Alla Biennale di Venezia un nuovo monologo del ministro Giuli balza in cima ai trend: “Tutto ciò che è creatività nasce nel liquido amniotico”
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli continua a fare notizia. Non si sono ancora spente le polemiche per le dimissioni del Capo di Gabinetto Francesco Spano, in attesa della puntata di sabato prossimo di Report, e il vertice del dicastero di via del Collegio Romano è già di nuovo in trend sulla rete. Ad animare il dibattito, un altro ‘originale’ intervento di Giuli, stavolta alla Biennale di Venenzia, in occasione della presentazione della rivista della fondazione che rinasce a 53 anni di distanza.
Dopo il chiacchierato discorso programmatico condito dall“infosfera globale” e il confronto in Aula con Matteo Renzi, fa discutere un nuovo soliloquio del ministro: “Quando uno prende in mano una rivista, la prima cosa da fare è coglierne la bellezza estetica, tattile, annusarla naturalmente. E ricordarsi che c’è dell’acqua dietro questa rivista: altrimenti non ci sarebbe. Il corpo umano e tutto ciò che è creatività nasce nel liquido amniotico. Questo è il liquido amniotico di qualcosa che ricomincia dopo decenni. Così come il corpo umano si nutre di acqua ed è un contenitore di acqua che tende a disidratarsi, le civiltà che non sono consapevoli di se stessi e dell’acqua si disidratano moralmente e civilmente..:”.
Il discorso integrale, che si conclude con gli applausi della platea e un omaggio a Venezia, è sulla pagina Facebook della Biennale di Venezia.