Nei pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave il trattamento a lungo termine con tildrakizumab nella real life ha mostrato efficacia e sicurezza significativa
Nei pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave il trattamento a lungo termine con tildrakizumab nella real life ha mostrato efficacia e sicurezza significative vs placebo in linea con quanto già evidenziato nei trial di fase III, secondo uno studio di real-world pubblicato sul Journal of Drugs in Dermatology (JDD).
«La psoriasi a placche, il tipo più comune di psoriasi, è un disturbo cutaneo infiammatorio cronico che richiede una gestione per tutta la vita» hanno scritto il primo autore Jayme Heim del West Michigan Dermatology e colleghi. «La psoriasi a placche da moderata a grave richiede in genere un trattamento sistemico, sebbene siano disponibili anche trattamenti topici e la fototerapia».
La FDA ha approvato tildrakizumab, un anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro la subunità p19 dell’interleuchina (IL)-23, per la psoriasi da moderata a grave sulla base dei risultati degli studi di fase III reSURFACE, tuttavia i dati di efficacia a lungo termine in un contesto di pratica clinica reale sono limitati, hanno premesso i ricercatori.
Questo studio di fase IV multicentrico, di real-world, non controllato, in aperto ha coinvolto 55 pazienti adulti (età media 48,6 anni, 94,6% bianchi), 45 dei quali sono stati trattati per 64 settimane. I partecipanti hanno ricevuto tildrakizumab 100 mg alle settimane 0 e 4, poi ogni 12 settimane fino alla settimana 52. Dei 45 soggetti valutati alla settimana 64, 36 hanno ricevuto tutte le dosi.
Efficacia e sicurezza di tildrakizumab confermate nella real-world
Nei pazienti trattati con tildrakizumab fino alla settimana 64 la gravità della malattia è migliorata in misura significativa rispetto al basale:
- la superficie corporea media interessata dalla psoriasi a placche (BSA) è stata ridotta dell’83,1% (da un valore medio di 14,5 a 2,1, P<0,001)
- il punteggio dello static Physician Global Assessment (sPGA) è stato ridotto del 67,6% (da una media di 3,2 a 1, P<0,001).
- anche i punteggi medi dello Psoriasis Area and Severity Index (PASI) hanno mostrato diminuzioni significative rispetto al punteggio di 11,6 al basale, inclusi punteggi di 6,5 alla settimana 4, 2,2 alla settimana 16, 1,8 alla settimana 28 e 1,6 alla settimana 52 (P<0,001 per tutti).
- una riduzione di almeno il 75% rispetto al basale del PASI (PASI 75) è stata raggiunta dall’87% dei pazienti, la risposta PASI 90 dal 56,5% e la risposta PASI 100 dal 32,6% alla settimana 52.
Eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE) si sono verificati in 34 (61,8%) dei pazienti arruolati, tuttavia nessun evento è stato ritenuto correlato al trattamento. I più comuni sono stati psoriasi, ipertensione e dermatite. La maggior parte dei TEAE (74,1%) erano di entità lieve, il 21,2% moderata e il 4,7% sono stati segnalati come gravi. Durante lo studio non si sono verificati decessi.
«I risultati mostrano che l’efficacia e la sicurezza osservate negli studi clinici cardine di fase III su tildrakizumab nella psoriasi a placche da moderata a grave si traducono in efficacia nel mondo reale» hanno commentato i ricercatori. «I tassi di risposta PASI (75/90/100) osservati sono coerenti con i valori osservati alla settimana 52 nei partecipanti agli studi reSURFACE 1 e reSURFACE 2 con risposte PASI 75 alla settimana 28»
«Il trattamento con tildrakizumab determina un miglioramento in più misure di gravità della malattia nei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave nel contesto del mondo reale» hanno concluso. «La coerenza dei risultati di efficacia e sicurezza di fase IV con altri studi real-world e con i trial di fase III supportano l’uso di tildrakizumab in questa popolazione».
Referenze
Heim J et al. Tildrakizumab Real-World Effectiveness and Safety Over 64 Weeks in Patients With Moderate-to-Severe Plaque Psoriasis. J Drugs Dermatol. 2024 Aug 1;23(8):612-618.