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I vigili a casa di Bassetti per la musica alta, lui si sfoga sui social

Pochi effetti gravi ma contagi ancora più frequenti: ecco cosa ci si può aspettare dalla variante Omicron 2 secondo l'infettivologo Bassetti

L’infettivologo Bassetti ha ricevuto la visita della Polizia municipale perché avrebbe tenuto la musica troppo alta in casa. Lo sfogo: “In altre zone della città non fanno nulla”

“Mi stanno facendo un ammonimento perché festeggiavo mio figlio di 16 anni con musica in casa, questa è Genova”. Matteo Bassetti si sfoga sui social dopo aver ricevuto, ieri sera, una “ammonizione” dalla Polizia municipale di Genova perché aveva la musica alta in casa alle 23.30 di sera. Il medico, noto infettivologo genovese, si sfoga e attacca la Polizia municipale “debole coi forti e forte coi deboli”. Questo perché, osserva il medico, a lui viene fatta una multa per avere tenuto la musica in casa ma in altre zone della città non verrebbe fatto alcun controllo. Una disparità di trattamento che non gli sta bene: “La regola del forte coi deboli e deboli coi forti qui a Genova continua imperterrita. Non è al città in cui voglio vivere”.

“Sono appena stato ammonito dalla Polizia municipale di Genova- racconta Bassetti in un video pubblicato sui social-. Alle 23.30 c’era un po’ di musica a casa per il compleanno di mio figlio. Sono venuti a suonarmi alla porta, sollecitati da qualcuno, dicendomi che la musica in casa mia era troppo elevata, ricordo che stavamo festeggiando il compleanno di mio figlio di 16 anni, avevamo la musica leggerissima, senza che desse fastidio a nessuno. Ma la domanda che mi faccio da cittadino di questa città e cittadino italiano è: lo stesso tipo di trattamento avverrebbe se quello che ho fatto io a casa mia nel mio quartiere fosse avvenuto nei vicoli della città di Genova? Se qualcuno avesse fatto musica più alta in via del Campo , in via Pre o in altre zone della città? La sensazione è che qui si sa essere deboli coi forti ma molto forti coi deboli. E allora questa non è la città dove io evidentemente voglio vivere. Io voglio vivere in una città dove la sicurezza è mantenuta in tutta la città. Troppo spesso abbiamo visto la Polizia municipale fermare ragazzini che non avevano fatto nulla nel nostro quartiere, e non fare nulla in quartiere dove succedono cose ben più gravi che nel nostro. La regola del forte coi deboli e deboli coi forti qui a Genova continua imperterrita”, conclude il medico.

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