Manovra, Giorgetti assicura: “Non ci saranno nuove tasse”


Manovra 2025, il ministro Giorgetti: “Non ci saranno nuove tasse, sacrifici per banche, assicurazioni e ministeri”

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Sono tante le novità in arrivo con la legge di Bilancio che sarà presentata in Parlamento lunedì 21 ottobre. Ad illustrarle è Giancarlo Giorgetti, che in conferenza stampa ha spiegato quali saranno i settori che ne trarranno beneficio e quelli che, invece, andranno incontro a dei sacrifici. Il ministro dell’Economia ha messo subito le cose in chiaro, spiegando che nella manovra c’è “attenzione ai redditi medio bassi da lavoro dipendente che avranno una situazione migliore rispetto alla precedente. Nessun altro avrà una situazione peggiore. Non ci saranno nuove tasse. Mi dispiace deludere le attese”. Nell’illustrare la Manovra, Giorgetti ha spiegato che c’è “una attenzione particolare alla famiglia con un nuovo sistema di calcolo che favorisca le famiglie numerose, chiamiamolo quoziente familiare”.

GIORGETTI: INTERVENTO SIGNIFICATIVO SU BANCHE, LO CHIAMO SACRIFICIO

“C’è un significativo intervento su banche e assicurazioni, qualcuno lo chiama extraprofitto, qualcuno contributo, io lo chiamo sacrificio. E spero che abbiate compreso adesso cosa intendevo quando ho usato questo termine di cui purtroppo si è abusato in queste settimane. Lo capisco da parte dell’opposizione ma adesso diventa intellegibile a tutto il popolo italiano”, ha spiegato il ministro dell’Economia.

GIORGETTI: SACRIFICI ANCHE PER MINISTERI E ENTI CHE PRENDONO CONTRIBUTI STATO

“I sacrifici li fanno le banche, le assicurazioni e le strutture dei ministeri che sono chiamate a un importante contributo in termini di taglio. In tanti la chiamano spending review, chiamatela come volete ma è una riduzione media del 5% delle amministrazioni dello Stato”, ha affermato Giorgetti.
“Non ci fermeremo a quello, anche tutto l’universo di enti, soggetti e fondazioni che non sono esattamente figli dei ministeri ma ricevono contributi a carico dello Stato verranno chiamate a rispettare alcune regole elementari di buona finanza”, aggiunge.

GIORGETTI: GESTIONE PRUDENTE FINANZA PUBBLICA HA CREATO SPAZIO BILANCIO DA 18 MLD

In merito alla finanza pubblica, Giorgetti ha spiegato che la sua “gestione prudente nel 2024 ha creato gli spazi finanziari e di bilancio per rendere strutturali misure come il taglio del cuneo fiscale contributivo che tanti pensavano potessero essere solo delle una tantum. Circa 18 miliardi, ben oltre l’ammontare delle risorse per il cuneo contributivo, derivano da questo atteggiamento”.

GIORGETTI: NESSUNA ACCELERAZIONE, È QUESTIONE DI COERENZA

Non c’è nessuna accelerazione, quando abbiamo presentato il nuovo Piano strutturale in Parlamento avevamo detto che il 15 ottobre avevamo una scadenza da rispettare. Nel momento in cui scriviamo il Dpb e lo mandiamo in Commissione europea, la legge di bilancio deve essere coerente con i numeri che mettiamo lì. E quindi era coerente che si facesse tutto insieme”, ha detto il ministro.

GIORGETTI: PER ENTI LOCALI E REGIONI MECCANISMO PIÙ VANTAGGIOSO

Per Giorgetti, enti locali e regioni “hanno avuto un trattamento a parte e hanno un meccanismo di contributo alla spesa pubblica a nostro avviso molto più vantaggioso rispetto ai termini difficili imposti negli anni scorsi, cioè l’accantonamento di una quota delle spese correnti e delle spese di investimento, che a noi, in qualche modo, nel nuovo regolamento dell’Unione Europea serve per rispettare la famosa traiettoria”. Parlando invece di tagli alle spese dei ministeri “è chiaro che per le pubbliche amministrazioni ci sarà un’operazione da fare, alcuni ministeri hanno cominciato a valutare i progetti, su quali puntare e su quali stringere”.