Presentato al “Big Science Business Forum” di Trieste il prototipo di un innovativo cavo superconduttivo per il risparmio energetico
Presentato al “Big Science Business Forum” di Trieste il prototipo di un innovativo cavo superconduttivo per il risparmio energetico, in via di sviluppo nell’ambito del progetto Pnrr IRIS – Innovative Research Infrastructure on applied Superconductivity.
Il cavo, che consentirà il trasporto di energia senza dispersione e a ridotta impronta ecologica, sarà realizzato entro il 2025: il prototipo è stato messo a punto dall’’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) e da ASG Superconductors, che hanno riunito le proprie competenze e capacità tecnologiche collandorando all’interno di IRIS (Innovative Research Infrastructure on applied Superconductivity), un progetto finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-NextGeneration – Missione 4, che vede coinvolti anche il Cnr-Spin, l’Università Statale di Milano, l’Università Genova, l’Università Federico II di Napoli, l’Università del Salento e l’Università di Salerno. Scopo di IRIS è la realizzazione di un’infrastruttura distribuita su tutto il territorio nazionale in grado di sviluppare tecnologie innovative per la sostenibilità ambientale, in particolare le tecnologie superconduttive, oggi impiegate sia nella ricerca fondamentale, per costruire i magneti degli acceleratori di particelle di prossima generazione, sia in altri ambiti, come quello energetico, dove possono essere utilizzate per realizzare cavi ad alta potenza per il trasporto sostenibile, senza dissipazione di energia sotto forma di calore.
Il prototipo realizzato è a base di un innovativo materiale superconduttivo ad alta temperatura, il diboruro di magnesio (MgB2): “La tecnologia superconduttiva basata su MgB2 è stata già collaudata al CERN nell’ambito di HiLumi-LHC, il progetto di aggiornamento del grande acceleratore di particelle LHC. Con IRIS facciamo un ulteriore passo in avanti, sviluppandola per il trasporto sostenibile di grandi potenze elettriche. A questo scopo, il di-boruro di magnesio offre un vantaggio importante: consente l’impiego di temperature criogeniche molto più accessibili del freddo estremo richiesto, per esempio, dai magneti superconduttori di LHC. Questo rende questa tecnologia adatta a sviluppi industriali orientati al risparmio energetico”, commenta Lucio Rossi, responsabile del progetto IRIS, professore all’Università Statale di Milano e associato con incarico di ricerca all’INFN.
ASG Superconductors svolgerà un ruolo strategico, occupandosi delle attività di progettazione, produzione e qualifica del cavo prototipo, che sarà lungo 130 metri e sarà collaudato nella Test Facility for Large Magnets and Superconducting Lines di Salerno, un laboratorio gestito dall’INFN e dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Salerno, con la partecipazione dall’Istituto Spin del Cnr.