Agnes e Giampaolo Rossi nell’ambito del Cda della Rai.

L’Aula del Senato ha eletto Antonio Marano (in quota Lega, appoggiato dal centrodestra) e Alessandro Di Majo (voluto da M5s) quali componenti del Consiglio di amministrazione della Rai.

Questo l’esito della votazione: presenti 131 senatori, votanti 131. Hanno ottenuto voti: Antonio Marano 97, Alessandro Di Majo 27, Ruggero Aricò 1. Schede bianche 2, schede nulle 4. Sono stati eletti i due candidati che hanno ottenuto più voti. Il Pd, Azione e Iv – esattamente come alla Camera – non hanno partecipato alle votazioni secondo la linea annunciata.

SCHLEIN: “DESTRA CONTINUA A SPARTIRSI LE POLTRONE”

“Pensiamo sia profondamente sbagliato rinnovare il CdA Rai senza prima discutere una riforma della governance che allontani i partiti dal servizio pubblico. Per questo non parteciperemo al voto di oggi con cui la destra continuerà a spartirsi le poltrone. È una questione di coerenza. Giorgia Meloni sarà l’ultima Presidente del Consiglio a lottizzare la Rai”. Lo scrive su facebook la segretaria del Pd Elly Schlein.

CONTE: “SPACCATURA DA PD CON RENZI, NOI COERENTI”

“Noi siamo stati coerenti sulla Rai. Siamo con Avs, non capisco la decisione del Pd. Il cda del servizio pubblico deve essere presidiato dalle forze di opposizione. La spaccatura c’è stata da parte del Pd insieme a Renzi“. Lo dice il presidente del M5s Giuseppe Conte, in Cassazione per depositare le firme sul Referendum contro l’Autonomia.

“Il cda- continua Conte- non è una poltrona. Sono funzioni di controllo e vigilanza”. Per Conte “la riforma della governance della Rai non si può fare in tempi rapidi. E nel frattempo cosa facciamo? Rimaniamo senza cda? Lo lasciamo quindi a Giorgia Meloni e alle forze di maggioranza, senza esercitare neppure quel minimo controllo per il pluralismo e per le funzioni di vigilanza e di controllo?”, chiude l’ex premier.

FLORIDIA (M5S): “IMPEDITO CHE CDA PRIVO FORZE OPPOSIZIONE”

L’ingresso dei due nuove consiglieri nel CdA della Rai, afferma Barbara Floridia, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ha come risultato quello di “impedire che ci fosse un CdA privo del presidio delle forze di opposizione e che la maggioranza nominasse tutti i consiglieri di amministrazione e che la maggioranza nominasse tutti i consiglieri di amministrazione, garantendo così un equilibrio fondamentale per il pluralismo dell’informazione e il rispetto delle diverse sensibilità del nostro Paese”. E adesso? “Ora- prosegue Floridia- guardiamo avanti: è fondamentale aprire un dialogo serio e partecipato attraverso gli Stati Generali del Servizio Pubblico, per costruire insieme una Rai davvero indipendente e al servizio di tutti i cittadini. Su questo fronte nei prossimi giorni ci saranno importanti novità”, conclude.

Floridia, che ieri ha inviato “una lettera ai presidenti delle commissioni parlamentari competenti per sollecitare l’avvio di una riforma strutturale della Rai”, è convinta che ora partirà un percorso di riforma a spron battuto. “Già il prossimo 1 ottobre le proposte di riforma verranno incardinate: un passo decisivo verso una Rai più libera, autonoma e trasparente. Avere a cuore la democrazia significa portare avanti risultati concreti, non solo proteste. Bisogna dimostrare con i fatti quanto sia importante avere un Parlamento che si fa sentire e agisce nell’interesse di tutti”, conclude.