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Obesità: tirzepatide sembra essere più efficace nelle donne

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Il trattamento del sovrappeso e dell’obesità con tirzepatide ha avuto successo nel favorire la perdita di peso in entrambi i sessi, ma è stata superiore nelle donne

Il trattamento del sovrappeso e dell’obesità con tirzepatide ha avuto successo nel favorire la perdita di peso in entrambi i sessi, ma è stata superiore nelle donne, secondo i risultati di un’analisi dei sottogruppo degli studi SURMOUNT presentata al congresso della European Association for the Study of Diabetes (EASD 2024).

L’analisi post hoc includeva i dati degli studi di fase III SURMOUNT-1, 2, 3 e 4. I primi due hanno supportato l’approvazione di tirzepatide del novembre 2023 per la gestione cronica del peso negli adulti.

In tutti gli studi c’era una percentuale costantemente più elevata di donne, fino al 70% in uno di questi, mentre la percentuale di uomini variava dal 29,4% al 49,3%.

Perdita di peso in entrambi i sessi, ma più elevata nelle donne
In tutti gli studi e con tutte le dosi di tirzepatide le donne hanno perso fino al 24,6% del peso corporeo rispetto al basale, mentre gli uomini hanno perso un massimo del 18,1% (P<0,05), ha riferito Luis-Emilio García-Pérez di Eli Lilly. Rispetto al placebo, con tirzepatide le donne hanno perso l’11,5-27,6% di peso in più, mentre gli uomini l’8,8-18,9% (P<0,001 per tutti i confronti con il placebo).

«Non abbiamo una ragione chiara sul perché questo possa accadere» ha commentato il relatore. «Alcune ipotesi si basano sulla differente distribuzione del grasso corporeo, della composizione corporea e degli ormoni. Invece per l’intervento sullo stile di vita sembra essere il contrario, infatti i dati precedenti, compresi quelli di questa analisi, hanno rilevato che con la dieta e l’esercizio fisico gli uomini hanno perso più peso delle donne».

García-Pérez ha anche suggerito che potrebbero essere coinvolte delle differenze nel modo in cui funziona il farmaco. «Se con semaglutide si osservano le stesse differenze di genere, allora probabilmente l’effetto ha più a che fare con il GLP-1 che con il GIP, sul quale semaglutide non agisce» ha commentato il moderatore della sessione Luc Van Gaal dell’Università di Anversa in Belgio.

Anche se la ragione alla base di queste differenze richiede ulteriori approfondimenti, va sottolineato che entrambi i sessi hanno tratto un beneficio dal trattamento con tirzepatide. In tutti e quattro gli studi una percentuale maggiore di donne ha ottenuto una riduzione del peso di almeno il 15% rispetto agli uomini, ma la differenza era significativa solo in SURMOUNT-3:

Le donne hanno anche riportato un tasso numericamente più alto di alcuni effetti collaterali gastrointestinali. In tutti gli studi, la percentuale di donne che hanno avuto nausea variava dal 9,3 al 47,5%, mentre hanno riportato vomito dal 5,5 al 22,7% in confronto rispettivamente al 5,1-26,4% e al 6,0-10,4% degli uomini.

Anche se la maggior frequenza di nausea e vomito potrebbe essere la ragione per cui le donne perdono più peso, il relatore ritiene improbabile che questo sia un fattore determinante, dal momento che questi effetti collaterali si verificano solitamente all’inizio del trattamento durante la fase di titolazione della dose, mentre le partecipanti hanno continuato a perdere peso per tutta la durata degli studi. I due sessi presentavano tassi simili di dissenteria, stitichezza, dispepsia e riduzione dell’appetito.

Referenze

García-Pérez LE et al. Body weight reduction with tirzepatide by sex: a subgroup analysis of the SURMOUNT clinical trials. EASD 2024; Abstract 756.

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