Una citofonata misteriosa, un cambio di programma: sulla scomparsa di Mirella Gregori, nuove rivelazioni: “La migliore amica può sapere”
Una citofonata misteriosa, un cambio di programma e la convinzione che oggi ci sia qualcuno, vicino, a conoscenza del destino di Mirella Gregori, la giovane romana scomparsa il 7 maggio 1983.
Non un anno qualsiasi, visto che poche settimane dopo, era il 22 giugno, sparì Emanuela Orlandi: i due casi furono poi collegati visto che si fece strada l’ipotesi di un’unica mano dietro la sparizione delle due ragazze.
Simona Bernardini, una delle amiche del tempo di Mirella Gregori, è la nuova testimonianza ascoltata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Mirella e della Orlandi, cittadina vaticana sparita poche settimane dopo. Nelle sue parole tutto il dolore che va avanti da oltre 40 anni, definendo una scomparsa come “peggio della morte” perché “è un dolore profondo che ti cambia radicalmente la vita”.
Entrando nel particolare del mistero sulla fine di Mirella Gregori, Bernardini ha ribadito concetti già espressi in passato ma che sembrano essere stati sottovalutati. Forse perché, come ha detto la stessa ex compagna di scuola di Mirella, da rimproverare all’epoca “c’è la mancanza di attenzione nelle indagini” visto che “si è pensato ad una ragazzata, ad una sciocchezza, ma Mirella era una persona semplice, non era complicata”.
IL FIDANZATO DELLA MIGLIORE AMICA
Nel 1984, era novembre, la stessa Simona avrebbe detto ai Carabinieri che Fabio De Rosa, all’epoca fidanzato di Sonia De Vito, avrebbe fatto la corte a Mirella, migliore amica proprio di Sonia.
Proprio di quest’ultima, la Bernardini ha parlato davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa, spiegando di non sapere se fosse “gelosa di Mirella”. Erano “amiche, e si conoscevano bene”. Dopo la scomparsa, “non ho sentito Sonia, noi non eravamo così amiche”. Ma è convinta, ha detto ancora nella sua deposizione, che possa sapere qualcosa: “Ha messo un muro ed è l’unica che può sapere qualcosa in più”.
Come disse già nel 1984, infatti, Sonia le avrebbe detto che Mirella era stata “stupida ad andare verso Villa Torlonia” e per questo la testimone si è detta certa che sapesse dov’è andata Mirella. La frase su Villa Torlonia a Simona Bernardini fu detta nel bar della famiglia di Sonia, sotto casa di Mirella. Quel 7 maggio del 1983 la Gregori fu convinta a scendere da una misteriosa ‘citofonata’, che avrebbe fatto Alessandro, compagno delle medie della ragazza, come testimoniato dalla madre di Mirella.
Ma lo stesso avrebbe poi negato, dicendo di non vederla da tempo. Sonia De Vito, invece, riguardo la destinazione di Mirella, avrebbe poi dato diverse versioni: a Villa Torlonia a suonare la chitarra, sorprendendo la mamma e la sorella di Mirella perché quest’ultima non sapeva suonare lo strumento; poi ancora sì a Villa Torlonia, ma con Alessandro.
Ma come ribadito dalla stessa Simona Bernardini, sia a ridosso della scomparsa di Mirella Gregori, sia in Commissione, Mirella Gregori era invece attesa dalle amiche, soprattutto da Giovanna, per acquistare un regalo per la festa della mamma. In questi anni, ha poi detto, “ho fatto di tutto, sono andata in tv e l’ho fatto per sua sorella Antonietta” mentre Sonia De Vito “può sapere qualcosa in più”.