Dermatite atopica: con upadacitinib grandi risultati nella pratica reale


Dermatite atopica, upadacitinib consente di raggiungere obiettivi di trattamento elevati nella pratica clinica reale

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La gestione farmacologica della dermatite atopica moderata/grave con upadacitinib può consentite di raggiungere obiettivi di trattamento moderati ed elevati nella pratica clinica reale, come evidenziato da uno studio real-world condotto in Germania e presentato in occasione del congresso 2024 della European Academy of Dermatology & Venereology (EADV).

Per il trattamento della dermatite atopica sono raccomandati obiettivi di trattamento moderati ed elevati, tuttavia sono disponibili pochi dati che dimostrano la raggiungibilità di questi target in ​​un ambiente clinico reale. Inoltre non vi sono evidenze che confrontino gli effetti del raggiungimento di obiettivi di trattamento elevati rispetto a quelli moderati sui risultati riferiti dai pazienti (PRO), ha premesso il primo autore Stephan Weidinger della Universitätsklinikum Schleswig-Holstein, Campus Kiel, Klinik für Dermatologie, Venerologie und Allergologie di Kiel, in Germania.

Valutazione del livello degli obiettivi raggiungibili con upadacitinib
Lo studio UP-TAINED, prospettico, multicentrico e non interventistico, ha coinvolto pazienti di almeno 12 anni di età affetti da dermatite atopica da moderata a grave trattati con upadacitinib 15 o 30 mg una volta al giorno. Le valutazioni dei risultati includevano l’Eczema Area and Severity Index (EASI), il Dermatology Life Quality Index (DLQI), lo SCORAD Sleep VAS, l’ADerm-SS skin pain e la scala di stigmatizzazione a 6 punti.

Per l’analisi provvisoria presentata al congresso sono stati analizzati in modo descrittivo i dati di 284 pazienti che hanno effettuato visite al basale e al follow-up a 12 settimane. I dati sono stati stratificati in base all’EASI secondo le raccomandazioni AHEAD (Aiming High in Eczema/Atopic Dermatitis) per un target di trattamento ottimale (EASI <3) rispetto a un target di trattamento moderato (EASI 3-7).

Secondo tali raccomandazioni, per raggiungere target di trattamento moderati in base ai risultati riferiti dal paziente (PRO), deve essere soddisfatto almeno uno dei seguenti criteri:
1) Variazione assoluta nella scala del peggior prurito (WP-NRS) ≤-4 o nella scala VAS del sonno ≤-3 o nella HADS-A <11 o nella HADS-D < 11 oppure la variazione assoluta nel punteggio ADerm-SS skin pain ≤-3
2) Variazione assoluta nel DLQI/cDLQI ≤-4.

Mentre per raggiungere gli obiettivi di trattamento PRO ottimali, sempre secondo le raccomandazioni, deve essere soddisfatto almeno uno dei seguenti criteri:
1) Punteggio WP-NRS ≤ 1 o punteggio VAS del sonno ≤ 1 o punteggio HADS-A <8 o punteggio HADS-D < 8 oppure punteggio ADerm-SS skin pain ≤1
2) Punteggio DLQI/cDLQI ≤1.

Upadacitinib consente di raggiungere obiettivi di trattamento elevati nella pratica clinica reale 
Con upadacitinib la maggior parte dei pazienti (88,3%) ha raggiunto un obiettivo di trattamento moderato con un punteggio EASI <7 e il 73% ha raggiunto un obiettivo di trattamento ottimale con un punteggio EASI <3 dopo tre mesi di trattamento. Sono state osservate differenze significative nei PRO stratificati in base a un punteggio EASI <3 rispetto a un punteggio EASI di 3-7.

Un miglioramento relativo di almeno il 75% rispetto al basale nell’EASI (EASI 75) è stato osservato già dopo un mese di trattamento nel 66,8% dei pazienti, con il 47% dei soggetti che ha raggiunto la risposta più stringente EASI 90. Entro il terzo mese di terapia queste percentuali sono aumentate al 77,2% e al 60,5% rispettivamente per le risposte per EASI 75 e 90.

A seconda della risposta al trattamento, i pazienti sperimentano differenze significative in molti ambiti della vita. Coloro che hanno ottenuto una risposta ottimale (EASI ≤ 3) con upadacitinib hanno avuto un deterioramento significativamente inferiore della qualità della vita misurata tramite il DLQI (2,6 vs 4,6, p=0,0087) e hanno riportato livelli significativamente inferiori di prurito (WP-NRS 1,7 vs 3,0, p < 0,001), dolore cutaneo (1,0 vs. 2,0, p=0,0012) e stigmatizzazione (1,6 vs 2,7, p = 0,0075) rispetto ai soggetti con risposta moderata (EASI > 3 a ≤ 7) al mese 3.

Dopo tre mesi di trattamento con upadacitinib, il 91% dei pazienti ha raggiunto un obiettivo di trattamento moderato segnalato dal medico e il 74% un obiettivo ottimale. Per gli obiettivi di trattamento segnalati dal paziente, l’88% dei partecipanti ha raggiunto un obiettivo moderato e il 74,8% un obiettivo di trattamento ottimale.

In conclusione, i risultati di questo studio indicano che il trattamento con upadacitinib può consentire di raggiungere obiettivi di trattamento moderati ed elevati in contesti real-world. Suggeriscono inoltre che il raggiungimento di target elevati può migliorare significativamente la vita quotidiana dei pazienti, come misurato da vari PRO.

Referenze

Weidinger S et al. High Response Rates and Minimal Disease Activity Correlate with Enhanced Quality of Life: Findings from a German Non-interventional Study. Presented at the 33rd Annual Congress of the European Academy of Dermatology & Venereology (EADV); Amsterdam, Netherlands; September 25–28, 2024.