Teo Mammuccari chiude con “Lo Spaesato” su Rai 2 ad Acerenza, in Basilicata


Stasera su Rai 2 in prima serata ultimo appuntamento per “Lo Spaesato”. Teo Mammuccari è ad Acerenza, in Basilicata

lo spaesato

Raccontare l’Italia attraverso la comicità, di luogo in luogo. Il viaggio de “Lo Spaesato” Teo Mammuccari si conclude – lunedì 7 ottobre alle 21.20 su Rai 2 – ad Acerenza, in Basilicata, nei luoghi della sua infanzia. Cinque spettacoli comici in altrettanti teatri storici di piccoli comuni sparsi per l’Italia. Su questi palchi, Teo Mammuccari approda dopo un viaggio attraverso i borghi, in cui ha incontrato gli abitanti, si è cimentato in interviste divertenti, ha vissuto insieme a loro esperienze curiose, ha conosciuto le loro storie per poi trasformarli – attraverso la sua lente dissacrante – nei personaggi di una grande commedia popolare.

Teo Mammucari vive a Roma da una vita, ma a volte il caos della metropoli lo fa sentire un po’ spaesato. Ripensa alla sua infanzia, trascorsa nei paesi dei suoi genitori – Velletri ed Acerenza – dove tutto era intriso di semplicità, di un senso di appartenenza che però ha un po’ perso. Mosso dalla curiosità e dal desiderio di riassaporare vecchie sensazioni legate alle sue origini, decide di partire alla volta di cinque borghi italiani per provare a rispondere a poche e semplici domande: Cosa mi sono perso scegliendo di vivere in città? I paesani stanno bene o vorrebbero scappare? È meglio la vita frenetica di una metropoli o la vita lenta di una piccola comunità? Tappa dopo tappa, le risposte arrivano – forse – nell’ultima puntata ad Acerenza, paese natale della mamma.

Il viaggio di Mammuccari è partito da Agropoli (SA) alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Ostra (AN), sulle colline marchigiane, passando da Sonnino (LT), con il suo borgo medievale, per arrivare ad Acerenza (PZ), dove ha trascorso i primi anni della sua vita, prima di finire a Tricase (LE), paesino del Salento che si snoda tra la marina animata dai pescatori e il centro storico ricamato da fregi barocchi.