La presenza del batterio Stenotrophomonas maltophilia a livello polmonare è significativamente associata ad un rischio più elevato di morte e di ospedalizzazione
La presenza del batterio Stenotrophomonas maltophilia a livello polmonare è significativamente associata ad un rischio più elevato di morte e di ospedalizzazione per esacerbazione di malattia nelle persone affette da Bpco.
Lo dimostrano i risultati di uno studio pubblicato su Respiratory Research che suggerisce la realizzazione in futuro di studi clinici per verificare se l’impiego di antibiotici contro S. maltophilia possa migliorare gli outcome dei pazienti affetti da Bpco che presentano questi batteria livello polmonare.
Razionale e disegno dello studio
Individuato per la prima volta negli anni ’40, S. maltophiliais è un batterio opportunista presente in diversi ambienti, tra cui il suolo, l’acqua, gli alimenti e le piante. È responsabile di infezioni e decessi in pazienti ospedalizzati, in particolare quelli con un sistema immunitario compromesso, a causa della sua resistenza a diversi antibiotici.
Alcuni studi hanno suggerito che la presenza di S. maltophilia nei polmoni dei pazienti affetti da Bpco può provocare esacerbazioni di malattia e potrebbe essere associata ad un incremento di due volte della mortalità.
I dati ottenuti, però, provenivano da piccole casistiche di pazienti. Di qui il nuovo studio, nel corso del quale i ricercatori si sono proposti l’obiettivo di verificare se la presenza di S. maltophilia a livello polmonare fosse associata ad un rischio più elevato di morte e di ospedalizzazione correlata alle esacerbazioni in un ampio gruppo di pazienti affetti da Bpco.
A tal scopo, utilizzando dati provenienti da registri e database nazionali danesi, i ricercatori hanno identificato 22.689 pazienti con Bpco nel corso di visite ambulatoriali effettuate nella Danimarca orientale dal 2010 al 2017.
Risultati principali
Un totale di 459 pazienti (2%) è risultato positivo alla presenza di S. maltophilia nei polmoni in un determinato test e il 79% di quelli sottoposti a test di follow-up è rimasto positivo al batterio. Tuttavia, non sono stati prelevati “campioni di follow-up del tratto respiratorio inferiore da circa la metà dei pazienti positivi alla S. maltophilia”, scrivono i ricercatori.
Rispetto ai pazienti che erano risultati negativi al batterio, i pazienti con S. maltophilia si caratterizzavano per una funzione polmonare significativamente deteriorata, una respirazione affannosa più grave e un BMI più basso.
Questi pazienti, inoltre, erano a rischio significativamente maggiore di andare incontro ad esacerbazioni gravi ed erano più spesso ex fumatori.
Nel corso dello studio, più della metà (52,9%) dei pazienti positivi a S. maltophilia è deceduta, rispetto a circa un paziente su tre (34,4%) negativo al batterio.
Inoltre, i 459 pazienti positivi a S. maltophilia sono stati ricoverati in ospedale per un totale di 1.100 volte a causa di esacerbazioni di Bpco, mentre 22.230 pazienti negativi a S. maltophilia sono andati incontro a 23.821 ricoveri.
Da ultimo, considerando i modelli statistici che tengono conto dei potenziali fattori di influenza, tra cui età, sesso, BMI, funzione polmonare, esacerbazioni gravi, stato di fumatore e schemi di trattamento, è emerso che un test positivo per la presenza di S. maltophilia era significativamente e indipendentemente associato ad una mortalità più che raddoppiata. Anche il rischio di ospedalizzazione per esacerbazione di BPCO era più che raddoppiato nei pazienti positivi a S. maltophilia rispetto a quelli negativi al batterio a livello polmonare.
Riassumendo
In conclusione, i risultati ottenuti in questo studio, condotto su una popolazione danese di pazienti ambulatoriali affetti da Bpco, non selezionata e ben caratterizzata, hanno dimostrato che un campione del tratto respiratorio inferiore positivo per S. maltophilia, è associato ad un incremento sostanziale della mortalità e dell’ospedalizzazione a causa dell’insorgenza di episodi esacerbazione di Bpco.
I risultati ottenuti, pertanto, suggeriscono che questo agente patogeno potrebbe rappresentare una possibile causa, o essere almeno un marker, di declino clinico e di eventi. Di qui la loro raccomandazione a programmare ulteriori studi randomizzati controllati, in cui i pazienti con una coltura positiva al batterio vengano assegnati a trattamento con una terapia antibiotica pertinente o ad un placebo.
Bibliografia
Rønn C et al. Mortality and exacerbations associated with Stenotrophomonas maltophilia in chronic obstructive pulmonary disease. A regional cohort study of 22,689 outpatients. Respir Res 24, 232 (2023). Leggi