Nave Olterra della Marina Militare, nota anche come SDO-SuRS , è stata varata dopo una serie di operazioni tecniche svolte presso il cantiere T. Mariotti
Prosegue lo sviluppo della nuova unità navale della Marina Militare Italiana, Nave Olterra, destinata a operazioni subacquee speciali e al soccorso di sommergibili sinistrati. La nave, nota anche come SDO-SuRS , è stata varata dopo una serie di operazioni tecniche svolte presso il cantiere T. Mariotti .
Lo scafo, costruito a San Giorgio di Nogaro fino al livello del ponte di volo, è stato trasferito il 16 settembre sulla barge semi-affondante Arcalupa di Gin Maritime Operations, a seguito di un complicato spostamento ritardato dalle condizioni meteo avverse. Successivamente, è stato eseguito il float-off presso l’area protetta della bocca di Malamocco, con il galleggiamento avvenuto il 21 settembre.
La Nave Olterra , che sostituirà la storica Nave Anteo, in servizio dal 1980, rappresenta un progetto innovativo sia per complessità costruttiva che per capacità operative. Sarà in grado di ospitare fino a 200 persone tra equipaggio, tecnici e forze speciali, ed è dotata di sistemi avanzati di immersione, esplorazione subacquea e soccorso per sommergibili di nuova generazione.
Realizzata grazie alla collaborazione tra il cantiere genovese T. Mariotti e l’azienda Cimolai, Nave Olterra è parte integrante del programma di ammodernamento della flotta subacquea della Marina Militare Italiana. Questa nave, prima impresa militare di Mariotti, sarà utilizzabile anche per operazioni di sorveglianza e manutenzione di infrastrutture sottomarine, rendendola idonea a una funzione dual use, per eventuali attività a supporto di altre amministrazioni o enti.
L’unità navale, che testimonia l’espansione delle capacità tecnologiche italiane nel settore della cantieristica militare, rafforza ulteriormente il ruolo strategico della Marina Militare Italiana nel controllo delle operazioni subacquee a livello internazionale.