Tumore dell’endometrio, due nuove indicazioni per durvalumab e olaparib


La Commissione europea ha approvato il regime di combinazione di Imfinzi (durvalumab) e Lynparza (olaparib) di AstraZeneca per il tumore dell’endometrio

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La Commissione europea ha approvato il regime di combinazione di Imfinzi (durvalumab) e Lynparza (olaparib) di AstraZeneca per il trattamento di alcune pazienti affette da carcinoma dell’endometrio con malattia avanzata o ricorrente.

Il regime terapeutico approvato consiste in durvalumab più chemioterapia come trattamento di prima linea, seguito da olaparib e durvalumab. La terapia combinata può essere somministrata a pazienti con tumori con capacità di mismatch repair (pMMR), che rappresentano il 70-80% delle pazienti affette da carcinoma endometriale.

La Commissione Europea ha anche autorizzato l’uso di durvalumab con la chemioterapia, seguita da durvalumab da solo, per il trattamento di pazienti con tumore dell’endometrio con malattia che presenta deficit di mismatch repair (dMMR). Circa il 20%-30% delle pazienti è portatore di questo tipo di mutazione.

Els Van Nieuwenhuysen, oncologo ginecologico presso l’UZ Leuven, in Belgio, e sperimentatore dello studio DUO-E, ha dichiarato: “Questa approvazione è una notizia gradita per le pazienti con carcinoma endometriale avanzato o ricorrente in Europa, in particolare per quelle con malattia mismatch repair proficient che hanno opzioni limitate. I regimi di olaparib e durvalumab e durvalumab hanno ora il potenziale per migliorare gli esiti per tutte le pazienti in questo contesto in Europa, indipendentemente dallo stato di mismatch repair.”

Dave Fredrickson, Vicepresidente esecutivo della Business Unit Oncologia di AstraZeneca, ha dichiarato: “Questa approvazione dei regimi Imfinzi e Lynparza segna la prima approvazione in assoluto per una combinazione di immunoterapia e inibitore PARP nel carcinoma endometriale e un importante passo avanti per le pazienti”. In Europa, il carcinoma dell’endometrio è il quarto tumore più comune nelle donne e, fino ad oggi, il 70-80% delle pazienti affette da malattia con capacità di mismatch repair ha avuto poche opzioni terapeutiche disponibili.”

Studio registrativo
Lo stato del meccanismo di riparazione del mismatch (MMR, uno dei meccanismi di riparazione degli errori nel DNA, è un biomarcatore di particolare interesse nel tumore dell’endometrio; perciò nello studio DUO-E è stata condotta un’analisi esplorativa predefinita di sottogruppo per valutare i risultati nelle pazienti con capacità di riparazione del mismatch (pMMR) e in quelle con deficit di questo meccanismo (dMMR).

Lo studio di fase III DUO-E ha dimostrato che durvalumab in combinazione con carboplatino e paclitaxel in prima linea, seguito da durvalumab di mantenimento con olaparib, ha comportato un rischio significativamente inferiore di progressione della malattia o di morte rispetto alla sola chemioterapia (con una riduzione media del rischio del 45% nel braccio durvalumab + olaparib e del 29% nel braccio durvalumab rispetto al controllo) per le pazienti con carcinoma endometriale avanzato o ricorrente di nuova diagnosi. Questi dati confermano il beneficio clinico dell’integrazione dell’immunoterapia nella chemioterapia di prima linea e, a nostra conoscenza, sono i primi a indicare che l’aggiunta di un inibitore di PARP può offrire ulteriori benefici in questo contesto.

Nei pazienti affetti da pMMR, il trattamento combinato ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte del 43%.
DUO-E ha dimostrato un’efficacia significativa anche per il regime con il solo durvalumab, che ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte del 29% nell’intera popolazione dello studio e del 58% nei pazienti con dMMR. Entrambi gli effetti del trattamento sono stati statisticamente significativi. Lo studio sta continuando a valutare i pazienti per la sopravvivenza globale, un endpoint secondario fondamentale.

Durvalumab è un anticorpo bloccante PD-L1 per via endovenosa che agisce impedendo l’interazione del ligando con il suo recettore, interrompendo la capacità delle cellule tumorali di eludere e sopprimere il sistema immunitario. Il meccanismo d’azione potenzia inoltre l’attività antitumorale delle cellule T. I, farmaco è indicato per vari tipi di cancro, tra cui il carcinoma polmonare non a piccole cellule, il carcinoma delle vie biliari e il carcinoma epatocellulare.

Olaparinb è un inibitore di PARP disponibile per via orale che ostacola la riparazione del DNA nelle cellule tumorali, portandole alla morte. Il farmaco è stato approvato per i tumori dell’ovaio, delle tube di Falloppio o del peritoneo primario, nonché per i tumori maligni della mammella, del pancreas e della prostata.