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Caos treni, Rfi disdice il contratto con la ditta accusata del guasto a Roma Termini

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Rfi disdice il contratto con la ditta accusata del guasto a Roma Termini che ieri ha causato ritardi record e cancellazioni: lo fa sapere il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

“È stata sospesa qualsiasi attività tra Rfi e la ditta intervenuta sulla tratta ferroviaria Parco Prenestino – Roma Termini, dove si è verificato un danno alla linea con conseguenze sulla circolazione dei treni. La firma è avvenuta in questi minuti, dopo le necessarie verifiche. Il Vicepremier e Ministro, Matteo Salvini, aveva espresso fin da subito l’esigenza di verificare l’accaduto per accertare eventuali responsabilità e agire di conseguenza”. Lo fa sapere il Mit.

DURIGON: SALVINI HA DIMOSTRATO CHE CHI SPAGLIA PAGA

Ospite di Un Giorno da Pecora, il sottosegretario al Lavoro e vicesegretario della Lega Claudio Durigon, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, ha commentato così la decisione: “ll problema delle ferrovie? “Ieri un ministro serio ha dimostrato che chi sbaglia paga, ovvero l’azienda che ha commesso quell’errore, un lavoro fatto male. Il centrosinistra chiede le dimissioni di Salvini? Le vogliono perché gli piacerebbe arrivasse un governo tecnico, che però non ci sarà perché questo esecutivo è solido”. “E’ chi dirige i lavori che ha sbagliato e non è Salvini che dirige i lavori. Servono sanzioni per chi ha sbagliato”, ha aggiunto il senatore.

BONELLI (AVS): PROBLEMA E’ ASSENZA DI ATTENZIONE AL TRASPORTO PUBBLICO

Decisione che tuttavia non spegne le polemiche. Le opposizioni vanno ancora all’attacco. Duro il commento del portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli: “Oltre 100 treni cancellati, ritardi fino a 4 ore e l’Italia spaccata in due per un chiodo piantato male. È vergognoso che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, abbia avuto il coraggio di scaricare la colpa su un semplice errore tecnico, come se si trattasse di un fatto isolato. Il problema non è un chiodo, il problema è la totale mancanza di attenzione verso il trasporto pubblico e la rete ferroviaria da parte di un ministro che si occupa di tutto, tranne che di fare il proprio lavoro”.

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