Israele attacca basi in Iran: rischio escalation in Medio Oriente


Alta tensione in Medio oriente, raid di Israele su basi Iran, per Teheran “danni limitati”. Tajani: “Ora serve diplomazia, stop escalation”

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raid di Israele condotti nella notte in Iran hanno colpito basi militari nelle province di Ilam, Khuzestan e Teheran, causando “danni limitati”: lo hanno comunicato stamane le Forze armate della Repubblica islamica.

La notizia è stata rilanciata dall’agenzia di stampa Irna. Secondo la testata, i responsabili delle relazioni pubbliche del comando aereo dell’Iran hanno riferito di raid “intercettati” e “contrastati con successo” sia a Teheran che nella provincia di Ilam, nell’ovest del Paese, e in quella sud-occidentale di Khuzestan.

TAJANI: INVITO A TEHERAN A NON FAVORIRE ESCALATION, ORA DIPLOMAZIA

“Non credo che ci saranno reazioni da parte dell’Iran. L’invito che facciamo a Teheran è quello di non favorire una escalation. Questa è stata una reazione mirata all’attacco dell’1 ottobre su imprese che costruivano missili e droni, ora dobbiamo lavorare per una de-escalation”.

A dirlo è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajanigiungendo all’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia (Palermo), dove è in corso la kermesse nazionale del partito.

“Spazio alla diplomazia – ha aggiunto Tajani -. C’è una trattativa che sta per cominciare tra i responsabili dei servizi segreti di Israele e degli altri paesi che cercano di mediare per Gaza e poi bisognerà avviare una trattativa per il cessate il fuoco in Libano. Non ci sono stati problemi per i 450 cittadini italiani che stanno in Iran – ancora Tajani -, ho parlato poco fa con l’ambasciatrice e tutto è abbastanza tranquillo per i nostri concittadini che abbiamo fatto registrare con l’app ‘viaggiare sicuri’, quindi sono anche geolocalizzati e cerchiamo di dare loro tutte le informazioni utili”.

ESERCITO ISRAELE: RAPPRESAGLIA COMPIUTA, OBIETTIVI RAGGIUNTI

“L’azione di rappresaglia è stata compiuta e i suoi obiettivi sono stati raggiunti”: lo ha detto stamane Daniel Hagari, portavoce .delle forze armate di Israele, in riferimento ai raid di Tel Aviv della notte contro l’Iran.

Secondo la sua ricostruzione, i bombardamenti hanno colpito fabbriche per la produzione di missili e batterie per la difesa aerea. L’operazione, ha detto Hagari, è stata decisa in rappresaglia ai raid compiuti dall’Iran contro Israele ad aprile e all’inizio di questo mese.

Il portavoce ha aggiunto, minacciando nuovi bombardamenti in caso di riposta da parte di Teheran: “Israele ha una libertà di azione più ampia anche in Iran”. E ancora, sulla situazione in Medio Oriente: “Siamo concentrati sugli obiettivi di guerra nella Striscia di Gaza e in Libano; è l’Iran a continuare a premere per una escalation regionale”.

 USA: RAID ISRAELE DOVREBBERO CONCLUDERE SCONTRO CON IRAN

I raid condotti da Israele contro l’Iran nella notte dovrebbero “concludere” lo scontro militare tra i due Paesi: lo hanno riferito un alto funzionario della Casa Bianca, citato dalla stampa americana e anche da quella di Tel Aviv, a partire dal quotidiano Yedioth Ahronoth. Secondo la fonte, una riposta di Teheran avrebbe ora “conseguenze”. Il funzionario, parlando con i giornalisti a Washington, ha sostenuto che i raid di Israele sono stati “ampi, mirati, precisi”.