I pazienti oncologici manifestano frequentemente sintomi cognitivi, e sono particolarmente comuni tra quelli affetti da tumori al cervello o alla mammella
I pazienti oncologici manifestano frequentemente sintomi cognitivi, e tali sintomi sono particolarmente comuni tra quelli affetti da tumori al cervello o al sistema nervoso centrale (SNC) e in quelli che hanno un tumore della mammella, un melanoma o tumori gastrointestinali. Lo riferiscono gli autori di una ricerca appena pubblicata sulla rivista JAMA Network Open.
In questo studio trasversale su quasi 5100 pazienti oncologici che avevano cercato un supporto psicosociale e che hanno risposto a un questionario, più della metà ha riferito di avere sintomi cognitivi di una qualche gravità e un terzo ha riportato di avere sintomi cognitivi moderati o severi, associati alla malattia, al trattamento e ad altri sintomi.
Inoltre, nello studio i sintomi cognitivi di maggiore gravità sono risultati costantemente associati a un maggiore carico sintomatologico.
«Questo studio trasversale ha mostrato che i sintomi cognitivi sono stati segnalati frequentemente dai pazienti affetti da un’ampia gamma di tipi di cancro e una maggiore gravità dei sintomi cognitivi è risultata costantemente associata a un carico di sintomi più elevato», scrivono Samantha J. Mayo, dell’Università di Toronto. «I risultati (dello studio) potrebbero essere utilizzati nel processo decisionale in merito all’accesso allo screening cognitivo, alla valutazione e alle cure di supporto nelle cliniche oncologiche ambulatoriali».
Quasi 5100 pazienti analizzati
Per questo studio, i ricercatori hanno valutato i dati di 5078 pazienti (il 55,5% di sesso femminile) a cui era stato diagnosticato un tumore tra il 2013 e il 2019. Le diagnosi spaziavano fra tumore della mammella (16,2%), tumori ematologici (15%), tumori ginecologici (11,5%), tumori del distretto testa e collo (11,5%), tumori gastrointestinali (9,8%), tumori genitourinari (6,9%), tumori del polmone e dei bronchi (6,6%), tumori cerebrali o del sistema nervoso centrale (SNC) (5,4%), sarcomi (4%), tumori tiroidei (3,6%), melanoma (1,9%) e altri tumori (7,6%).
Al momento della survey, i pazienti avevano un’età media di 56 anni e il tempo medio trascorso dalla diagnosi del tumore primario era di 4,3 anni. Circa la metà dei pazienti (il 52,4%) era stata sottoposta alla chemioterapia come trattamento di prima linea, il 18% aveva una malattia metastatica già alla diagnosi, il 13,9% aveva avuto una recidiva e il 32,7% delle recidive aveva coinvolto l’SNC.
Nel complesso, il 68,5% dei pazienti ha riportato sintomi cognitivi, con percentuali comprese fra il 59,5%, per i pazienti con sarcomi, e l’86,5%, per i pazienti con tumori cerebrali o dell’SNC; inoltre, il 30,4% degli intervistati ha segnalato sintomi cognitivi da moderati a gravi, con percentuali pari al 51,3% per i tumori cerebrali o dell’SNC, 37% per il tumore della mammella, 36,2% per i tumori della tiroide, 30,9% per il melanoma, 29,6% per i tumori del distretto testa-collo, 28,3% per i tumori gastrointestinali, 28,2% per i tumori ematologici, 28,1% per i tumori ginecologici, 24,9% per i tumori del polmone e dei bronchi, 24,9% per il sarcoma, 21% per i tumori genitourinari e 26,8% per tutti gli altri tumori.
Nell’ analisi multivariata, il manifestarsi di sintomi cognitivi da moderati a gravi è risultato associato a una recidiva coinvolgente l’SNC (odds ratio [OR] 2,62; IC al 95% 1,80-3,81), alla compresenza di depressione (OR, 1,92; IC al 95% 1,59-2,31), stanchezza (OR 1,82; IC al 95% 1,52-2,19) sonnolenza (OR 1,64; IC al 95% 1,39-1,93) e ansia (OR 1,57; IC al 95% 1,30-1,89), alla mancanza di respiro (OR 1,38; IC al 95% 1,16-1,61) al sesso femminile (OR 1,33; IC al 95% 1,14-1,56), all’aver effettuato la chemioterapia in prima linea (OR 1,22; IC al 95% 1,05-1,41) e alla presenza di metastasi già alla diagnosi (OR 0,74; IC al 95% 0,61-0,89).
Necessario ampliare le ricerche
«Quando i sintomi cognitivi non vengono riconosciuti e/o affrontati dal team di cura, i pazienti avvertono disagio, paura e stigma e incontrano ostacoli nel ricevere cure di supporto appropriate», sottolineano la Mayo e i colleghi nelle loro conclusioni. «I nostri risultati forniscono ai medici la prevalenza dei sintomi cognitivi in un’ampia gamma di tipi di tumori, dati che potrebbero essere utilizzati nel processo decisionale relativo all’accesso allo screening e alla valutazione dei sintomi cognitivi, e all’assistenza di supporto nelle cliniche oncologiche ambulatoriali».
Inoltre, aggiungono i ricercatori, «i risultati evidenziano la necessità di ampliare le ricerche per comprendere i fattori sito-specifici associati ai sintomi cognitivi. Vari interventi hanno mostrato risultati promettenti nel promuovere l’autogestione e la riabilitazione dei deficit cognitivi tra i pazienti con tumori del sistema nervoso centrale e della mammella ed è auspicabile una valutazione del potenziale ruolo di tali interventi anche per altre sedi tumorali».
Bibliografia
S.J. Mayo, et al. Cognitive symptoms across diverse cancers. JAMA Netw Open. Published online August 28, 2024; doi:10.1001/jamanetworkopen.2024.30833. Leggi