Premiato il progetto “Codex 4D: Viaggio in quattro dimensioni nel manoscritto”, coordinato dall’Istituto di scienze del patrimonio culturale del Consiglio nazionale delle ricerche
Il progetto “Codex 4D: Viaggio in quattro dimensioni nel manoscritto“, coordinato dall’Istituto di scienze del patrimonio culturale del Consiglio nazionale delle ricerche in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, ha vinto il primo premio della competizione internazionale “Heritage in Motion”, nella categoria Virtual and Extended Reality , con la seguente motivazione: «This innovative project has been recognized for its groundbreaking work in making fragile historical manuscripts accessible to both scientific and general audiences, embodying the essence of the “heritage in motion” through innovation and preservation».
Il progetto (finanziato dal POR FESR LAZIO 2014-2020 – REGIONE LAZIO nell’ambito dell’ Avviso pubblico “Gruppi di Ricerca 2020”) ha introdotto un approccio metodologico innovativo e interdisciplinare per lo studio, la rappresentazione digitale e la narrazione del manoscritto, che si spinge oltre la tradizionale digitalizzazione 2D. Sono stati ideati e sviluppati ambienti digitali e rappresentazioni virtuali in grado di integrare livelli informativi di varia natura, inerenti sia i valori tangibili sia quelli intangibili del codice, considerandone: forma e struttura; contenuto e significato; materiali, tecniche di esecuzione e stato di conservazione. Le configurazioni dei manoscritti selezionati sono state digitalizzate con tecniche integrate di fotogrammetria e termografia attiva nel medio infrarosso, al fine di creare dei modelli virtuali multidimensionali su cui contestualizzare le informazioni riferite agli elementi superficiali visibili (RGB) e quelle riferite agli elementi invisibili (IR), nascosti sotto la superficie, come disegni preparatori, ripensamenti, censure, frammenti di testi sepolti sotto la legatura, distacchi. Sono quindi stati elaborati dei modelli virtuali interattivi in quattro dimensioni, dove la quarta è quella stratigrafica. Di alcune miniature, inoltre, sono state effettuate analisi chimiche, microbiologiche, fisiche, sia puntuali che areali, per l’individuazione dei prodotti di degrado dei materiali, di tracce del passaggio di biodeteriogeni nella vita presente o passata del manoscritto, e dei materiali pittorici. I contenuti frutto delle varie indagini sono stati mappati sui modelli in 4D e sono resi fruibili attraverso applicazioni digitali che si differenziano per (a) tipologia di utenza, (b) contesto d’uso, (c) tipo di esperienza, e adottano pertanto stili comunicativi diversi: un sito web multimediale (https://codex4d.it/) concepito a scopo di approfondimento didattico e scientifico, in cui vengono raccontati: il progetto, le metodologie e le tecnologie impiegate e i risultati della ricerca; un ambiente di realtà virtuale online (Web App 3D), concepito per la visualizzazione scientifica del manoscritto, l’esplorazione analitica del modello virtuale e dei suoi livelli informativi, destinato ad un’utenza più esperta;una vetrina olografica concepita come installazione di mixed reality per il pubblico di musei e biblioteche, in cui i dati della ricerca sono tradotti in uno stile drammaturgico ed emozionante.
Il progetto di ricerca si è quindi sviluppato lungo due filoni per innovare due settori: i processi di digitalizzazione e documentazione attraverso l’integrazione di varie discipline, metodologie e tecniche; le modalità di trasmissione e rappresentazione dei contenuti attraverso uno studio dettagliato dell’utenza e dei suoi bisogni. Dal punto di vista comunicativo l’approccio al manoscritto adottato è esperienziale e non catalografico.
I risultati ottenuti contribuiscono ad ampliare l’accessibilità a questi beni di eccezionale valore ma spesso di difficile fruizione e comprensione.