Site icon Corriere Nazionale

Obesità: tirzepatide efficace per la pressione quanto agenti antipertensivi

tirzepatide

In pazienti sovrappeso o obesi e senza diabete il trattamento con tirzepatide, ha ridotto significativamente e costantemente la pressione sanguigna come i farmaci antipertensivi

Nei pazienti con sovrappeso o obesità e senza diabete il trattamento con tirzepatide, oltre a ridurre il peso corporeo, ha ridotto significativamente e costantemente la pressione sanguigna in vari sottogruppi di pazienti in misura simile ai tradizionali farmaci antipertensivi. Sono i risultati di un’analisi post hoc dello studio SURMOUNT-1 pubblicata sulla rivista Heart.

L’ipertensione è uno dei principali fattori che contribuiscono alla disabilità globale e al decesso prematuro. La sua prevalenza è in aumento in tutto il mondo e negli Stati Uniti la percentuale di persone con pressione sanguigna sotto controllo è in calo, con evidenze di un aumento della mortalità associata all’ipertensione.

Ricerche precedenti hanno dimostrato che l’incremento di peso aumenta la pressione sanguigna e che un calo ponderale sostanziale, ad esempio con la chirurgia bariatrica o la restrizione calorica, la riduce. Inoltre una recente metanalisi ha suggerito che il GLP-1 agonista semaglutide abbassa la pressione nei soggetti senza diabete.

Valutazione approfondita dell’effetto di tirzepatide sulla pressione
I risultati principali dello studio SURMOUNT-1 hanno mostrato che tirzepatide, un doppio agonista GLP-1/GIP approvato per il trattamento del diabete di tipo 2 e dell’obesità, alle dosi di 5, 10 e 15 mg ha ridotto sia il peso corporeo che la pressione rispetto al placebo in pazienti in sovrappeso o obesi con complicanze correlate al peso (ma non diabete), anche se l’analisi sulla pressione sanguigna era limitata. Un sottostudio che prevedeva il monitoraggio ambulatoriale della pressione ha mostrato riduzioni costanti della pressione sistolica sia diurna che notturna nei sottogruppi a 36 settimane.

L’attuale analisi post hoc è stata eseguita per approfondire gli effetti del farmaco sulla pressione nei sottogruppi durante l’intero periodo di trattamento di 72 settimane. Ha incluso 2.539 partecipanti (età media 45 anni, 68% donne) che avevano eseguito misurazioni della pressione all’inizio e almeno in un altro punto temporale durante il follow-up. All’inizio dello studio il 32,3% dei pazienti era iperteso e il 29,9% stava assumendo farmaci antipertensivi, la pressione media era 123,3/79,5 mm Hg e l’indice di massa corporea medio (BMI) era 38 kg/m2.

Impatto clinicamente significativo di tirzepatide sulla pressione sanguigna
Nei soggetti trattati con tirzepatide la pressione sistolica e diastolica è diminuita significativamente nelle prime 24 settimane (sistolica di 7,8-8,5 mm Hg e diastolica di 3,9-4,4 mm Hg), con poche variazioni nel gruppo placebo. Da quel momento in poi la pressione è rimasta livellata fino a 72 settimane e l’effetto di tirzepatide si è mantenuto nel tempo. Alla fine dello studio le riduzioni corrette per il placebo della pressione sistolica e diastolica con tirzepatide (tutte le dosi combinate) erano rispettivamente di 6,8 e 4,2 mm Hg (P<0,001 per entrambe).

I pazienti avevano maggiori probabilità di avere una pressione normale alla settimana 72 se erano in trattamento attivo rispetto al placebo (58,0% vs 35,2%).

L’impatto sulla pressione era relativamente coerente nei sottogruppi definiti da sesso, età, BMI basale e pressione al basale, anche se sono state rilevate riduzioni significativamente maggiori nei pazienti senza diagnosi di ipertensione e in coloro che non assumevano farmaci antipertensivi (P<0,001 per entrambe le interazioni).

Come osservato dagli autori, a questa interazione potrebbero contribuire le maggiori riduzioni dei farmaci antipertensivi in ​​alcuni pazienti trattati con tirzepatide, ma non si possono escludere altre spiegazioni. Un’analisi di mediazione ha indicato che la perdita di peso ha spiegato il 68% dell’effetto sulla pressione sistolica e il 71% dell’effetto sulla diastolica.

Sono stati rilevati tassi relativamente bassi di eventi avversi correlati alla pressione, con il capogiro come il più frequente (4,6% vs 2,3% con il placebo). Quattro pazienti trattati con tirzepatide hanno avuto eventi avversi seri o gravi emergenti dal trattamento (0,2%), ovvero ipotensione, sincope, presincope e perdita di coscienza, senza casi di grave ipotensione ortostatica nei due gruppi di trattamento.

«Questa analisi è stata fondamentale perché il trattamento dell’obesità è stato identificato come un potenziale percorso per prevenire e controllare l’ipertensione, che è un importante fattore di rischio globale per le malattie cardiovascolari e la morte prematura» ha detto il primo autore Harlan Krumholz della Yale School of Medicine di New Haven, Connecticut. «Questi risultati sono un cambiamento di paradigma, dato che questi nuovi farmaci potrebbero presto diventare il primo passo per un controllo efficace dell’ipertensione per le persone con obesità, offrendo riduzioni della pressione sanguigna che possono competere con quelle dei farmaci antipertensivi tradizionali, insieme a molti altri benefici».

Salute cardiovascolare oltre alla perdita di peso 
Una conclusione fondamentale di questa analisi, secondo Krumholz, è che tirzepatide non è solo utile per la perdita di peso ma è anche un farmaco per la salute cardiovascolare.

«La combinazione di perdita di peso e riduzione della pressione rende tirzepatide un’opzione preziosa per i pazienti obesi, in particolare quelli con o a rischio di ipertensione» ha affermato. «I medici potrebbero considerare il farmaco come parte di un approccio completo alla gestione dell’obesità e delle comorbilità correlate, inclusa l’ipertensione. Inoltre gli effetti osservati sulla pressione sanguigna erano coerenti in diversi sottogruppi, indicando un’ampia applicabilità».

Gli autori hanno fatto presente che questi risultati non possono essere estrapolati ai GLP-1 agonisti più selettivi, dal momento che tirzepatide influenza anche il recettore GIP.

Referenze

Krumholz HM et al. Tirzepatide and blood pressure reduction: stratified analyses of the SURMOUNT-1 randomised controlled trial. Heart. 2024 Jul 31:heartjnl-2024-324170. 

Leggi

Exit mobile version