Infarto miocardico: nuovo test accorcia i tempi di diagnosi in ospedale


Un nuovo test basato sulla misurazione della troponina ad alta sensibilità (hs-cTn) in ospedale per una precordialgia accorcia i tempi di diagnosi di infarto miocardico

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Un nuovo test basato sulla misurazione della troponina ad alta sensibilità (hs-cTn) effettuata al letto del paziente al tempo 0 e dopo 1 ora dalla presentazione in ospedale per una precordialgia permette di accorciare i tempi di diagnosi di infarto miocardico. Lo evidenziano i risultati dello studio WESTCOR-POC presentato in una Hot Line session del Congresso ESC 2024 a Londra, da Viola Thulin, Haukeland University Hospital, Bergen, Norvegia.

Protocolli diagnostici accelerati sono necessari per un rapido triage e una dimissione precoce e sicura dei pazienti con dolore toracico a basso rischio. Tra questi rientra il test diagnostico gold standard hs-cTn per i pazienti che presentano una sospetta sindrome coronarica acuta (SCA). Il test hs-cTn convenzionale viene eseguito utilizzando due campioni di sangue prelevati alla presentazione e 1-3 ore dopo, con un tempo di risposta di circa 60 minuti.

Lo studio WESTCOR-POC in dettaglio
I ricercatori norvegesi hanno, quindi, condotto lo studio clinico randomizzato WESTCOR-POC per confrontare l’efficacia e la sicurezza di un nuovo test point-of-care (POC), cioè effettuato al letto del paziente, basato sulla misurazione della hs-cTn a 0 ore e 1 ora rispetto al test hs-cTn convenzionale effettuato nel laboratorio centrale. In precedenza, era stato dimostrato che il test POC aveva un’accuratezza e una precisione simili ai test di laboratorio centrali standard.

Lo studio ha incluso 1.494 pazienti adulti consecutivi (età media 61 anni; 43% donne) con sintomi suggestivi di SCA presentatisi al pronto soccorso dell’ospedale universitario di Haukeland da marzo 2022 a marzo 2024, che sono stati randomizzati al nuovo test POC (728 pazienti) o al test di laboratorio centrale standard (766 pazienti).
Le caratteristiche dei pazienti erano simili tra i gruppi. I pazienti sono stati ricoverati o dimessi in base al giudizio del medico curante.

I riscontri del trial
I ricercatori hanno rilevato che la durata media della degenza al pronto soccorso è stata di 174 minuti per il gruppo sottoposto a test POC rispetto ai 180 minuti del gruppo sottoposto a test standard. Tuttavia, tra i pazienti visitati più rapidamente da un medico (entro 60 minuti), il test POC ha ridotto la durata della degenza al pronto soccorso di 15 minuti (147 contro 162 minuti).

In particolare, il test POC ha fornito il beneficio maggiore per i pazienti a cui è stato diagnosticato un infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTEMI), riducendo la degenza al pronto soccorso in media di 43 minuti rispetto al test standard (mediana 137 contro 180 minuti), permettendo così un più rapido ricovero nel reparto di cardiologia.
Tuttavia, la percentuale di pazienti dimessi entro 3 e 6 ore e la durata totale della degenza ospedaliera erano simili tra i gruppi (16% POC contro 15% standard; 38% entrambi i gruppi; 21 ore POC contro 20 ore standard rispettivamente).

Il test POC non ha comportato problemi di sicurezza dei pazienti, con tassi combinati di decessi, infarti e rivascolarizzazioni acute entro 30 giorni simili tra i gruppi (11,4% POC contro 9,4% di laboratorio).
È importante notare che la prevalenza di infarto, morte e rivascolarizzazione acuta combinati dalla dimissione al follow-up a 30 giorni era simile tra i gruppi (0,8% POC e 0,5% di laboratorio), indicando che entrambi i percorsi hanno una sicurezza elevata e simile.

Considerazioni degli autori
«La misurazione della hs-cTn con un test POC promette di migliorare l’assistenza ai pazienti», ha detto l’autore principale dello studio, Kristin Aakre, Haukeland University Hospital. «I nostri risultati sottolineano la necessità di un percorso per individuare e superare gli ostacoli a un flusso efficiente dell’assistenza ai pazienti in pronto socorso, per realizzare il pieno potenziale dei test POC nella gestione dei soggetti con dolore toracico. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sull’utilità e sulle implementazioni di questi strumenti in contesti extraospedalieri come ambulanze e cliniche o studi di pronto soccorso nelle cure primarie».

Aakre K “WESTCOR-POC – Point of care versus centralised high-sensitivity cardiac troponin in the emergency department” ESC 2024, Hot Line 12, 2 September.