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Ormoni e neurotrasmettitori: ecco come condizionano la psiche

Ubriachi d’amore: alcol e ossitocina producono gli stessi effetti sul cervello secondo uno studio condotto dall’University College di Londra

Gli ormoni e i neurotrasmettitori regolano quasi tutto della nostra vita: fame, sonno, metabolismo, crescita, peso, mestruazioni

Gli ormoni e i neurotrasmettitori regolano quasi tutto della nostra vita: fame, sonno, metabolismo, crescita, peso, mestruazioni, etc. E non solo l’ organismo, ma anche la psiche è sensibile e condizionata dagli ormoni

DIFFERENZE FONDAMENTALI TRA ORMONI E NEUROTRASMETTITORI:
Gli ormoni sono trasportati dal circolo sanguigno e possono agire con meccanismi autocrino (direttamente sulla ghiandola che li rilascia), paracrino (nelle vicinanze del punto di rilascio) ed endocrino (a distanza).

I neurotrasmettitori agiscono a livello sinaptico, quindi coprono distanze brevissime che sono quelle, appunto, dello spazio intersinaptico, ed il loro effetto sul bersaglio è quello di generare un potenziale d’azione (eccitatori, es. adrenalina) o di inibirne la genesi (inibitori, es. glicina).

La principale differenza tra ormoni e neurotrasmettitori è il loro sito di rilascio e il sito di azione. Gli ormoni viaggiano attraverso il flusso sanguigno, mentre i neurotrasmettitori lavorano principalmente nel cervello e nel sistema nervoso centrale. Gli ormoni prodotti dalle ghiandole endocrine circolano nel sangue e raggiungono cellule e organi specifici, regolando molte funzioni corporee come la crescita, il metabolismo e i processi riproduttivi. Svolgono anche un ruolo nelle nostre emozioni, influenzando l’umore positivo o negativo. I neurotrasmettitori, invece, aiutano il sistema nervoso a comunicare, influenzando le funzioni corporee e i processi mentali e controllando le nostre emozioni.

I neuroni non entrano in contatto diretto. C’è uno spazio molto piccolo tra i neuroni, chiamato sinapsi. Il segnale deve superare questo divario per continuare il suo viaggio verso o dal Sistema Nervoso Centrale. Questo viaggio avviene usando sostanze chimiche che si diffondono nello spazio tra i due neuroni. Queste sostanze chimiche sono chiamate neurotrasmettitori. Un neurotrasmettitore è un messaggero chimico che consente alle cellule nervose di comunicare tra loro.

Ogni neurotrasmettitore potenzia e bilancia i segnali tra i neuroni (noti anche come cellule nervose) e le cellule bersaglio in tutto il corpo. Queste cellule bersaglio possono trovarsi in ghiandole, muscoli o altri neuroni. Tutta la nostra attività dipende dunque dai nostri neurotrasmettitori (o neuromediatori), infatti l’abilità del nostro sistema nervoso di agire in ambienti complessi, di accoppiarsi e riprodursi, di imparare e ricordare qualcosa, è legata alla comunicazione tra vasti gruppi di neuroni, che viene mediata dai neurotrasmettitori nelle sinapsi.

Il nostro umore è regolato dai neurotrasmettitori, che giocano un ruolo “chiave” nel controllare e coordinare il nostro corpo, infatti quando qualcuno di essi non funziona appropriatamente assistiamo a gravi malattie neurologiche e disordini mentali. Il cervello ha bisogno di neurotrasmettitori per regolare molte funzioni chiave, tra cui: frequenza cardiaca, respirazione, cicli di sonno, digestione, umore, concentrazione, appetito, movimento muscolare, ecc. In sintesi i neurotrasmettitori regolano (eccitando o inibendo) l’intera comunicazione sinaptica del sistema nervoso, cioè essi sono messaggeri chimici endogeni, di cui si avvalgono i neuroni per comunicare tra loro o per stimolare cellule di tipo muscolare o ghiandolare. I neurotrasmettitori sono importanti per potenziare e bilanciare i segnali nel cervello e per svolgere le principali funzioni adattative all’ambiente, espletate prevalentemente attraverso il sistema dopaminergico, che ha lo scopo di sviluppare comportamenti adattativi come mangiare, bere, riprodursi. Il sistema dopaminergico fa oscillare il comportamento umano tra due estremi che vanno dall’iperattività (che può produrre sindromi maniacali e schizofrenia) alla depressione.

IMPARARE A CONTROLLARE I PROPRI NEUROTRASMETTITORI
Il neuroscienziato Stanislas Dehaene, nel suo libro “Imparare”, evidenzia quanto i neurotrasmettitori siano importanti nel determinare la nostra vita, i nostri ricordi e nel dare significato al nostro comportamento. Egli scrive (pp.121-122): “Il cervello non registra indiscriminatamente tutti gli eventi della nostra vita. Solo gli episodi che ritiene più importanti sono impressi nelle nostre sinapsi. Ecco perché la plasticità sinaptica è modulata da grandi reti di neurotrasmettitori, in particolare acetilcolina, dopamina e serotonina, che determinano gli eventi importanti da imparare. La dopamina, per esempio, è il neurotrasmettitore associato a tutte le ricompense: cibo, sesso, droghe e, nel caso ve lo stiate chiedendo, sì, anche al rock’n’roll! Le attivazioni del circuito della dopamina mettono in evidenza tutto ciò che amiamo, tutto ciò da cui siamo “dipendenti” e segnalano al resto del cervello che l’evento in corso è positivo, inaspettato, che è meglio del previsto. L’acetilcolina, invece, si associa più genericamente a tutti i momenti importanti. I loro effetti sono enormi.”

Un ormone (dalla lingua greca ὁρμάω – “mettere in movimento”) è un messaggero chimico che trasmette segnali da una cellula (o un gruppo di cellule) ad un’altra cellula (o altro gruppo di cellule). Tale sostanza è prodotta da un organismo con il compito di modularne il metabolismo e/o l’attività di tessuti ed organi dell’organismo stesso.

I livelli degli ormoni sono regolati dal sistema nervoso centrale, che riceve dei segnali da molti sensori interni e esterni (es. segnali di pericolo, la composizione del sangue, la pressione sanguigna) e, in risposta a questi segnali, stimola le ghiandole endocrine dell’organismo a sintetizzare gli ormoni appropriati [9]. La regione del cervello che regola i livelli degli ormoni è l’ipotalamo, che viene stimolato da questi segnali provenienti dall’ambiente a produrre specifici ormoni detti fattori di rilascio, che, raggiungendo l’ipofisi anteriore, stimolano quest’ultima a produrre un altro tipo di ormoni, le tropine. Le tropine attivano le ghiandole endocrine, stimolandole a produrre ormoni specifici e appropriati alla situazione[10].

Gli ormoni circolano nel sistema endocrino ed eseguono importanti processi fisici che influiscono sul nostro stato d’animo e funzionamento. NEL CERVELLO L’IPOTALAMO È UNA GHIANDOLA FONDAMENTALE PER QUESTO SISTEMA. Collocato profondamente nel cervello, l’ipotalamo produce ormoni e controlla la “ghiandola maestra”: la pituitaria. Insieme, ipotalamo e pituitaria, dicono alle altre ghiandole endocrine del corpo, di produrre quegli ormoni che influenzano e proteggono gli aspetti della nostra salute.

GLI ORMONI PRODOTTI DALL’IPOTALAMO

L’ORMONE ANTIDIURETICO: regola i livelli idrici nel corpo, interviene sulla pressione e volume del sangue. Se il suo livello è troppo alto, indica ritenzione idrica, crisi epilettiche, sangue diluito Se troppo basso, disidratazione e calo di pressione

L’ORMONE DI RILASCIO DELLA CORTICOTROPINA (CRH in inglese): guida la risposta del corpo verso lo stress emotivo e fisico, stimola l’ansia e sopprime l’appetito. Se il suo livello è troppo alto, indica diabete, pressione alta, osteoporosi, obesità addominale, acne, disfunzione del ciclo mestruale, infertilità, perdita e debolezza muscolare, Se troppo basso, perdita di peso, pressione bassa, mal funzionamento gastrointestinale, anoressia nervosa, aumento della pigmentazione della pelle, in aree non esposte al sole

L’ORMONE DI RILASCIO DELLA GONADOTROPINA (GnRH in inglese): stimola il rilascio di ormoni che agiscono sui testicoli e le ovaie, per attivare e mantenere la funzione riproduttiva; i livelli aumentano nella pubertà per dar via alla maturazione sessuale (la pubertà dipende dal rilascio ormonale e da un tempismo appropriato). Se il suo livello è troppo alto, indica interruzione del collegamento tra ipotalamo, pituitaria, gonadi (per esempio la menopausa, la rimozione di testicoli o ovaie) Se troppo basso, scarsa salute ossea, assenza di pubertà, infertilità

L’ORMONE DI RILASCIO DELL’ORMONE DELLA CRESCITA (GHRH in inglese): controlla il normale sviluppo fisico nei bambini e il metabolismo negli adulti. Aumenta con il sonno, lo stress, l’attività fisica e con un basso livello di glucosio nel sangue. Se il suo livello è troppo alto, indica ingrossamento anormale delle mani, piedi, cranio, che altera i tratti del volto, diabete, disturbi mestruali. Se troppo basso, nei bambini indica un ritardo nella crescita fisica e nella pubertà. Negli adulti indica una diminuzione della massa muscolare e aumento del grasso corporeo.

L’OSSITOCINA: controlla gli aspetti di alcuni comportamenti umani (eccitazione sessuale, riconoscimento, fiducia, ansia, legame madre-figlio) ed alcuni aspetti chiave del sistema riproduttivo (parto e allattamento nelle donne, eiaculazione e conversione di testosterone in diidrotestosterone negli uomini). Se il suo livello è troppo alto, c’è un collegamento con l’ingrossamento della prostata, che sfocia in difficoltà urinarie. Se troppo basso, indica nelle donne difficoltà nell’allattamento e autismo- scarsa interazione sociale in bambini in crescita

LA SOMATOSTATINA: nel sistema nervoso centrale funziona come inibitore di altri ormoni, i più noti sono gli ormoni che stimolano la tiroide e la crescita. Se il suo livello è troppo alto, c’è un collegamento con il diabete, con i calcoli alla cistifellea, la intolleranza ai grassi e la diarrea. Se troppo basso, indica una serie di problemi psicologici, inclusa la secrezione incontrollata dell’ormone della crescita

L’ORMONE DI RILASCIO DELLA TIROTROPINA: stimola la produzione dell’ormone della tiroide, che svolge un ruolo importante nel metabolismo del corpo, del cuore e della funzione digestiva, del controllo muscolare, dello sviluppo cerebrale e della conservazione delle ossa. Se il suo livello è troppo alto, indica perdita di peso, debolezza muscolare, eccessiva sudorazione, flusso mestruale eccessivo (ovvero ipertiroidismo). Se troppo basso, indica fatica, depressione, aumento di peso, senso di freddo, costipazione, pelle e capelli secchi, perdita di capelli, problemi cardiaci, dislipidemia, cicli mestruali irregolari (ipotiroidismo).

LE GHIANDOLE ENDOCRINE SONO UN GRUPPO DI GHIANDOLE CHE PRODUCONO ORMONI. QUESTE GHIANDOLE SI TROVANO IN TUTTO IL CORPO E INCLUDONO :

• LA TIROIDE: ghiandola che si trova nella parte anteriore del collo e produce ormoni tiroidei che controllano il metabolismo;
• LE GHIANDOLE SURRENALI: ghiandole che si trovano sopra i reni e producono ormoni come l’adrenalina;
• L’IPOFISI: ghiandola che si trova alla base del cervello e produce ormoni come l’ormone della crescita e quello antidiuretico;
• LE GHIANDOLE GONADI: ghiandole che producono ormoni sessuali, come gli estrogeni e il testosterone.
• IL CUORE: ghiandola che produce ormoni cardiaci, come l’adrenalina e la noradrenalina.
• IL PANCREAS: ghiandola che produce insulina e glucagone, ormoni che controllano il metabolismo dei carboidrati.
• IL FEGATO: ghiandola che produce bile, una sostanza necessaria per la digestione dei grassi.

Con il trascorrere degli anni si manifestano modificazioni quantitative e qualitative delle secrezioni ormonali, le quali possono essere l’anticamera di alterazioni dello stato di salute e delle performance, sia psicologiche sia organiche. Ogni giorno il vostro cervello produce e rilascia una moltitudine di sostanze biochimiche. Queste molecole regolano, modulano e controllano gli impulsi necessari per far funzionare il vostro viaggio sensoriale.

Il livello dei principali ormoni si riduce col trascorrere degli anni, e ne derivano: calo della libido, dell’energia, della memoria e della massa muscolare, problemi cardio-circolatori, insonnia, instabilità del tono dell’umore, osteoporosi e aumento di peso. Mantenere l’equilibrio ormonale è fondamentale per il benessere dell’intero organismo e per il corretto funzionamento di tutti i processi biologici.

RIEQUILIBRARE GLI ORMONI CON METODI NATURALI
Esistono diversi metodi naturali che permettono di riequilibrare gli ormoni. Ad esempio, l’alimentazione è un aspetto fondamentale per mantenere un equilibrio ormonale ottimale. Gli alimenti che contengono sostanze nutrienti e ormonali come le vitamine, i minerali e gli acidi grassi essenziali possono aumentare la produzione degli ormoni e il benessere generale. Inoltre, fare esercizio fisico regolare può aumentare la produzione di ormoni come l’adrenalina e il testosterone, migliorando la salute generale.

Altri metodi naturali per riequilibrare gli ormoni includono:

• yoga
• meditazione
• aromaterapia

Mentre tra gli integratori e le piante utili a mantenere gli ormoni in equilibrio troviamo:

• lo zinco
• il selenio
• le vitamine del gruppo B (Le vitamine B partecipano alla sintesi dei neurotrasmettitori (tra cui serotonina, dopamina e acetilcolina), sostenendo la funzionalità del sistema nervoso.
• la maca
• il tribulus terrestris
• il ginseng
• il fieno greco
• l’ortica
• la melatonina
• omega
• alghe
• funghi (micoterapia)

Gli integratori ormonali sono progettati per aiutare il corpo a regolare la produzione di ormoni. Questi prodotti possono aiutare a trattare problemi legati alla tiroide, alla menopausa e alla disfunzione sessuale e altro. Ad esempio, gli integratori ormonali a base di testosterone sono spesso utilizzati per trattare la disfunzione sessuale negli uomini, mentre quelli a base di estrogeni sono utilizzati per trattare i sintomi della menopausa nelle donne.

Scegliere il prodotto giusto dipende da molte variabili, tra cui la condizione da trattare, la salute generale e le preferenze personali.

Ecco alcuni fattori da considerare prima di scegliere un integratore ormonale:

• CONDIZIONE DA TRATTARE: prima di scegliere un integratore ormonale, è importante determinare la condizione che si vuole trattare. Ad esempio, se si soffre di sintomi della menopausa, è importante scegliere un prodotto a base di estrogeni.
• FORMULAZIONE: gli integratori ormonali possono essere acquistati in diverse formulazioni, tra cui compresse, capsule, creme e gocce. Scegliere la formulazione più adatta alle proprie esigenze dipende dalla condizione da trattare e dalle preferenze personali.
• INGREDIENTI: è importante verificare gli ingredienti contenuti nell’integratore ormonale prima di acquistarlo. Assicurarsi che gli ingredienti siano sicuri e che non ci siano controindicazioni con eventuali altri farmaci che si stanno assumendo.

IN UN PROGRAMMA ALIMENTARE FINALIZZATO ALL’EQUILIBRIO ORMONALE È IMPORTANTE:

1) Una dieta ricca di fibre alimentari e fitoestrogeni (semi di lino, legumi e semi) che oltre a contribuire all’equilibrio della flora intestinale, regolano il livello di estrogeni e ne favoriscono l’eliminazione attraverso l’intestino. Alcuni clienti beneficiano dell’assunzione di verdure della famiglia delle brassicacee quali cavolfiore, cavolo cappuccio, verza, cavolo nero, cavolini di Bruxelles, broccoli e cime di rapa (fino a 1-2 tazze al giorno) che contengono l’Indolo-3-carbinolo, una sostanza organica naturale che aiuta il fegato ad eliminare l’eccesso di estrogeni.

2) L’assunzione di acidi grassi Omega-3 presenti nel pesce azzurro come sardine, aringhe e acciughe. Presenti anche nei semi di lino e semi di chia, gli olii Omega-3 aiutano a ridurre l’infiammazione, bilanciare i livelli di estrogeni e ridurre l’eccesso di testosterone.

3) La scelta di cibi biologici e l’uso di acqua filtrata (idealmente tramite il processo di osmosi inversa) per ridurre al minimo l’assunzione di xenoestrogeni.

4) Il consumo di yogurt e prodotti fermentati che impediscono agli estrogeni metabolizzati nell’intestino di essere riassorbiti.

5) Assumere altri fito-nutrienti (sostanze benefiche di origine vegetale) come la curcuma, che contribuisce alla formazione del glutatione (antiossidante fondamentale per la disintossicazione del fegato) e integrare la dieta con vitamine che promuovono l’equilibrio ormonale come i folati, la vit. B6 e la vit.B12.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONTATTACI:
ERBORISTERIA ARCOBALENO
Tel. 3200469843 / 0445-524576
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BIBLIOGRAFIA:
• Robert Pastore (2020), What are the Main Neurotransmitters? – POWERONPOWEROFF
• Eric Herlenius, Hugo Lagercrantz (2001), Neurotransmitters and neuromodulators during early human development
• Benny Daniel Damaris (2013), Neurotransmitters and their mode of action
• Teorie neurobiologiche dei disturbi mentali
• Simona Chiari (2020), Cosa succede quando il cervello è innamorato – Centro Clinico Clarense
• Anna Li Vigni (2012), Non siamo liberi di non innamorarci. Conversazione con Semir Zeki – Rivista di estetica
• Semir Zeki, Andreas Bartels (2000), The neural basis of romantic love – (PDF) [1415 citazioni] • Semir Zeki (2007), The neurobiology of love [347 citazioni] • Galleria medica di Mikael Häggström 2014
• Adam Bode, Geoff Kushnick (2021), Proximate and Ultimate Perspectives on Romantic Love – Frontiers
• Olivia Guy-Evans (2021), Neurotrasmettitori: tipi, funzioni ed esempi – SimplyPsychology
• Kendra Cherry (2020), The Role of Neurotransmitters
• David Vagni (2012), Ossitocina, l´ormone della socialità: Intervista con Bice Chini – Spazio Asperger
• Carmela Morabito (2016), NEUROSCIENZE COGNITIVE: PLASTICITÀ, VARIABILITÀ, DIMENSIONE STORICA – Città della Scienza

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