Tra gli adulti con apnea notturna ostruttiva del sonno il trattamento a lungo termine con pitolisant ha ridotto efficacemente la sonnolenza diurna eccessiva
Tra gli adulti con apnea notturna ostruttiva del sonno il trattamento a lungo termine con pitolisant ha ridotto efficacemente la sonnolenza diurna eccessiva e l’effetto si è mantenuto dopo un anno di follow-up, secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista CHEST.
«I nostri dati supportano il mantenimento a lungo termine dell’efficacia di pitolisant, un antagonista/agonista inverso del recettore H3 dell’istamina con forti effetti di promozione della veglia, nel trattamento della sonnolenza diurna eccessiva residua nei soggetti con apnea notturna ostruttiva del sonno (OSA)» hanno scritto il primo autore Jean-Louis Pépin, professore alla Grenoble Alpes University, in Francia, e colleghi. «Il buon profilo di sicurezza era coerente con i precedenti studi randomizzati e controllati a breve termine e con il follow-up a lungo termine nella narcolessia».
Utilizzando i dati degli studi clinici randomizzati HAROSA 1 e HAROSA 2, i ricercatori hanno valutato 512 adulti con OSA, con o senza trattamento CPAP (terapia della pressione positiva continua delle vie aeree, il trattamento di prima linea per l’OSA), per stabilire l’impatto di pitolisant per 1 anno sui punteggi basali della Epworth Sleepiness Scale (ESS), oltre che la sicurezza del farmaco a lungo termine.
Nello studio HAROSA 2, il trattamento con pitolisant rispetto al placebo per 12 settimane aveva ridotto la sonnolenza diurna eccessiva e migliorato diversi altri risultati tra i pazienti con OSA che rifiutano la CPAP. La dose massima del farmaco somministrata era di 20 mg al giorno.
Nell’intera coorte di 512 pazienti, 128 hanno inizialmente ricevuto placebo per 12 settimane, seguite dal trattamento con pitolisant fino alla settimana 52, mentre 384 sono stati sottoposti a pitolisant fin dall’inizio e hanno continuato a riceverlo per un totale di 52 settimane. Lo studio attuale ha valutato i dati a 1 anno relativi a 376 pazienti, 88 dei quali trattati con placebo fino alla settimana 12 e 288 trattati con pitolisant dal basale.
Miglioramento significativo di diversi parametri dopo 1 anno
Al basale il punteggio ESS medio tra quanti hanno ricevuto il placebo fino alla settimana 12 era pari a 15,2 ed è sceso di 8,5 punti alla settimana 52, mentre nel gruppo trattato con pitolisant dal basale è stata rilevata una riduzione di 7,8 punti. Nella coorte totale il punteggio ESS è diminuito in media di 8 punti dal basale a 1 anno.
Nel corso di un anno di trattamento pitolisant ha consentito un miglioramento significativo (P<0,05) in diversi parametri:
- Oxford Sleep Resistance Test (variazione media 11,9)
- EQ-5D Questionario (variazione media 8,2);
- Leeds Sleep Evaluation Questionnaire (LSEQ) – addormentamento (variazione media 7,5)
- LSEQ – qualità del sonno (variazione media 17,9)
- LSEQ – facilità di risveglio (variazione media 18,8)
- LSEQ – vigilanza e comportamento dopo la veglia (variazione media 24,1)
- LSEQ totale (variazione media 17,1)
- Trail Making Test A (variazione media -9,3)
- Trail Making Test B (variazione media -23,9)
- Clinical Global Impression of Improvement (variazione media -1,4)
- Patient’s Global Opinion of the Effect (variazione media -2)
- Pichot Fatigue Scale (variazione media -4,9).
Sicurezza
La coorte utilizzata per valutare la sicurezza del farmaco a lungo termine includeva 435 pazienti, 103 dei quali hanno ricevuto il placebo fino alla settimana 12 e 332 hanno ricevuto 20 mg di pitolisant al giorno dal basale.
Poco più di un terzo dei soggetti (35,1%) ha manifestato un evento avverso emergente dal trattamento nella coorte di sicurezza totale. I singoli gruppi hanno mostrato una percentuale simile di partecipanti con un evento avverso emergente dal trattamento (39,8% placebo vs 40,7% pitolisant).
Eventi avversi di particolare interesse emersi dal trattamento sono stati segnalati da una percentuale maggiore di pazienti che inizialmente ricevevano placebo rispetto a pitolisant (14,6% vs 9,6%). Altri eventi includevano ansia grave, umore depresso grave e depressione grave riscontrati nel gruppo pitolisant iniziale, nonché dolore addominale superiore grave riscontrato nel gruppo placebo iniziale.
I pazienti in trattamento attivo non hanno segnalato problemi di sicurezza cardiovascolare. «Anche se hanno completato lo studio a lungo termine 376 pazienti, la dimensione del campione non era sufficiente per valutare l’impatto sui risultati cardiovascolari a lungo termine» hanno scritto gli autori. «Un tale effetto è improbabile a causa del meccanismo d’azione del farmaco, tuttavia mancano dati sui risultati concreti a lungo termine e sono necessari futuri studi in collaborazione tra specialisti del sonno e cardiologi».
Questi dati supportano il mantenimento a lungo termine dell’efficacia di pitolisant nel trattamento della sonnolenza diurna eccessiva residua negli soggetti con OSA, hanno concluso. Il buon profilo di sicurezza era coerente con quanti rilevato negli studi precedenti a breve termine e con il follow-up a lungo termine nella narcolessia. In particolare non sono emersi problemi di sicurezza relativi ai parametri cardiovascolari con la somministrazione a lungo termine fino a 1 anno.
Referenze
Pépin JL et al. Long-Term Efficacy and Safety of Pitolisant for Residual Sleepiness Due to OSA. Chest. 2024 Mar;165(3):692-703.