Dal sangue cordonale una cura per le maculopatie


Una ricerca del Policlinico Gemelli ha prodotto una tecnica basata sull’utilizzo delle cellule staminali del sangue cordonale per rallentare la degenerazione maculare atrofica

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Si chiama degenerazione maculare atrofica. È una patologia degli occhi per la quale non esiste ancora una terapia specifica e che, solo in Italiacolpisce diversi milioni di persone sopra ai 50 anni di età. Si tratta di una delle forme oftalmiche più frequenti al mondo e, se trascurata, può portare addirittura alla perdita completa della vista. Stime ufficiali dicono che al 2050 potrebbero arrivare fino a 280 milioni i pazienti nel mondo ad esserne affetti.

Il risultato di uno studio condotto al Policlinico Gemelli di Roma, pubblicato su Opthalmology Science, potrebbe riuscire a colmare questo “vuoto” nel trattamento clinico. I ricercatori, infatti, stanno sviluppando una tecnica innovativa sfruttando le cellule staminali emopoietiche presenti all’interno del sangue cordonale. L’indagine prevede delle iniezioni sotto-retiniche che sarebbero in grado di rallentare l’evoluzione di questa condizione e la prima fase dello studio è servita proprio a valutare il livello di sicurezza della procedura. Il prodotto utilizzato è il plasma arricchito di fattori di crescita e mediatori solubili contenuti nelle piastrine, che li rilasciano una volta concentrate e sottoposte a shock termico.

Il plasma ricco di piastrine (PRP) da sangue adulto da tempo viene utilizzato nel trattamento delle ulcere diabetiche, dei processi degenerativi ortopedici, in chirurgia estetica e in dermatologia, tanto per citare alcune sue applicazioni. Quello da sangue cordonale, invece, in ambito oculistico è molto meno diffuso. Tuttavia, è importante che sempre più coppie decidano di donare il cordone ombelicale dopo il parto.

Ulteriori ricerche su questa applicazione potrebbero aprire soluzioni terapeutiche preziose per tanti pazienti. Ad oggi, infatti, per il trattamento dell’atrofia maculare secca negli Stati Uniti, ad esempio, sono stati approvati due farmaci, ma la terapia intraoculare, che viene effettuata a cadenza mensile o bimestrale per un tempo indefinito, negli USA prevede un costo di circa 3mila dollari a fiala.