Gibuti offre all’Etiopia la gestione del porto di Tagiura


Gibuti ha proposto che l’Etiopia gestisca direttamente il porto di Tagiura, situato nella parte settentrionale del paese

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Secondo il ministro degli Esteri di Gibuti, Mahmoud Ali Youssouf, Gibuti ha proposto che l’Etiopia gestisca direttamente il porto di Tagiura, situato nella parte settentrionale del paese.

In un’intervista rilasciata alla BBC Focus on Africa, Youssouf ha dichiarato che questa offerta rientra negli sforzi per allentare le tensioni nel Corno d’Africa e garantire all’Etiopia l’accesso al mare.

Youssouf ha spiegato che Gibuti sta valutando di concedere all’Etiopia il controllo del porto di Tadjourah, situato a circa 100 chilometri dal confine etiope. Ha indicato che questa proposta mira ad affrontare le sfide dell’Etiopia in materia di accesso al mare e a risolvere le tensioni derivanti dal Memorandum of Understanding (MoU) che l’Etiopia ha firmato con il Somaliland, a cui la Somalia si oppone.

La proposta, secondo Youssouf, prevede che l’Etiopia gestisca un porto nella regione settentrionale di Gibuti e utilizzi potenzialmente un corridoio di nuova costruzione. Ha osservato che il presidente di Gibuti, Ismail Omar Guelleh, ha esteso questa offerta, sebbene non siano stati forniti dettagli specifici sui termini. L’Etiopia non ha commentato la proposta. Tuttavia, Youssouf ha suggerito che la questione potrebbe essere discussa ulteriormente al prossimo vertice dei leader Cina-Africa, dove potrebbe esserci un’opportunità per i leader di entrambe le nazioni di impegnarsi in un dialogo.

L’Etiopia ha iniziato a utilizzare il porto di Tadjourah circa quattro anni fa, secondo il Maritime Transport and Logistics Service di Gibuti. Il porto, costruito a un costo di 90 milioni di dollari, è considerato strategico per i piani dell’Etiopia di esportare potassio, calcare e minerale di ferro.