Consigli per aprire un negozio di abbigliamento


negozio di abbigliamento

Ci siamo: è stata fatta una ricerca di mercato, si è individuato lo spazio giusto e il sogno è pronto per entrare nel vivo. Finalmente, è possibile concretizzare l’apertura del proprio negozio di abbigliamento. Riservato allo sport, al casual, ai capi eleganti o addirittura a quelli intimi, sarà comunque l’inizio di un viaggio. Ma quali saranno le sfide? Come gestire al meglio l’attività?

Digitalizzare il più possibile

La gestione degli ordini, del magazzino e di tutto ciò che concerne i capi va pianificata per bene. In tal senso, le soluzioni RFID per la vendita al dettaglio possono rappresentare la scelta corretta. Ma di cosa si tratta?

L’acronimo RFID sta per Radio Frequency Identification: l’etichetta relativa, in pratica, riporta l’intero percorso di ogni singolo vestito per capire da dove è stato ordinato, da quanto tempo è in negozio e persino quante volte è stato provato dai clienti. In tal modo, è possibile avere un’idea più precisa della “vita” delle singole merci e fare scelte di marketing mirate.

Lo stesso concetto di digitalizzazione vale, ovviamente, anche per quanto concerne il lato finanziario: entrate, uscite, pagamento di utenze e degli stipendi dei dipendenti. Più si avrà sotto controllo il negozio da ogni punto di vista, più facilmente si potrà intervenire in modo tempestivo dove serve.

Gestione di spazi e vetrine

Se la vetrina è una sorta di biglietto da visita che può attirare o meno i passanti, l’interno del negozio non è certo da sottovalutare. Non è indispensabile avere spazi ampi o arredi di pregio, l’importante è che tutto sia collocato in modo tale che chi vuole visionare i vari capi abbia agio di farlo.

A uno stand particolarmente ingombrante, dunque, meglio preferire più espositori da collocare in punti strategici, lasciando spazio sufficiente per camminare e muoversi; la presenza di camerini è quasi d’obbligo, mentre l’utilizzo di musica di sottofondo è una scelta personale, pur se gradita. Attenzione però a richiedere le autorizzazioni per diffonderla!

Gestione sociale ed emotiva

La disponibilità di uno o più venditori in negozio va di pari passo con la professionalità, tuttavia occorre verificare anche il tipo di cliente che ci si trova davanti. C’è chi preferisce guardare senza sentirsi “pressato” e chi invece ama chiedere consigli.

Il compromesso ideale sarebbe sistemare gli abiti o mettere in ordine passando tra i clienti, così da farsi notare senza risultare oppressivi. La clientela può essere davvero variegata e non mancheranno persone che possono mettere a dura prova la pazienza di chi vende.

La frase “il cliente ha sempre ragione” è un mantra da ripetersi, però è anche opportuno far comprendere che se ci sono richieste impossibili (tipo scontistiche non previste o cambi di capi non pianificati), ci si può venire incontro a metà strada. L’ideale sarebbe indicare sempre se ad esempio lo sconto ha una scadenza precisa o se quel particolare vestito si può cambiare entro alcuni giorni o meno.

Gestire il lato economico ed emotivo quando si deve mandare avanti un’attività non è sempre facile, quindi persino in questo caso la pianificazione può essere d’aiuto per avere in negozio solo i capi indispensabili e… perché no? Un sorriso sempre pronto per tutti.