Come evitare gli errori più comuni nel mondo delle startup


9 startup su 10 falliscono secondo il The Global Startup Ecosystem Report). Come evitare gli errori più comuni nel mondo imprenditoriale?

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Nel panorama odierno dell’imprenditoria, sempre più giovani si avvicinano al mondo delle startup, spesso armati di idee innovative ma anche di informazioni che non sempre riflettono la realtà. Secondo recenti dati di Startup Genome – The Global Startup Ecosystem Report, il 90% delle startup fallisce e tra le cause principali vi sono una scarsa gestione delle risorse e false credenze che distorcono la visione degli imprenditori.

In questo contesto, Angelo Sorbello, giovane imprenditore siciliano noto per aver fondato aziende di successo come LeadnextDigitale.coNutrasmartPet Sprint desidera raccontare la propria esperienza e condivide cinque consigli chiave per aiutare i nuovi imprenditori a evitare i più comuni errori che portano al fallimento. Questi suggerimenti sono frutto di anni di esperienza e di un’analisi approfondita delle dinamiche che caratterizzano il mercato delle startup.

  1. Focus sul prodotto, non sui fondi

Un’analisi del Kauffman Foundation – Access to Capital for Entrepreneurs rivela che molte startup, soprattutto nei primi 2-3 anni di vita, soffrono di una gestione inefficiente delle risorse finanziarie. Contrariamente alla convinzione comune, disporre di grandi capitali iniziali non garantisce il successo.

Secondo Angelo Sorbello, piuttosto che avere smania di cercare fondi, nelle prime fasi di vita di un’impresa, un imprenditore deve testare il prodotto o servizio a più non posso anche se con risorse limitate e ottenere più feedback possibili concreti dal mercato prima di cercare investimenti significativi. Questo approccio riduce il rischio di sprecare fondi su idee non validate

“L’obiettivo principale nelle fasi iniziali è raggiungere il cosiddetto Product Market Fit, ovvero il punto in cui il prodotto trova una valida risposta da parte del mercato. Senza segnali concreti che indicano il valore del prodotto per gli utenti, c’è il rischio di bruciare velocemente i capitali disponibili su un’idea che potrebbe non funzionare” aggiunge Sorbello.

  1. Il lavoro da remoto è il nuovo standard

Dati di Buffer – State of Remote Work 2024 mostrano che il 97% dei dipendenti preferirebbe lavorare almeno parzialmente da remoto. Non è più necessario avere un ufficio pieno di persone per garantire il successo di un’impresa. Adottare un modello di lavoro flessibile consente di attrarre i migliori talenti, ovunque essi siano. La fiducia nel team e la capacità di delegare diventano quindi fondamentali per mantenere alta la produttività.

“Il desiderio di voler controllare ogni singola mossa dei propri collaboratori è destinato a fallire. Invece, è fondamentale dare ai membri del team la responsabilità di gestire le situazioni nel modo che ritengono più opportuno, offrendo loro supporto e guida solo quando necessario. Questo crea un ambiente di lavoro positivo e orientato ai risultati, che favorisce la crescita individuale e collettiva.” aggiunge Sorbello.

  1. Lanciare ora, perfezionare dopo

L’attesa del momento perfetto per lanciare un prodotto è un errore comune ma potenzialmente letale. Secondo CB Insights – Top Reasons Startups Fail, uno dei principali motivi di fallimento delle startup è l’incapacità di adattarsi rapidamente al mercato. Secondo Angelo Sorbello la migliore cosa da fare è lanciarsi il prima possibile, testare il mercato e adattarsi sulla base dei feedback ricevuti. L’agilità è un vantaggio competitivo che non può essere sottovalutato.

Come aggiunge Sorbello, “Non esiste il momento perfetto per lanciare un’impresa. Il rischio è sempre presente, ma è l’adattabilità e la capacità di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato che fanno la differenza. Piuttosto che aspettare il momento ideale, è meglio lanciarsi, testare e iterare. Ogni fallimento o errore è un’opportunità di apprendimento e crescita.”

  1. Specializzarsi e delegare

L’ossessione per il controllo totale può paralizzare un’azienda. Harvard Business Review – The Art of Delegation ha dimostrato che i leader che delegano efficacemente sono il 33% più produttivi. Sorbello sottolinea l’importanza di concentrarsi sulle proprie competenze chiave e di delegare le altre attività a professionisti esperti. Questo non solo ottimizza le risorse, ma consente anche di mantenere una chiara visione strategica.

4. Non serve essere esperti di tutto

Un altro errore comune tra gli aspiranti imprenditori è la convinzione di dover essere esperti in ogni ambito del business per avere successo. Questa mentalità può portare all’overload di informazioni e all’esaurimento, impedendo di concentrarsi sugli aspetti più critici dell’azienda.

Il consiglio del founder di Nutrasmart, Linkdelta e Digitale.co è semplice: “È sempre meglio concentrarsi su ciò che si sa fare meglio e delegare tutto il resto. Non c’è bisogno di essere esperti di tutto ma piuttosto vale molto più circondarsi di persone competenti nei settori in cui si è meno ferrati e collaborare con loro. Ciò permetterà di mantenere una visione chiara e focalizzata sull’obiettivo principale del progetto”

  1. Il successo è una maratona, non uno sprint

Il mito del successo immediato è uno dei più pericolosi. Dati di Statista – Startup Survival Rates evidenziano che solo il 40% delle startup riesce a superare il terzo anno di vita. La costruzione di un’impresa solida richiede tempo, perseveranza e la capacità di apprendere dagli errori. I giovani imprenditori devono essere preparati a un percorso lungo e sfidante, mantenendo una visione di lungo termine.

Nel mondo dell’imprenditoria, sfatare i miti e abbracciare una visione realistica è fondamentale per costruire un business di successo. I consigli di Angelo Sorbello offrono una guida preziosa per affrontare con consapevolezza le sfide che attendono i giovani imprenditori.