A Napoli “L’ora senza ombre”, la festa di Pidgin Edizioni e In allarmata radura


All’A’Mbasciata di Napoli (via Benedetto Croce 19) la festa promossa da Pidgin Edizioni e In allarmata radura per celebrare l’uscita dell’antologia «L’ora senza ombre»

L'ora senza ombre

Il 5 ottobre 2024 alle 18.30, nella settimana del Campania Libri Festival, si terrà presso l’A’Mbasciata di Napoli (via Benedetto Croce 19) la festa promossa da Pidgin Edizioni e In allarmata radura per celebrare l’uscita dell’antologia di saggi narrativi e foto «L’ora senza ombre», progetto inedito che beneficia del sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

La serata sarà un’introduzione visiva, immersiva e divulgativa all’opera che prenderà corpo e forma attraverso il libro e fuori da esso. Comprenderà una mostra fotografica, proiezioni, il talk con la redazione di In allarmata radura e gli autori presenti, uno spettacolo di burlesque a cura di Fanny Damour e un dj-set finale di Avemarianne.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

L’antologia a cura di In allarmata radurain uscita il 3 ottobre per l’editore napoletano Pidgin Edizioni, raccoglie 16 testi narrativi di alcuni tra gli autori italiani più interessanti della scena letteraria contemporanea accompagnati da altrettanti scatti in bianco e nero di 16 fotografi italiani e stranieri di caratura internazionale.

Il fil rouge è quello della narrazione del sé, nella convinzione che questo tipo di scritture, apparentemente funzionali ad alimentare ego ipertrofici, possano invece funzionare come coltelli aprendo ferite dentro il corpo del testo e interagendo con gli scatti come detonatori dell’io.

Narrazioni in grado di trasformarsi in vortici che esplodano poi verso l’esterno in un percorso che trova nelle arti (il cinema, il fumetto, la pittura, la scrittura, la fotografia) e nei luoghi psichici dell’altrove (il sogno, la città, la morte, lo specchio) la via per venire alla luce o sprofondare nella tenebra.

Il titolo dell’antologia allude al paradosso del mezzogiorno, nell’idea che nel bianco accecante si annidi il suo opposto, e che solo restando nella contraddizione, sostenendo la frustrazione che comporta, sia possibile una qualche forma di consapevolezza, anche se precaria e in continuo movimento.

La serata si svolgerà come uno spettacolo in movimento a partire dal talk, con incursioni nel burlesque e infine nella danza guidata dalla sperimentazione elettronica e vocale di Avemarianne.

Gli autori: Ester Armanino, Alessandro Busi, Fabiana Castellino, Deborah D’Addetta, Livia Del Gaudio, Aurora Dell’Oro, Leonardo Ducros, Antonio Esposito, Gabriele Esposito, Mario Emanuele Fevola, Veronica Galletta, Francesca Mattei, Maria Teresa Rovitto, Simone Sauza, Alexandrina Scoferta, Francesco Spiedo

Le fotografe e i fotografi che hanno partecipato con le loro opere sono: Nicola Villa, Pierclaudio Duranti, Claudia Jares, Mickaël André, Rowan Romeiro, Elide Blind, Federico Renzaglia, Tito Ghiglione, Oswald Wittower, Sotiris Lamprou, Barbara Cannizzaro, Simona Nobili, Francesco Dongiovanni, Nadzeya Pakhotsina, Lulù Withheld, Camilla Schmitt.

Fanny Damour, nome d’arte di Floriana D’ammora è una performer, storica dell’arte, illustratrice, mimo, attrice e modella che ha unito tutte le sue attitudini e passioni nell’arte del Burlesque. Gli ingredienti delle sue performance sono quasi sempre la comicità e la malinconia. Elementi che danno vita ad un linguaggio poetico molto vicino a quello del clown. Ha partecipato ad importanti festival internazionali e ai principali Cabaret d’Europa.

Avemarianne, pseudonimo di Marianna Amendola, classe 1996. Singer, lyricist e selecta. Il progetto Avemarianne è una sperimentazione perpetua fra glitch, techno, downtempo, breakbeat e lyrics in napoletano. Da due anni vive a Napoli dove scrive canzoni che cercano di restituire un’immagine quanto più fedele possibile della città.