Obesità collegata a potenziale sviluppo di più di 25 tipi di tumore


Obesità potenzialmente collegata a 15 ulteriori tumori negli uomini e 16 nelle donne secondo uno studio recente pubblicato su The Lancet Regional Health – Europe

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Un numero crescente di evidenze suggerisce che l’obesità è una causa prevenibile di alcuni tumori e, oltre ai 13 tipi di cancro già accertati come correlati all’obesità, uno studio recente pubblicato su The Lancet Regional Health – Europe ne ha identificati altri 15 negli uomini e 16 nelle donne come potenzialmente correlati all’eccesso di peso.

L’elevata prevalenza e l’aumento dell’incidenza del sovrappeso e dell’obesità a livello globale sottolineano la necessità di dettagliare l’effetto dell’obesità sulla morbilità. Un numero crescente di studi suggerisce che l’obesità è una causa prevenibile di alcuni tumori e un rapporto della Agency for Research on Cancer (IARC) del 2016 ha stabilito un’associazione tra l’indice di massa corporea (BMI) e 13 tumori. Inoltre una successiva revisione di 204 metanalisi ha confermato che la maggior parte di questi tumori è correlata all’obesità.

Analisi dei sottotipi morfologici dei tumori correlati all’obesità
Molti studi osservazionali hanno valutato le associazioni tra BMI e rischio di cancro, ma raramente si sono concentrati sui sottotipi morfologici delle neoplasie, hanno premesso gli autori. Per questo motivo, utilizzando i dati dello studio Obesity and Disease Development Sweden (ODDS), la presente ricerca ha analizzato i possibili tumori correlati all’obesità e i loro sottotipi, quantificandone le associazioni con il BMI.

Oltre ai 13 tumori accertati correlati all’obesità segnalati dall’IARC, le neoplasie potenzialmente correlate all’obesità sono state identificate utilizzando un algoritmo decisionale esplorativo. Le associazioni con un rischio aumentato di obesità (BMI ≥30 kg/m2) rispetto al peso normale (BMI 18,5–24,9 kg/m2) o per un BMI di 5 kg/m2 più elevato sono state considerate un “potenziale tumore correlato all’obesità”.

I modelli per stimare i rapporti di rischio (HR) sono stati stratificati per anno di nascita e sesso e aggiustati per età al basale, modalità di valutazione di altezza e peso, istruzione, paese di nascita e stato civile.

Nuovi tumori potenzialmente correlati all’obesità
Lo studio ha coinvolto un totale di 4,14 milioni di persone, 2,01 dei quali erano femmine e 2,12 milioni erano maschi, con un’età media basale rispettivamente di 31,3 e 23,1 anni. Il BMI medio era di 22,5 per i maschi e 24 per le femmine, con una prevalenza dell’obesità rispettivamente del 9% e del 3%.

Dopo un follow-up mediano di 24,2 anni sono stati registrati 332.501 casi di cancro, 139.685 nelle femmine e 192.816 nei maschi, con un’età media alla diagnosi rispettivamente di 55,7 e 63,1 anni.

L’obesità era associata a un rischio più elevato di 18 tumori (16 nelle donne e 15 negli uomini) rispetto al peso normale o per un BMI di 5 kg/m2 più elevato. Si trattava di potenziali tumori correlati all’obesità in precedenza non stabiliti come tali, che rappresentavano circa il 15% di tutti i casi di cancro nello studio.

Nelle donne erano tumori della cervice, della testa e del collo (carcinoma squamocellulare), della vulva e melanoma nodulare, mentre negli uomini erano tumori del pene, della testa e del collo (adenocarcinoma) e melanoma maligno. Erano invece comuni in entrambi i sessi i tumori dell’intestino tenue, gastrico, della cavità orale, dei seni paranasali e nasali, delle vie biliari, delle ghiandole surrenali, dell’ipofisi, delle isole pancreatiche, del tessuto connettivo, della ghiandola paratiroidea, delle neoplasie mieloidi e delle neoplasie linfoidi.

Inoltre specifici sottotipi di alcuni potenziali tumori correlati all’obesità erano più fortemente associati al BMI rispetto ad altri. Per i tumori correlati al fumo l’associazione con il BMI era rilevante per alcuni tumori, ma diminuiva per altri quando aggiustata per lo stato di fumatore. Inoltre l’obesità era associata a un rischio più elevato di tutti i tumori accertati correlati all’obesità, che rappresentavano un quarto di tutti i casi.

Gli HR per i tumori potenziali e accertati correlati all’obesità erano rispettivamente 1,17 e 1,24 negli uomini e 1,13 e 1,12 nelle donne. Negli uomini il rischio assoluto di un tumore potenziale correlato all’obesità entro gli 80 anni era pari al 5,7% per l’obesità e al 5,5% per il peso normale. Nelle donne queste stime erano pari al 4,2% per l’obesità e al 3,5% per il peso normale.

Inoltre il rischio combinato di tumori accertati e potenziali correlati all’obesità entro gli 80 anni era del 14,2% per l’obesità e del 12% per il peso normale negli uomini e del 18,7% e del 16,3% nelle donne.

In sintesi lo studio ha identificato 18 tumori potenziali correlati all’obesità che in precedenza non erano stati accertati come tali. Tra questi rientrano tumori del tratto gastrointestinale, degli organi endocrini, della testa e del collo, dei genitali, tumori ematologici maligni e melanoma maligno.

L’associazione tra il BMI e queste neoplasie è stata lievemente più debole rispetto ai tumori accertati come correlati all’obesità nei maschi, ma è stata sovrapponibile nelle femmine. Per corroborare questi risultati, hanno concluso gli autori, sono necessari ulteriori studi che tengano conto dei fattori confondenti specifici del cancro.

Referenze

Ming S et al. Body mass index and risk of over 100 cancer forms and subtypes in 4.1 million individuals in Sweden: the Obesity and Disease Development Sweden (ODDS) pooled cohort study. The Lancet Regional Health – Europe, Volume 45, 101034.

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