Psoriasi: pazienti possono essere trattati con guselkumab fino a 2 anni


I pazienti affetti da psoriasi possono essere trattati con guselkumab in modo sicuro ed efficace fino a 2 anni, secondo i risultati di uno studio italiano di pratica clinica reale

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I pazienti affetti da psoriasi possono essere trattati con guselkumab in modo sicuro ed efficace fino a 2 anni, secondo i risultati di uno studio italiano di pratica clinica reale pubblicato sul Journal of Drugs in Dermatology (JDD).

«Guselkumab è il primo anticorpo monoclonale umano IgG1 lambda che inibisce selettivamente l’interleuchina-23 ed è stato valutato in tre studi clinici di fase III, dimostrando un’efficacia superiore rispetto al placebo, adalimumab e ustekinumab» hanno scritto il primo autore Luigi Gargiulo del dipartimento di scienze biomediche dell’Università Humanitas di Milano e colleghi.

In questo studio retrospettivo monocentrico i ricercatori hanno valutato l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di guselkumab in un contesto reale per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave. Dei 102 pazienti coinvolti, 95 hanno completato 52 settimane di trattamento e 54 hanno ricevuto almeno 2 anni di follow-up. Ogni partecipante è stato trattato con guselkumab alla dose di 100 mg al basale e alla settimana 4, e successivamente ogni 8 settimane.

Efficacia e sicurezza di guselkumab confermate fino a 2 anni nella pratica clinica di routine
Dopo 16 settimane di trattamento il 49,02% e il 32,35% dei pazienti trattati con guselkumab hanno ottenuto una riduzione rispettivamente del 90% e del 100% rispetto al basale dello Psoriasis Area Severity Index (PASI 90 e PASI 100), percentuali che sono aumentate nel tempo raggiungendo il 71,58%/55,79% alla settimana 52 e il 79,63%/61,11% a 2 anni.

Le risposte erano comparabili tra pazienti con pesi diversi, tuttavia hanno raggiunto un punteggio PASI assoluto non superiore a 2 il 100% dei soggetti in sovrappeso e il 97,63% di quelli normopeso, rispetto all’80,95% dei partecipanti con obesità (P=0,005).

Alla settimana 52 le risposte dei pazienti bio-experienced erano inferiori rispetto ai pazienti bio-naïve, con il 56,52% e il 43,48% dei primi che hanno raggiunto rispettivamente riposte PASI 90 e PASI 100, rispetto all’85,71% e al 67,35% dei pazienti bio-naïve. Alla settimana 104 non sono state osservate differenze significative nell’efficacia in relazione all’esposizione ai biologici.

Non sono emerse preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza associate al trattamento con guselkumab fino a 2 anni, momento in cui il 91,57% dei pazienti era ancora in terapia.

«Il nostro studio ha confermato l’efficacia di guselkumab per 104 settimane, con un’alta percentuale di pazienti che hanno mantenuto il trattamento dopo 24 mesi» hanno concluso gli autori. «I nostri risultati confermano l’elevata efficacia del farmaco nella pratica clinica di routine in un’ampia coorte di pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave, con una percentuale maggiore di pazienti con precedenza esperienza biologica rispetto agli studi clinici».

Referenze

Gargiulo L et al. Real-life Effectiveness and Safety of Guselkumab in Moderate-to-Severe Plaque Psoriasis: A 104-Week Retrospective Single-Center Study. J Drugs Dermatol. 2024 Aug 1;23(8):632-639. 

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